Oggi, 26 maggio avrebbe compiuto 95 anni Miles Davis, uno degli artisti più rappresentativi del XX secolo. Abbiamo chiesto a Rosario Giuliani, uno dei sassofonisti più internazionali del nostro paese, di identificare le 10 canzoni del trombettista dell'Illinois
Con disinvoltura riesce a trarre dai suoi sassofoni un fraseggio fluido e articolato, allacciandosi con naturalezza ai grandi sassofonisti della storia del jazz. Rosario Giuliani, pur ispirandosi a dei modelli, colpisce proprio per la sua originalità e unicità che è facilmente identificabile non solo nell'approccio con gli strumenti ma anche nelle sue composizione. Love in Translation (Jando Music/Via Veneto Jazz) è il suo ultimo lavoro e celebra il ventennale della collaborazione, nata a Umbria Jazz, con Joe Locke. Si tratta di due musicisti di diversa nazionalità, e magari di diverso carattere, ma che sono diventati nel tempo protagonisti indiscussi della scena jazzistica internazionale. Coadiuvati da altri due maestri nei loro strumenti, il bassista Dario Deidda e il batterista Roberto Gatto, Rosario e Joe si ritrovano così a suggellare il ventennale di questa collaborazione, diventata presto amicizia, con un disco intenso, passionale, forgiato dai loro ineguagliabili talenti musicali. Come dice lo stesso titolo, Love in Translation è un disco imperniato sul sentimento più forte e indecifrabile: l’amore. Fra standard famosi, come Duke Ellington’s Sound of Love del grande Charles Mingus, Love Letters di Victor Young e Edward Heyman e persino una Can’t Help Falling in Love che fu nel repertorio di Elvis Presley, brillano anche dei brani originali, con due omaggi a due grandi musicisti che purtroppo non sono più fra noi: Raise Heaven che Joe Locke ha voluto dedicare a Roy Hargrove e Tamburo di Rosario Giuliani per Marco Tamburini. E' un disco forte nei sentimenti ma mai sentimentale. Si prospetta come una delle novità discografiche fondamentali del 2020.
Oggi avrebbe compiuto 95 anni Miles Davis. Ho chiesto a Rosario Giuliani di scegliere quelli che per lui sono i dieci brani più rappresentativi del trombettista americano. Non è stato facile: "Raccontare la vita di Miles Davis -commenta Giuliani- equivale a ripercorrere l'intera storia del jazz e ogni musicista dovrebbe prendere esempio dalla vita di questo grande artista, per i suoi percorsi e per i diversi generi musicali che ha attraversato. Trombettista, bandleader, compositore fra i più geniali di sempre. Ho deciso di sottolineare i 10 brani scelti con altrettante definizioni che illustrano ciò che per me Miles Davis rappresenta da sempre. Li ho scelti tutti nel periodo che preferisco, quello che va dal 1958 al 1968!
DIECI BRANI DI MILES DAVIS SCELTI DA ROSARIO GIULIANI
BES, YOU IS MY WOMAN NOW (from Porgy and Bess 1958) - INTERPRETAZIONE
In questo brano Miles interpreta tutte le note come se fossero cantate. L’immensa bellezza sta proprio nel suono di Miles che con la tromba segue il testo parola per parola cantandolo.
SID’S AHEAD (da Milestone 1958) - SPAZIO
La maestria di Miles è messa in luce soprattutto nell’assolo accompagnato da basso e batteria in cui i silenzi diventano musica e la musica respira i suoi spazi.
TWO BASS HIT ( da Milestone 1958) - FELICITA’
Miles aveva il dono di capire quali musicisti avrebbero reso l’esecuzione del brano una
versione unica, e questa traccia è la dimostrazione di quanta felicità possa trasmettere un gruppo jazz, se guidato con intelligenza e sensibilità.
STRAIGHT, NO CHASER (From Miles Davis at Newport 1957) - CARISMA
Sei dei più importanti musicisti e prodigiosi talenti della storia del jazz, riuniti sotto la
direzione del carismatico Miles. Otto mesi dopo questo concerto, la stessa band
registrava uno dei più importanti album della storia del jazz, “kind of Blue”.
SO WHAT (from Kind Of Blue 1959) – SUONO
Il brano e l’album dovrebbero essere parte della vita di chi suona e ama il meraviglioso mondo del jazz. L’unicità del suono della tromba di Miles e il suo spessore artistico enfatizzano il talento di ogni componente della band, rendendo magica l’esecuzione.
BLUE IN GREEN (from Kind Of Blue 1959) – MAGIA
Meraviglioso brano in cui magia e tensione si percepiscono attraverso le note e la
potenza della profondità da loro evocata.
ON GREEN DOLPHINN STREET (from “1958 – MILES”) FASCINO
Miles era fascino puro…sapeva come dare risalto ad attese e silenzi, gli stessi che
caricano questo brano di grande fascinazione.
NUIT SUR LE CHAMPS –ELYSEES, Take 1 (L’Ascenseur pour l’echafaud 1957) –
EMPATIA
La grandezza di Miles si conferma nell’improvvisare creando una profonda empatia
con le immagini, caratteristica questa che lo ha reso un artista unico e inimitabile.
WALKIN’ (from Four & More 1964) – ENERGIA
La prima volta che ho ascoltato l’album in questione e nello specifico il brano Walkin’
l’energia esplosiva di Miles ha cambiato definitivamente il modo di sentire e di
immaginare la mia musica.
AGITATION (from Miles Davis quintet European Tour 1967) – INTERPLAY
Questo brano e questo specifico periodo di Miles mi hanno insegnato il significato
dell’Interplay. L’interazione e la reazione tra musicisti di questo quintetto ha forgiato,
secondo me, in maniera indelebile l’improvvisazione e di conseguenza l’interplay nel jazz.