Mahmood e Massimo Pericolo: il testo del nuovo singolo "Moonlight popolare"

Musica

È uscito il nuovo singolo di Mahmood feat. Massimo Pericolo: ecco il testo di “Moonlight popolare”

Dal 15 maggio, su tutte le piattaforme digitali, si potrà ascoltare il nuovo singolo “Moonlight popolare”, prima collaborazione di Mahmood con Massimo Pericolo. I due artisti ci hanno regalato una canzone in cui due punti di vista si incontrano, così come il pop dell’uno e il rap dell’altro. La produzione è stata affidata a un orgoglio italiano da esportazione come Crookers: possiamo sentire le sonorità della musica urban, tra richiami agli anni ’80 e electropop contemporaneo.

La quarantena di Mahmood e il significato di “Moonlight popolare”

Nel periodo di lockdown causato dal Coronavirus (GLI AGGIORNAMENTI - LO SPECIALE - I NUMERI ITALIANI: GRAFICHE), Mahmood non ha di certo perso l’ispirazione. Lo scorso 28 marzo ha pubblicato il suo primo inedito social “Eternantena”, raccontando attraverso la musica le emozioni e i gesti che ci hanno accomunato in questo tempo sospeso. Ora, invece, è il turno di “Moonlight popolare”, in collaborazione con la punta di diamante della nuova scena rap italiana Massimo Pericolo. Il nuovo singolo, uscito il 15 maggio, dà voce a una precisa sensazione: guardando la luna, anche dalla finestra di una casa popolare, si liberano sogni e speranze, al di là della situazione di svantaggio da cui si parte. Mahmood ha presentato il brano sui social raccontando: «Fin da piccolo ho sempre avuto grandi sogni, con la certezza che certi di questi fossero troppo grandi per uno di Milano sud. Non ho mai avuto paura di raccontare ciò che vedevo dalla finestra di camera mia, ma in fondo ho capito che la luna la si può guardare bene anche da una casa popolare. Sono strafelice di aver collaborato con Vane che reputo uno dei migliori nuovi rapper della scena».

Mahmood feat. Massimo Pericolo: il testo di “Moonlight popolare”

Parli della vita tua
Come fosse scritta sulle pagine del Corano
Proprio io come te
Non vengo da Bel Air, ma son nato qua
Chiedi agli amici tuoi che ho pagato
Che ho fatto di strano per esser passato
Dalla chiesetta alla Top 10
Senza cappottabile né papà
Madri gridano in coro
Sole fuori dai penitenziari
Padri senza lavoro
Cercan life ai domiciliari
Però se guardi in alto da sto giardino
La luna sembra uno zaffiro perso nel buio

Sui tetti la moonlight
Brilla come Shangai
La vedi pure tu
Da sto quartiere in su
My God, my God, my God
E più la guardi, più vien da pregare
My God, my God, my God
La luna da una casa popolare

La luna da una casa popolare
La luna da una casa popolare

Bella fra, metti Google Maps
Vola via dalla tua città
Polizia anti trap
Santa Maria piena di crack

In zona sono più famoso di Drake
Se la mia vita è un film, la tua è il remake
Ho una marcia in più perché la nuova auto ne ha sei
C’ho più soldi dei miei, fan***o a tutti sti fake
E mi hanno detto avrei perso la testa
Ma con le canne ho bruciato solo la felpa
È cambiato tutto tranne me
Cambiato tutto tranne me
Te lo leggo in faccia che ci assomigliamo
Siamo sempre in guardia come chi fa boxe
Se sei normale, ti guardano strano
Ma farò i milioni come “Polo Nord”
Ci hanno detto “chiedi e ti sarà dato”
Ma non che più dai e più ti chiedono
L’unica luce nel buio è uno sparo
Ma non sei l’unico che c’ha una Glock

Sui tetti la moonlight
Brilla come Shangai
La vedi pure tu
Da sto quartiere in su
My God, my God, my God
E più la guardi, più vien da pregare
My God, my God, my God
La luna da una casa popolare

La luna da una casa popolare
La luna da una casa popolare

Che schifo lavorare, frate o rappo o spaccio
Faccio la manicure così mi gratto il c***o
Mi son fatto il gabbio, tu ti sei fatto il mazzo
Ma di fatto tutti e due c’abbiamo in mano un c***o
Se ti chiedono che farai da grande
Rispondi “mi basterà avere le palle di
Fare giuste scelte se sbagli posti e gente”
Più che Grammy, ti sentirò da un call center

My God, my God, my God
E più la guardi, più vien da pregare
My God, my God, my God
La luna da una casa popolare
La luna da una casa popolare
La luna da una casa popolare.

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