Silvia Tancredi ha firmato un contratto discografico con la label americana SMG Record & Media (distribuita da Sony/ Orchard). Qui ci presenta in anteprima il video del nuovo singolo Making A Way con una sua presentazione esclusiva
Tutto è cominciato quando, durante le domeniche della mia infanzia trascorse in famiglia, si ascoltavano i grandi pilastri della black music: Ray Charles, Aretha Franklin, James Brown e Steve Wonder. Io e le mie cugine ci divertivamo a imitare queste grandi star, organizzavamo dei veri e propri spettacoli e a me toccava sempre la parte della cantante dall’acuto facile. Posso dire con certezza che la mia passione per l’America risale a quei tempi: gli U.S.A. sono sempre stati la mia meta finale, il mio obiettivo.
Ed è per questo motivo che il mio percorso artistico mi ha portato a consolidare sempre di più il legame con gli Stati Uniti; la passione per la gospel music mi ha visto lavorare con alcuni dei cantanti più affermati del panorama di Harlem e non solo: i concerti oltreoceano mi hanno dato l’opportunità di stringere nuove collaborazioni ed incontrare persone nuove e interessate al mio progetto, tra cui il mio discografico Garrett Clark. Quello che più mi colpisce da sempre degli americani, in generale, è il loro modo di agire nel mondo del lavoro, soprattutto in ambito musicale, molto diverso da quello tipicamente italiano: gli americani sono diretti e operativi, se ritengono che ci sia del valore, investono concretamente.
In effetti, dopo la mia esperienza discografica con la EDEL, che ha visto la pubblicazione dei due dischi precedenti “L’importante è crederci” e “In Limine”, l’esigenza di avere un’etichetta internazionale si è fatta molto forte. Il mio progetto volge in tutto e per tutto lo sguardo oltreoceano, e per noi, oltre al management, vocalist e autori era importante avere nel nostro team anche l’etichetta americana. Così si sono aperte nuove opportunità. Ho sempre sentito dire che sei vuoi realizzare cose grandi devi pensare in grande, e così provo a fare da tempo ormai. In questo nuovo album, non ci siamo risparmiati e abbiamo confermato alcune partecipazioni importanti di diversi artisti americani molto affermati nel mondo della Gospel Music: oltre a sottolineare con le loro splendide voci il sound black in veste di vocalist, alcuni di loro faranno dei veri e propri duetti con me. D’altronde non ho mai nascosto la mia grande passione per il soul e il gospel e in questo nuovo lavoro la mia natura vocale e musicale più istintiva verrà fuori.
Dopo la pubblicazione di “True Love”, il primo singolo di questo nuovo disco, dove cercavo di dare voce alla domanda eterna su cosa sia davvero il “Vero Amore” e su quali siano quelli presenti nelle nostre vite, con “Making a way” è il tema del viaggio a farla da padrone. E in un momento così rarefatto e incredibile, in cui l’immobilità a cui ci costringe la tragedia del Coronavirus avvolge le nostre vite, il significato di questa canzone sembra amplificarsi improvvisamente. In questa canzone descrivo la possibilità di poter costruire il nostro cammino attraverso la capacità di buttarsi alle spalle le difficoltà e i dolori del passato e il coraggio di poter guardare al futuro, senza remore, senza rancori, liberi di poter abbracciare il nostro destino. Quando penso a “Making a way” mi piace sempre paragonarmi a Rossella Ohara, quando in “Via col Vento” sulla soglia della porta di casa dice che “in fondo domani è un altro giorno”.
E questo, in effetti, da qualche anno a questa parte è diventato un po’ è il mio modo di affrontare la vita: la vita è un fiume in corsa che ci travolge e ci stravolge improvvisamente. Ecco perchè vale la pena di pensare positivo e sognare a occhi aperti: il mio desiderio più grande sarebbe quello di poter realizzare un tour mondiale nei teatri e nei club più importanti in cui poter portare la mia musica ed incontrare così il pubblico più diverso che il mondo possa offrire a un artista.