L'Avvocato dei Santi, anteprima video di Niente da Perdere

Trovarsi faccia a faccia con la realtà a volte fa paura, soprattutto quando la consapevolezza di essere cambiati prende il sopravvento e si fa fatica a trovare un’unica verità. Ci si nasconde, si combatte, si scappa e ci si rincorre, ma alla fine, perché? 

“Niente da perdere” è l’ultimo stadio della (in)coscienza di sé, quando i pilastri basati sulle incertezze crollano e bisogna fare i conti con il pericolo estremo: guardarsi allo specchio, ritrovandosi. Se è vero che la consapevolezza è il primo passo verso il cambiamento, è altrettanto palese che il percorso per raggiungerla ci segna indelebilmente. Siamo quello che siamo o siamo ciò che siamo diventati? 

L’idea per il videoclip è nata per caso una sera di Luglio nel mio appartamento a Roma; la mia casa è davvero un porto di mare, sempre piena di amici tutti diversi: chi si occupa di musica, chi di valvole per centrali termonucleari, chi di teatro, fino a chi costruisce case, ogni conversazione può essere quindi fonte d’ispirazione. Quella notte parlavamo di come la danza avesse un linguaggio tutto suo, paragonando ogni movimento del corpo ad un granello di sabbia che scorre dentro la clessidra, scandendo inesorabile il passare del tempo.

Da lì si è divagato, considerando come la sabbia sembri sempre lì, a formare delle dune, ma in realtà si sposti ogni giorno, creando scenari completamente nuovi. Un’immagine da abbinare al continuo mutamento durante la ricerca di se stessi; la rinascita di un corpo asfissiato quasi mortalmente, che più si tira fuori da quella situazione di pericolo, più prende coscienza del mondo che lo circonda, arrivando perfino a violarlo con la sicurezza di chi non ha niente da perdere.

Alla regia del video c'è, insieme a me, Anastasia Angelini, da anni compagna di avventure musicali e con un occhio davvero speciale per quanto riguarda la bellezza, mentre la protagonista e performer è Elisa Borriero, che già mi aveva stregato raccontando come la danza, pur seguendo dei dettami, sia una sorta di assoluzione (nell’accezione latina, uno scioglimento) da ogni preconcetto, facendo si che mente, animo, corpo, spazio e tempo diventino una sola entità. 

Abbiamo voluto mantenere la semplicità dell’idea iniziale, dando forte risalto alla rinascita di questo corpo che si riprende i suoi spazi, accentuata anche dal piano sequenza che ne segue ogni fase. 
Sebbene per le riprese si cerchino sempre location speciali, ho trovato la bellezza in un posto che per me è casa e radici. Un posto nel quale avverto la forza del passato, che però mi spinge a guardare avanti e seguire un cammino tutto mio, ancora inesplorato. Un passo alla volta verso l'ignoto."