Ci sono mille modi per rilassarsi e tra questi qualcuno è più speciale di altri. Quello che vi proponiamo qui è...specialissimo! Il pianista e compositore Remo Anzovino sceglie per noi i dieci (più 1) brani per rilassarsi e ci racconta il potere magico della musica quando bisogna evadere col pensiero e costruirsi una realtà che in questo momento è inavvicinabile perché #IoRestoACasa
(@BassoFabrizio)
Non si può certo affermare che stiamo attraversando un periodo di relax. Anche se stiamo sempre a casa non si tratta di una libera scelta. Si tratta di rispetto, educazione, senso civico e amore per la vita. Per provare a stare un po' meglio, visto che da quando è svoltato il millennio questo è il momento storico in cui viene consumata più musica, ho chiesto a Remo Anzovino, il solo pianoman al mondo che suonando il pianoforte può accendere la Via Lattea, di identificare dieci brani, più uno suo, che per lui sono sinonimo di relax, di una stare bene fisico e mentale.
Con queste parole Remo mi ha spiegato come sceglie il suo approccio alla musica, che oltre che qui si riflette sui suoi social, in particolare sul suo profilo facebook dove inventa dei live a tema emozionanti, il prossimo sabato 21 alle ore 22: "Con il mondo che si è ribaltato -mi dice al telefono dalla sua Pordenone- ho ribaltato a mia volta le prospettive. Quando ho letto l’ansia ho capito che dovevo scegliere brani che facessero vivere cose che oggi non si possono vivere. Le mie fonti sono disparate ma l’effetto è lenitivo e mi sono ricordato quando due anni feci concerto in occasione di Pianocity nel carcere di milanese di Opera: ci furono molti detenuti che alla fine vollero stringermi la mano e io ricordo un ragazzo che mi disse: Mi sono immaginato con la sua musica il giorno che uscirò di qui. Rivivendo quell’episodio ho capito che la gente vuole musica che aiuta a lenire l’ansia. Nella mia carriera di avvocato (non tutti lo sanno ma Remo Anzovino prima di diventare un pianista di fama internazionale ha esercitato la professione di avvocato, ndr) ho varcato i cancelli di almeno venti penitenziari: la musica può essere un fluido e ho pensato al mio album Nocturne dove la solitudine non è un fatto negativo ma esiste e questo è il nostro tempo e bisogna viverlo così. Ti prendi un tuo tempo è riesci a pensare. Poi arriva un virus è blocca l’intero mondo: ci stiamo dimostrando molto più civili di tutti gli altri, da zero a cento anni abbiamo lo stesso diritto di vivere. Che aberrazione quella, mi ha ricordato alcune immagini di The Wall dei Pink Floyd quando un nastro meccanico di una fabbrica di carne trasportava uomini che dopo il processo industriale diventavano carne macinata. Il messaggio era: non produci nulla e non mi servi a nulla. I Pink Floyd lo hanno detto nel 1980. Quando tutto questo finirà sarà bellissimo. Nell'attesa ho sentito dentro di me una missione, che con la musica potevo riuscire a svolgere una piccola funzione apparentemente voluttuaria ma per chi è a casa liberatoria. La musica fa immaginare le cose che non puoi fare".
I DIECI (PIU' 1) BRANI PER RILASSARSI SCELTI DA REMO ANZOVINO
Spiegel im spiegel 1 - Arvo Pärt
La mia culla musicale, quando ho momenti di ansia e insonnia mi rilassa.
Redemption Song - Bob Marley
Nel mio studio ci sono due poste, quello di Arturo Benedetto Michelangeli e quello di Bob Marley che per me è come Sebastian Bach. Redemption Song è musica spirituale, produce emozioni di elevazione verso l’alto. Un giorno misi su quel vinile con una persona che non stava bene e la vidi più rilassata: ha davvero un respiro spirituale.
Misread - Kings of Convenience
E' un Brasile 2.0 fatto da non brasiliani con gran gusto del suono e dell’armonia. Arriva facile ma non è facile e ha l'effetto di rilassare i pensieri.
So What - Miles Davis
Questo signore decide di utilizzare le scale modali del Rinascimento e cambia la musica. E’ un viaggio della mente. Pochissimi elementi nel brano: sarebbe come avere due mattoni e con quelli costruire una casa.
Alle prese con una verde milonga - Paolo Conte
Se sei in tensione vai dall’altra parte...è uno dei suoi tanti capolavori. Paris Milonga è conosciuta soprattutto per Via con me…qui lui ti porta nella pampa, il musicista si estenua cantando nel suo viaggio nella Pampa.
As Praias Desertas - Ryuichi Sakamoto & Morelembaum2
Sakamoto rilegge con la sua grazie il Brasile, è come essere teletrasportati a Rio de Janeiro con gli occhi di un giapponese. Un disco insindacabile. Tutti dovrebbero averlo nella propria playlist.
How Deep is the Ocean - Bill Evans
Ogni pianista ogni giorno deve dirgli grazie: ha creato gli spazi nel jazz. Abbinava alla musica americana Debussy e Ravel. Lui è uno che ha aperto tante vie.
Angel Eyes - Frank Sinatra
Con gli arrangiamenti di Nelson Riddle, era pensata per gli scapoli americani che come tali avevano il loro spleen. Riddle ha creato arrangiamenti che sono tappeti di seta. La voce di Sinatra conforta e rassicura, è tetragona.
Corcovado - Anton Carlos Jobim
Per me è uno dei più grandi compositori del Novecento, lo metto al livello di Cole Porter e George Gershwin. E’ una carezza all’anima.
Un sabato italiano - Sergio Caputo
Lo ho sempre ammirato anche se, per me, ha fatto un solo grande disco, il primo, poi ha fatto grandi canzoni. Questa è attualissima. Ci fa rilassare e sorridere in modo intelligente. Sapeva mettersi di fronte allo specchio e farci una risata su. Uno che scrive sono abissi imperscrutabili le donne degli amici e così ci avventuriamo nella Roma felliniana equilibristi in bilico sul fine settimana merita il Premio Montale.
The Stars - Remo Anzovino
Ho scelto questa mia composizione che ho scritto una notte nel mio studio e quella sera il cielo aveva milioni di stelle. Avevo descritto tante cose in musica ma mai la contemplazione del Firmamento: se vuoi placare l’ansia devi alzare gli occhi verso il cielo. Ricreo la voce delle stelle.