Carl Brave, il nuovo singolo è “Regina Coeli”: il testo

Musica

Un’ode a Roma per il secondo brano del nuovo album del cantautore capitolino

Un omaggio intimo e stralunato alla sua città, Roma. Carl Brave torna con un nuovo singolo, il secondo dopo “Che poi” uscito lo scorso gennaio. “Regina Coeli”, dal nome del quartiere del carcere romano, è disponibile da martedì 10 marzo. Anche questo brano farà parte del nuovo disco in uscita nel 2020, del quale però ancora non si sa molto altro.

Due live da non perdere

In attesa del disco che farà seguito al successone di “Notti Brave”, Carl Brave ha già fissato due concerti esclusivi per il prossimo settembre. L’1 sarà all’Urban Park di Novegro (MI) e poi il 4 nella sua Roma, all’Ippodromo delle Capannelle, per il Rock Sound Festival. I biglietti per le due date sono in vendita sul circuito Ticketone con prezzi che partono da 30 euro.

Il testo di “Regina Coeli”

Di seguito il testo completo di “Regina Coeli”, il nuovo singolo di Carl Brave:

Un vecchio sull’Otto, lo faccio sedè
E ogni pischello mi chiama “Fratè” (Fratè)
Trastevere è bella anche senza di me
Ma meno senza di te
Il grattacheccaro, da giugno a settembre
L’acqua di Roma è tutta buona da bere
Stavo al Calisto quasi tutte le sere
Coi matti di quartiere, mi ci faccio un bicchiere

Mezza Roma fa: ahó, ahó, ahó
Mezza Roma fa: ahó, ahó, ahó

Miracolo a Regina Coeli piovono arance
Gridano: Coatte, Roma non si batte
Un punkabbestia con il cane è messo male (Male)
Gli lascio l’euro del carrello per mangiare
La zingara di qua che fa la carità
Sta tutta il giorno là, seduta a non fa un ca-
Dietro la Caritas ho fatto il botto co’ una minicar
Facciamo il CID, ma ci vorrebbe il Var
Ehi, prati di tabacchi, l’eco tra i palazzi
Il vento affoga il brecciolino nel cemento
E fioccano le multe su una 500
Abbandonata da una vita a Roma centro, eh
Dice: “Fumare a lungo andare, rinazina ma”
Non riesco a respirarti bene stamattina, ehi
E non mi serve manco troppo nella vita
Mi basta un Peroncino co’ una pizza margherita

Un vecchio sull’Otto, lo faccio sedè (Uoh)
E ogni pischello mi chiama “Fratè” (Fratè)
Trastevere è bella anche senza di me
Ahó, ma meno senza di te
Il grattacheccaro, da giugno a settembre
L’acqua di Roma è tutta buona da bere
Stavo al Calisto quasi tutte le sere
Coi matti di quartiere, mi ci faccio un bicchiere

Mezza Roma fa: ahó, ahó, ahò

Mezza Roma fa: ahó, ahó, ahó

Si vola gratis, offerte Roma-Cuba
E sono un ladro, perché tornavi a rubà
E t’ho rubato da quella storia brutta
Finita mesi fa e abbiamo fatto: “Suca” (Suca)
Ma resto a Roma, Roma, Roma, Roma bella (Bella)
Il tuo sorriso sa di Roma-Romanella (‘Nella)
I gabbiani beccano nella monnezza
Il lavavetri che mi fa la prepotenza (Ehi)
Le guardie al bar, il vucumprà, il forno a Ghetto (Ghetto)
Tutti i club, vicini a “Il Baretto”
I “ti voglio bene” che non ti ho mai detto
Cucina tu, io sparecchio, ok
E versa qua, e non mi va, io resto a letto (Letto)
Sei appena andata via e già mi manchi parecchio
E mentre la tua ciospa se la fuma il vento
Le antenne ballano un lento sul tetto

(Ahó, ahó, ahó, e ogni pischello mi chiama: “Frate'”)
(Ahó, ahó, ahó, Trastevere è bella anche senza di me
Ma meno senza di te)

(Ahó, ahó, ahó) Il grattacheccaro, da giugno a settembre
L’acqua di Roma è tutta buona da bere
(Ahó, ahó, ahó) Stavo al Calisto quasi tutte le sere
Coi matti di quartiere mi ci faccio un bicchiere

Un vecchio sull’Otto, lo faccio sedè (Uoh)
E ogni pischello mi chiama “Fratè” (Fratè)
Trastevere è bella anche senza di me
Ma meno senza di te
Il grattacheccaro, da giugno a settembre
L’acqua di Roma è tutta buona da bere
Stavo al Calisto quasi tutte le sere
Coi matti di quartiere, mi ci faccio un bicchiere

Mezza Roma fa:
Ahó, ahó, ahó
Ahó, ahó, ahó
Ahó, ahó, ahó
Ahó, ahó, ahó

Ahó, ahó, ahó
Ahó, ahó, ahó.

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