Galeffi e il suo Settebello sospeso tra passato e futuro
MusicaSettebello è il nuovo album del cantautore romano Galeffi in uscita venerdì 20 marzo. Lo ho ascoltato in anteprima e lo ho poi commentato con l'autore. A distanza ovviamente. L'INTERVISTA
(@BassoFabrizio)
Forse non diventerà un mito come se avesse avuto trent'anni negli anni Sessanta ma di certo Marco Cantagalli ovvero Galeffi (si quello del fulminante esordio con Scudetto) sta segnando la nuova musica italiana per originalità, capacità di scrittura, arguzia e introspezione. Il nuovo album, in uscita il 20 marzo, si intitola Settebello e ti porta in quel clima sospeso tra passato e futuro che mai come in questi giorni ha un valore speciale. E rubandogli un verso mi sento di sostenere e sottoscrivere che Settebello è un bacio lungo fino all'America.
Marco come stai?
Bene, sono sul terrazzino dellamia casa di Montesacro dove abito da poco. Dormo molto. Non si trae benefici dall'essere bloccati a casa, fai tardi comunque ascoltando musica e guardanfo film.
Che mi dici di Settebello?
Ho iniziato a scriverlo a inizio 2019 e ci ho lavorato fino a maggio. Avevo 13, 14 pezzi buoni e con le demo fatte a casa sono entrato in studio ed è iniziata una lunga e intensa fase ma anche adrenalinica. L’approccio è stato vecchio stampo e alcuni brani li ho fatti più volte. Un lavoro certosino e ossessivo, mi sono un po’ anche ammalato. Scudetto non era nato per caso ma non aveva aspettative ora è diverso devo fdare e are il massimo per la fiducia che mi ha dato la gente.
L’Infinito è un attimo che non torna più? E' come un orizzonte che ce ne è poi un altro?
L''infinito è come l’orizzonte. E’ una canzone esistenziale che parla del concetto di limite. Siamo destinati alla morte e a quel punto bisogna pensare alle cose più vere.
In Bacio Illimitato parli di miliardi di ricordi: che valore hanno?
Sono un collezionatore. Credo di avere poca memoria perché il mio cervello ha deciso di essere come un garage abusivo, di quelli che nel progetto possono ospitare un'auto e poi ce ne infili altre. Io mi dico che se non ricordo è perché ne sono pieno.
In Monolocale il tempo non aspetta neanche un po’…ti inquieta il concetto di tempo?
Il tempo è un problema, non lo vivo bene. Quando gli attribuisci l’importanza che merita, cresci dandogli un valore a volte disturbante. Pensa quando ti dico che il tempo è denaro: può diventare un approccio ossessivo compulsivo. Bisogna staccarsene un po’ per godersi le cose. Il tempo è amico delle cose belle, mi ricorda gli oggetti indistruttibili che si trovano nelle case delle nonne.
L'America cosa rappresenta oggi?
Sarebbe interessante individuare la nuova America e rispondere che possa essere l’Italia di domani. Io quando ho scritto quella frase pensavo all’odore vecchio di quando l’America rappresentava la possibilità. Forse potrebbero esserlo Londra o Milano non di certo Roma. America è una idea di speranza.
Quando finisce la storia come ci si comporta nella vita vera? Resta davvero solo il bene?
Devi sedimentarsi il tutto e dopo un po’ resta il bene. Le canzoni servono a fissare delle cose. Vorrei che se mi lasciassi restasse solo il bene, è quasi un esorcismo poi certo si valuta di caso in caso.
Se avessi il teletrasporto dove andresti?
Guardando film e ascoltando musica avrei voluto avere la mia età negli anni Sessanta/Settanta: come carattere avrei reso di più, sarei diventato anche un mito.
E’ brutto tempo nel tuo cervello e fuori diluvia…apoteosi della melanconia.
Sono melanconico. Sono metereopatico. Mi spaventa il grigio forever di Milano. Bisogna sapersi godere le cose. Col brutto tempo la mestizia si amplifica.
Trasferisciti alla Seychelles o in Giamaica e farai un disco di pura euforia.
Potrebbe essere una idea. Ti avviso nel caso.
In Grattacielo il siamo pronti alla morte mi ricorda l'inno di Mameli.
E' una citazione pensata in una canzone claustrofobica. In realtà tra le righe parlo di droga di uno che perde un po’ la bussola, le bombe sono le canne. Penso all’amore come un attentato.
Secondo te esiste un luogo poetico dove vivono gli amori finiti? Un po' come il Paradiso dei Calzini di Vinicio Capossela.
E’ stata proprio la canzone di Capossela a ispirarmi. Ho un po’ rubato l’idea per capire dove vanno gli amori che muoiono.
Hai trovato il luogo?
Vanno tre metri sotto terra, lontano dai mondi modificati geneticamente, da quello tutto sorrisi delle pubblicità. Mi è capitato di pensare di pensare che i divorzi sono aumentati perché la femmina è più femmina, il capitalismo ci condiziona. Tutti quelli della nostra generazione hanno normalizzato i passaggi, poi si arriva all’età adulta. Porre interrogativi senza dare troppe risposte. Per certo l'amore disneyano è una rarità.
Quasi quasi è un brano acustico a metà album: cosa divide?
E' uscita un po’ a caso. Prima dei testi mi appassiono al piano. Settebello ad esempio nasce da una composizione classica. Se la melodia mi piace poi arrivano le parole. Qui non le ho trovate ed è rimasta la musica.
In Tre metri sotto terra: oltre che con le sigarette con cosa non riesci a smettere?
Le canzoni. E' da quando ho 14 anni che scrivo e nessun dottore me lo aveva prescritto. Al di là del risultato. In origine lo facevo per rimorchiare.
Hai scelto di andare a vivere a Montesacro perché c'è la canzone di Claudio Baglioni 51 Montesacro?
Era nella stessa compagnia dei miei, lui abitava in via Suvereto e io via Silvani, le vie più importanti del mini quartiere di Nuovo Salario all’interno di Montesacro. Che è anche il quartiere più artistico d’Italia. Mi ha sempre affascinato l'idea di quanto il quartiere influisce sulla formazione, in base all'estrazione culturale e sociale. Poi questo ha una qualità: è il più popolare tra i quartieri ricchi e il più ricco tra quelli poveri. Si trovano ancora situazioni di quartiere vere, dal mercato alla bocciofila, cose che emanano aria pura. E poi qui nel 494 Avanti Cristo Menenio Agrippa col suo discorso evito la guerra tra patrizi e plebei. Hai capito che storia ha questa zona? Oltre 2500 anni.
Sperando che il coronavirus finisca presto tre metri sotto terra...che accadrà nei prossimi mesi della tua vita?
Al tour non posso lavorare perché sono a casa, è tutto bloccato. Comunque sbloccata la situazione mi auguro di suonare. E tanto!