Corallo è il nuovo disco di Colombre (Bomba Dischi). Arriva dopo il precedente Pulviscolo. Il titolo è una parola che, durante la scrittura ogni tanto affiorava come a suggerirgli il senso più nascosto delle canzoni. L'INTERVISTA
(@BassoFabrizio)
Questa volta posso dire che la missione è compiuta. Più di una volta parlando del disco Colombre ed io ci siamo trovati in disaccordo sull'interpretazione: questo significa che Corallo (una citazione da Dino Buzzati) ha instillato il dubbio e il pensiero ed è una sensazione fantastica. Certo alla fine ci siamo trovati perfettamente d'accordo sul valore qualitativo del Verdicchio prodotto nella zona di Jesi ma di questo non vi racconto. Con Giovanni Imparato, questo vero nome di Colombre, parliamo di musica.
Partiamo proprio dal Corallo: così duro, così prezioso e romantico ma privo ormai di quel suo colore forte e vitale
Il mio Corallo è legato alla collettività: lui è duro, difficile, misterioso, devi avere la giusta attrezzatura per raggiungerlo. Per la conoscenza di qualcuno occorrono pazienza, lentezza, scontrarsi che significa toccare con mano la corteccia del corallo. Poi è un fatto privato: averci impiegato più tempo rispetto al solito.
Con questo titolo cosa volevi dimostrare? Ci sei riuscito?
Ho messo il punto alle relazioni cantate nel disco. Occorre capire quello che si è fatto. E’ un qualcosa che ha sempre a che fare con la scoperta di te stesso e la voglia di imparare. Nel prossimo ci sarà ancora più ricerca. Per rispondere alla seconda domanda per ora ho fatto pace con me stesso.
Non ti prendo la mano è un brano di solitudine e di negazione: sembra quasi che nel futuro ci vuoi andare da solo.
Mi piace pensare a qualcosa che finisce, è comunque doloroso, difficile da affrontare. Ma nella scelta di farle finire si apre una speranza verso il futuro e un qualcosa che arriverà. Nel futuro ci andrò anche da solo, magari con sofferenza ma mi aprirà nuove strade. Pensa alla plastica: oggi la vedi per quello che è poi domani avviene il riciclo e diventa altro.
Passiamo a Terrore: oggi è più facile nascondersi, ci aiutano anche i social.
Io la interpreto diversamente, per me è la scoperta delle proprie paure che vanno abbattute, è un invito di aprirsi il più possibile agli altri.
Anche Crudele parte col concetto di nascondersi, come un domino. Nella tua vita quante parole non dette ci sono. Un concetto che ritrovo anche nel brano finale: Anche tu cambierai.
Quelle che non sono state dette saranno poste nella prossima schiera di canzoni per affrontare il futuro e legate alle tue esperienze. Poi dico Forse non ho capito niente delle persone…forse tu sei migliore di me perché hai capito cosa fare con gli altri. Ho preso queste otto canzoni con dentro rapporti importanti vissuti negli ultimi tre anni e sensazioni che mi portano più indietro come Non ti prendo la mano. Alla fine qualche sassolino se ne è andato qualcun altro entrerà nella scarpa usurata.
In Per un secondo c’è una citazione di Rino Gaetano: dove vai cosa fai con chi ce l’hai. Tre domande in un album di risposte.
Il piccolo omaggio a Gianna serviva in questa canzone per cercare di raccontare un rapporto dove una persona sprona l’altra a mostrarsi per quella che è. Si trovano scuse per non vedere defezioni che abbiamo con noi stessi e ce la prendiamo con gli altri. Reagisci: sei quello che sei.
Credi ancora nelle Favole? Perché hai paura di gettarle al vento?
Ci credo. Credo nella favola delle mille e una notte ma anche in quelle intese come inesatto e inventato, come fosse una bugia. E' una autocritica: forse ho sparato troppe cavolate con chi volevo bene. Un monito verso me spesso per non dirle più.
Il tuo Arcobaleno è poco poetico.
Certo è diverso da quello colorato che nasce un temporale, dopo la difficoltà. Dopo una scazzo con una persona è più gotico, più scuro. Ma anche se l’arcobaleno è di veleno credo che quello che abbiamo fatto insieme nessuno potrà toccarlo.
Che accadrà al Corallo dopo il coronavirus?
Ad aprile era fissato il tour di presentazione e quello salterà. La vedo con un arcobaleno sul grigio. I concerti li faremo in autunno, sperando in estate di fare qualche festival.