Federico Colli sarà protagonista di due serate all'Auditorium insieme all'Orchestra Sinfonica di Milano Verdi. Il ritratto del talentuoso pianista bresciano
L’appuntamento è di quelli da non perdere. Perché oltre alla magia della musica ci sarà la possibilità di conoscere la profondità di un artista. Lui si chiama Federico Colli, è bresciano, e mercoledì 29 e giovedì 30 luglio alle 20.30, nell’ambito della rassegna Beethoven Summer (eventi fino al 31 agosto), condividerà il palco dell’Auditorium meneghino con l'Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi e Claus Peter Flor. Per l’occasione Federico Colli eseguirà il Concerto per pianoforte e orchestra n.2 in Si bemolle maggiore op. 19. Completa il programma la Sinfonia n. 4 in Si bemolle maggiore op. 60.
Quello che colpisce di Colli, raggiunto al telefono nella sua magione sul Lago di Garda dove ha trascorso la quarantena e dove tutt’oggi continua a studiare per prepararsi agli impegni futuri, è la profondità. La sua musica è legata alla Fede, è legata a una ricerca “del dare per poi ricevere indietro”. Parte di questo suo tempo sospeso lo ha dedicato alla lettura di testi religiosi proprio per avvicinarsi a un qualcosa di superiore: “Ammetto – racconta - che nei primi giorni di isolamento sono stato preso dallo scoramento. Ma poi, anche parlando con gli amici e con i colleghi, ho realizzato che tutto quello che stavamo vivendo poteva essere ribaltato in opportunità. E’ stato dunque per me un periodo speciale, durante il quale ho potuto approfondire i miei studi non solo al piano ma anche con letture particolari”.
La sua agenda non è ricca come avrebbe dovuto, alcune date sono state cancellate, altre “in autunno, sto attendo la conferma. Ma non starò comunque fermo anche se per me soggiornare su Lago significa studiare, portare avanti quel ragionamento profondo che unisce la musica alla Fede. Dopo le due giornate milanesi, l’8 agosto volerò in Polonia al Festival Chopin, poi dal 14 al 20 sarò in Spagna a Santiago per un Festival di musica da camera in trio e quartetto, una esperienza di condivisone che mi stimola particolarmente. Chiuderò a fine agosto Biella”. Tra i vari progetti in sviluppo ce ne è uno specifico su Šostakovič che sta impegnando molto Colli in quanto per realizzarlo sta indagando l’epoca e il mondo del compositore russo.
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Una vita non solo di soddisfazioni quella di Federico Colli ma anche di sacrificio: “Mi è capitato, in queste ultime settimane, di fare qualche lezione privata. Non mi sento di fornire consigli a chi mi guarda negli occhi e mi dice che vuole essere come me. Ma mi sento di dire che prima di avviare questo percorso devi fare una domanda profonda al tuo cuore: cosa sacrifichi per la musica? Perché la musica è sacrificare tempo e spazio, è sacrifici economici per la famiglia. La risposta va cercata dentro di sé”. Forse Federico la sua risposta l'ha trovata in Mozart: “Ogni volta che mi approccio a lui trovo sempre qualcosa di nuovo, lo considero uno dei miei migliori amici nella musica. Ora del mio amico sto studiando in particolare la Fantasia in Do minore per alcuni concerti in autunno”.