Il ritorno di Viola Valentino si intitola E sarà per sempre. Il disco è composto da venti brani di cui tre inediti e due cover. L'INTERVISTA
(@BassoFabrizio)
Un album come quelli di una volta. Fossimo ancora nella stagione del vinile con le sue venti canzoni sarebbe sicuramente un doppio, probabilmente un triplo. Con E sarà per sempre Viola Valentino racconta tutte le sfumature di una carriera lunga e importante. L'intervista al telefono, as usual.
Questi giorni a casa le portano ispirazione per nuovi progetti?
Nessun tipo di ispirazione, non è una bella avventura. Penso che ognuno passi il tempo a modo suo. Nessuno la può vivere allegramente.
Venti canzoni è tanta roba per gli standard odierni.
Ho voluto dare ampiezza al mio lavoro, non voglio essere conosciuta non solo per Comprami, ho tante sfumature di viola.
Ci sono tre inediti.
Ne arrivano sempre da esaminare. Tutti e tre parlano di amore, l’amore prevale sempre.
Che poi oggi parlare d'amore non è facile visto che tutto viaggia sui social.
Non è cambiato l'amore nella sua essenza, sono cambiate le parole. E' tutto pseudo parlato e rappato, ascolto molte canzoni che entrano nel sociale e nei sentimenti ma che non esprimo l'essenza che scaturisce dalla parola amore. E’ un modo diverso di fare musica.
Esistono buoni autori?
Esistono ma non riescono a emergere, ho amiche giovani che sono interpreti ma anche autrici. Raccontano amore non nel mondo estremo e neanche alla Minellono. Io posso citare Francesco Serra.
Cosa manca?
Soggetti giovani che scrivano per gli altri. Oggi di solito scrive per se stesso.
Già dieci anni fa cantava contro la violenza alle donne e l'omofobia: si sente una anticipatrice?
Nel mio piccolo ho precorso i tempi. Sono stata tra i primi a rivolgere un pensiero a situazioni difficili. Il suono dell’abbandono è dedicato agli animali e parlo in prima in persona come fossi un cane, dico quello direbbe un cane.
Nell'album cita l'Inno alla Vita di Madre Teresa.
Mi è piaciuto quel testo e ho pensato di citarlo molto prima del coronavirus. In ogni mio album è contenuto un pensiero. In Semplicemente Io cito Chaplin. E per me consuetudine mettere un pensiero, mio o altrui, in ogni lavoro.
Ci sono due cover.
La mia storia tra le Dita di Gianluca Grignani avrei voluto cantarla io: ne ho fatto una interpretazione fedele. Mentre Che m'importa del Mondo di Rita Pavone la ho attualizzata e resa più soft, la ho stravolta.
Come ha scelto i brani di E sarà per Sempre?
Una combinazione. Ce ne sono tanti che parlano di amore, altruismo, vita e situazione che stiamo vivendo. Nella vita molte volte accadono piccole magie e uno senza rendersene conto sceglie dei brani.
Un bel viaggio...
Che vorremmo fare pure in vinile per i fan più veri. Lo chiedono.
Infine cosa può anticiparmi del tour?
Divido le canzoni sempre in base alle epoche, ogni brano ha il suo tempo, è inutile che lo cambi: ogni canzone nasce in un certo modo e così vive. Appena finirà questa emergenza tornerò a lavorare sul tour.