Soli anche Insieme è il nuovo singolo dell'artista romana Giulia Penna, in uscita il 20 marzo. E' il primo brano dove si mette a nudo, dove mette in gioco cuore, anima e sensibilità. L'INTERVISTA
(@BassoFabrizio)
Giulia canta quella che dovrebbe essere la nostra quotidianità: gioire per le piccole cose. Questa realtà bella e intensa è l'anima di Soli anche insieme, il nuovo singolo della poliedrica artista romana Giulia Penna in arrivo allo scoccare della mezzanotte di venerdì 20 marzo. La sua scrittura rispecchia una personalità genuina e una sensibilità non comune. Quello che io trovo identitario nella sua musica è il costruire ritmi divertenti, video colorati e dentro questo caleidoscopio far germogliare pensieri profondi. E' indubbio che la sua musica fa divertire e ballare e cito per tutte Shake, che ha raggiunto oltre tre milioni di visualizzazioni su YouTube. Con Soli anche Insieme ha scelto di alzare l'asticella: ora Giulia desidera raccontare la sua storia e la sua visione delle cose senza filtri, mettendosi a nudo. Abbiamo chiacchierato al telefono.
Giulia è una canzone motivazionale Soli anche Insieme, perfetta per questo periodo difficile.
In realtà l'uscita era già programmata e io sono felice di donare questa canzone a tutti quelli che si sentono soli, che hanno bisogno di una carica per affrontare al meglio la lontananza dalla famiglia.
Ci stiamo dimostrando coesi ma lo spettro della solitudine resta in agguato.
L’Italia è unità. Ci sono tanti ragazzi che sono soli e che affrontano la situazione con responsabilità. La canzone parla della solitudine, di quando ci sentiamo soli in mezzo a tanta gente.
Con questo brano ti esponi molto.
La musica è l'espressione massima di me stessa. Cantavo molto prima di pubblicare i miei video, ho fatto l'artista di strada. La necessità di raccontarmi si concretizza nella scrittura delle canzoni. Sono diventata autrice dei miei ultimi singoli, ho imparato a incanalare lì me stessa.
Come racconteresti il tuo viaggio nel mondo della musica?
Un percorso graduale, intenso, convinto.
Poi è arrivato Shake che ti ha portato in dote oltre tre milioni di visualizzazioni.
E' un brano che non voleva sfidare i pezzi estivi. Nasce da una mia insicurezza che la scrittura, col tempo, mi ha insegnato a debellare. Ora mi sono sbilanciata prima ero più timida: adesso voglio esprimermi al massimo e mostrare chi sono senza paletti, senza scorciatoie. La mia è una presa di coscienza: capisco che l’ironia fosse più fruibile ma ho voluto togliere il filtro sorriso che mi ha sempre contraddistinto e mostrarmi per quella che sono.
C'è un'ombra di tristezza in alcuni tuoi versi.
Per me è più difficile costruire canzoni spensierate che melanconiche.
Bisogna sottolineare che ti sei messa in gioco in tutte le sfere dell'arte: musica, televisione, youtube...in Italia purtroppo c'è ancora chi diffida da chi è bravo in tutto.
Prima o poi riuscirò a mostrare tutte le mie sfaccettature, non credo di avere un approccio sbagliato all'arte e neanche mi sento emarginata per incomprensioni altrui. Se intorno a me c’è confusione posso far capire attraverso la mia musica chi sono e cosa ho da dire. L’Italia è un paese meraviglioso e pieno di artisti. Il web mi ha dato tanto, mi ha dato visibilità e mi fa arrivare in tutte le case. Sono positiva.
Il video con Shade, Se mi lasci ti Disso, è originalissimo.
Shade è un grande, quando abbiamo scritto eravamo a casa mia e credo ci abbia messo 15 minuti a imbastire il testo. E' recitato pure bene, ha fatto tantissime views.
Difficile oggi parlare di amore...ci si confida a distanza e non ci si guarda negli occhi.
La posta del cuore è una rubrica che curo ogni martedì sul mio profilo instagram. Tanti mi chiedono consigli su come affrontare una persona alla quale far capire quanto la amo o che mi interessa. I ragazzi li vedo profondi e con me si aprono e quello che consiglio loro è stare sul web subito ma poi conoscersi realmente, rompere la rete e muoversi informando i genitori e col loro consenso: serve attenzione. Mi piace dare loro consigli e, ripeto, non ho visto tanta superficialità. Certo i leoni da tastiera esistono ma possiamo controllarli.
I tuoi genitori ti hanno sempre supportato?
All’inizio non capivano come da alcuni video si potesse generare un seguito così imponente che poi è diventato un lavoro. Ora sono consapevoli e ti assicuro che hanno sempre supportato la mia musica. Poteva essere diverso con un padre che ama la musica, una madre che canta, un fratello che suona la chitarra e una zia pianista?
Certo che no. Cosa ascolti?
I Nirvana, Carl Brave, Ultimo, Frah Quintale, il cantautorato romano, Christina Aguilera, Whitney Houston...scelgo in base all’umore.
Che puoi dirmi di quello che accadrà nei prossimi mesi, coronavirus permettendo?
Arriverà una canzone per l’estate per continuare il mio racconto con la musica: per me il 2020 è un diario. La promozione per ora avviene online perché bisogna stare a casa, finché sarà così nessun raduno. Poi vorrei fare i festival estivi e organizzare dei live. Ma attendo a programmare.