Il più italiano degli egiziani. Demetrio Stratos oggi, 22 aprile, avrebbe compiuto 75 anni. Se ne è andato il 13 giugno del 1979 lasciandoci una eredità musicale e culturale bellissima, suddivisa nel suo percorso individuale e quello con i Ribelli e gli Area
(@BassoFabrizio)
Per parecchi anni, a Milano, hanno anche fatto lo StratosFestival, un festival musical-culturale dedicato a Demetrio Stratos, l'alchimista delle corde vocali, uno sperimentatore a tutti i livelli. Oggi Demetrio Stratos, nato ad Alessandria d'Egitto e morto a New York, ma italiano nell'anima, avrebbe compiuto 75 anni. La sua crescita musicale fu agevolata dal fatto che essendo membro di una famiglia cristiano-ortodossa ha potuto partecipare a cerimonie religiose accompagnate da musica. E nel frattempo studiava pianoforte e fisarmonica. Non ancora maggiorenne vola a Milano e inizia a studiare architettura. Affida ai documenti ufficiali il suo vero nome Efstràtios Dimitrìu e diventa Demetrio Stratos. Entra nel circuito musicale lombardo prima come solista e poi con la band i Ribelli, con la quale starà fino al 1970, pubblicando alcuni 45 giri (i singoli dell'epoca) e un album. Celebre la canzone Pugni Chiusi.
Nel 1972 nascono gli Area. Alfieri del rock-progressive più estremo e sperimentale con profonde note fusion. Li fonda col batterista Giulio Capiozzo. Album quali Arbeit Macht Frei, Caution Radiation e 1978 Gli Dei se ne vanno gli Arrabbiati restano sono rappresentativi di quel decennio. Ma Demetrio è insofferente alle logiche del gruppo e proprio nel 1978 si tira fuori per continuare da solo, vuole dedicarsi alla ricerca vocale. La sua filosofia era la musica come strumento, tema che affonda le radici nelle sonorità dei neri d'America. Compì ricerche di etnomusicologia ed estensione vocale in collaborazione con il CNR di Padova tra il 1976 e il 1978. Inoltre studiò le modalità canore dei popoli dell'Asia. Le sue diplofonie, i suoni bitonali e difonici costituiscono abilità differenti che è improbabile trovare nella stessa persona. Demetrio Stratos raggiunse risultati ancora oggi ineguagliati. A 34 anni, nel 1979, gli venne diagnosticata una grave forma di anemia aplastica. Volò a New York a curarsi, in Italia si organizzò un concerto per raccogliere fondi che lo aiutassero a sostenere le spese. Morì il 13 giugno del 1979, il giorno prima del concerto. Riposa nel cimitero di Scipione Castello vicino a Salsomaggiore Terme, in Provincia di Parma.