Anna Tatangelo, una guapa urban con la capa apposto

Musica

Fabrizio Basso

La ragazza di periferia incontra la scena rap napoletana e ne viene fuori, complice Geolier, Guapo, un brano incalzante e trasgressivo che ci lascia intuire che strada stia prendendo questa artista che non conosce paura. L'INTERVISTA

Frenata col controsterzo e via, lontano da una confort zone che ultimamente era una gabbia, verso uno scenario più urban, un ritmo più rap, un messaggio più ruvido e profondo. Anna Tatangelo ha spiazzato la sua gente e la gente in generale. Il capello si è fatto biondo e chissà, forse da lì è partita la scossa. La seguo da anti anni, chicchierate ne abbiamo fatte assai nel tempo ma mai avrei immaginato un simile rivoluzione in un lasso di tempo così breve. Guapo, oltre al featuring di Geolier, coinvolge Martina May nella scrittura, Dat Boi Dee come produttore e al mixer c'è...Mixer T. La scintilla è stata innescata da Achille Lauro e Boss Doms quando hanno riletto la sua Ragazza di Periferia: lì le sue radici sono scese in profondità e ha preso consapevolezza che il mondo urban le era assai vicino. Nuove sonorità, nuovi linguaggi e nuovi orizzonti per Anna Tatangelo. Guapa è la prima isola incontrata in questo viaggio.



Anna, come hai attraversato il coronavirus (tutto sul coronavirus)?
Mette agitazione non sapere cosa succede, io per fortuna avevo accanto la mia famgilia, mi sono concentrata sugli ascolti e appena ho potuto sono tornata in studio. Mi mancano i live.
Come si sta nell’universo Urban?
Benissimo. Il primo cenno positivo è stato quando Achille Lauro, col quale insieme a Boss Doms abbiamo riletto la mia Ragazza di Periferia, mi ha ospitato nel suo concerto. Il cambiamento è stato recepito bene anche da chi mi segue da anni.
Perché hai scelto Guapo e come è nata la collaborazione con Geolier?
Era pronto da un po’, aveva già una impronta importante. Bello collaborare con Geolier, tutto è nato in maniera naturale. Per me è stato un mettermi in gioco anche con una lingua che non è mia. So che molti mi associano al napoletano ma io vengo da un'altra regione.
Possiamo considerare Le Nostre anime di Notte, brano che hai portato a Sanremo nel 2019, il punto di passaggio tra la vecchia e la nuova Anna, anche perché l’album è La fortuna sia con me...quasi una premonizione.
Quel brano segna la chiusura di un viaggio musicale, subito dopo mi sono chiusa in studio e ho iniziato a lavorare in questa nuova direzione.
Il Guapo non tiene a capa apposto…tu la tieni?
Da quando sono piccolina la ho sempre avuta a posto, vengo da una famiglia umile, sono uscita dalla periferia. Devo molto ai miei genitori. Oggi, a 33 anni, mi muovo con una consapevolezza diversa, rimetto sempre tutto in gioco ma con basi importanti. Oggi è diverso anche affrontare le critiche. Ho un figlio di 10 anni. A parte la musica e e il gioco dei social ho la testa a posto. Evado con la musica,

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Sentire Ragazza di periferia riletta da Achille Lauro e Boss Doms che effetto ti ha fatto? Per altro sono i 15 anni del brano…hai, avevi previsto qualcosa?
Non ci ho pensato al compleanno. Mi entusiasma e colpiscono di più i vent'anni dal primo Festival. Per quanto riguarda Achille e Boss sono rimasta stupita in maniera positiva, lo ammetto, l'idea è partita da loro. Conferma che è un brano attuale a distanza, come mi hai ricordato tu, di 15 di anni.
C’è un forte ritorno del napoletano nelle canzoni.
Sono felice che attraverso i giovani quell'idioma stia risalendo. Ed è bello che questa nuova primavera linguistica arrivi dal rapp e da altri generi, che non sia più solo un appannagguo del neomelodico.
Hai vinto Celebrity MasterChef: durante il lockdown ti sei cimentata ai fornelli? Cosa hai cucinato?
Mi sbizzarrita un pochino sui dolci. Per la gioia di mio figlio.
Il 17 settembre riparte X Factor, tu sei stata giudice in una edizione: che ricordi hai?
Bella ma ti dico che oggi la vivrei in maniera più serena. Avevo 23 anni e avevo già partecipato a cinque Sanremo di cui due vuinti. Ogni volta che mi sono esposta mi sono sempre sudata la sedia. Mi dicevano che ci fa qui cosa giovane e io ribadivo che le mie esperienze me le sono sempre sudate. Ci aggiungo che ero mamma da poco. Oggi la vivrei senza freni.
Al cambio di direzione artistico ce ne è anche uno di immagine: ti affiderai a qualcuno in particolare?

C'è uno stylist che cura l’immagine e studia il punto di incontro tra quello che lui vede e quello che io vorrei.
La tua estate?
Agosto tra mare, studio e qualche live. Ma se ci pensi l'autunno sta già occhieggiando e settembre porterà un nuovo singolo e l'apertura delle scuole.

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