Frah Quintale è Contento, tra carpe diem e presa di coscienza collettiva
MusicaContento è la nuova canzone di Frah Quintale, prodotta da Ceri per Undamento. E' un invito a godersi il bello della vita giorno per giorno, a prescindere da questo difficile momento. L'INTERVISTA
(@BassoFabrizio)
E' il punto di equilibrio della nuova musica italiana. Cresciuto in bilico tra il rap e il cantautorato è riuscito a trovare la perfetta alchimia che è testimoniata dal disco d'oro per l'album di debutto Regardez Moi. Frah Quintale, vero nome Francesco Servidei, è uscito ora col singolo Contento e approfitta di questo momento per lavorare al nuovo album avendo la fortuna di avere lo studio abitabile e dunque attraversa le disposizioni ministeriali con un isolamento creativo. Ci siamo incontrati al...telefono.
Francesco nel video di Contento sono protagoniste le agende e il senso di urgenza che trasmettono.
Avere addosso una agenda è una abitudine che ho sempre avuto, fa parte della mia quotidianità. E’ sempre stata una urgenza ora lo è anche di più.
Come è casa tua adesso? Hai rimesso a posto?
Casa mia al momento è a posto perché ho avuto tempo di riordinarla. Anche lo studio ho rimesso a posto. In generale un po’ di non curanza c’è ma poi so quando arrivo al limite mi attivo. Occorre organizzazione mentale. E comunque sono bravo a fare ordine.
Nel video compare il cubo di Rubik: hai un po’ di cose da risolvere?
Ne ho avuto svariati di quei cubi ma mai ne ho finito uno. Serviva una animazione specifica per quella frase.
Puoi sempre staccare i colori e completarlo truffaldinamente.
Non baro.
In Missili un uomo è stato lanciato nello spazio: tu dove vorresti andare?
Avere un bel pianeta B non sarebbe male. Mi sta bene anche dove sto, più che un posto vorrei una coscienza collettiva. In termini più concreti mi piacerebbe fare dei periodi all’estero e vedere altre reltà. Più avanti il tempo lo troverò.
Prendiamo Cratere: in amore si può dimenticare?
Non bisogna perché è sbagliato, se non altro per evitare di commettere gli stessi errori. Bisogna trovare una pace. Dopo che ti lasci c’è una fase di odio reciproco alla fine però rimane un volersi bene a volte più puro dell’amore stesso. Un sentimento che in una relazione può essere costrizione.
Gravità: dove hai girato il video? Ti piacerebbe davvero un mondo senza gravità?
A Fuerteventura con una mia ex ragazza che aveva il cugino che abitava là. Era nato come un video ricordo. Mi piacerebbe provare stare a gravità zero.
In Colpa del vino parli di un romanzo ridicolo: a prescindere dalla musica, scrivi altro?
Il romanzo ridicolo era la mia vita in quel momento, stavo tagliando fuori un po’ di persone dalla mia esistenza. A una certa mi sono trovato da solo e non avevo ancora successo. Dicevo che volevo vivere di musica senza sapere cosa sarebbe accaduto. Io ero a metà tra rap e cantautorato, la mia cosa poteva sembrare ridicola. La musica è il libro della mia vita. Per un periodo ho tenuto un diario per ricordarmi certe cose, era un periodo triste e serviva per svuotare la testa. Ho scritto piccole poesie.
Oggi come è la notte? Da vivere o da dormire?
Ultimamente lavoro la notte. E’ una deformazione data da mio padre che era fornaio e usciva alle 2 del mattino per tornare alle 12. E’ un momento intimo, è il levarsi la maschera e dire le cose come stanno.
Cosa ti fa stare bene? Hai una farmacia personale?
Mi piacciono le piccole cose. Sto in salute, in questo momento la mia farmacia è la solitudine, la riflessione. Va trovata in se stessi, ho questa piega un po’ hippie da qualche mese: bisogna stare bene a prescindere da quello che succede a me e nel mondo. Trovare la pace by myself.
Questa situazione ci renderà meno distanti? Oppure finita l’emergenza tutto tornerà come prima?
E' una grande avventura che stiamo vivendo con una collettività che non si vedeva da tempo. La gente dimentica in fretta ma spero resti sui valori affettivi e umani: stare con i famigliari o uscire con un amico lo apprezzeromo di più. Spero che duri. A me il negativo ha fatto scoprire cose su di me che neanche immaginavo.
In 2004 parli di supereroi con le gambe piene di lividi: chi sono i tuoi eroi?
Spiderman lo era. Ma su tutti direi mia madre: mi ha sempre appoggiato anche se qualche volta riconosco di averla un pochino delusa. Mi ha insegnato la positività e ad affrontare le cose col sorriso. Poi c'è il mio team di lavoro, il medesimo da quando avevo 15 anni: siamo The Avengers della musica italiana.
Per il video di Contento hai usato la tecnica dello stop-motion: la riutilizzerai?
Stop Motion mi piace, smanetto con photoshop, da tempo pensavo a un video con le scansioni dei miei disegni. E' il mezzo più vicino alla mia manualità.
Hai sogni più grandi del cuore?
Vivere a lungo per poterli realizzarli tutti.
Chiudiamo col tuo futuro prossimo.
Sto lavorando al disco. Il tour prevedeva una data a maggio e poi a luglio sarebbe diventato più intenso. Spero di uscire con l'album entro fine anno, sono fermo dal 2018: io uscirei anche domani. Poi voglio riprendere l’onda e non fermarmi più!