Dopo il lungo, entusiasmante viaggio con i Marta sui Tubi, ora Giovanni Gulino corre da solo ed esce con Urlo Gigante, il suo debutto da solista. E' la storia di un uomo del Novecento che canta il bello della famiglia e della paternità. L'INTERVISTA
(@BassoFabrizio)
Arriva il momento in cui si corre da soli. In cui una pausa di riflessione porta un vento nuovo che non cancella il passato ma lo mostro con un occhio diverso. E nel caso di Giovanni Gulino, anima dei Marta sui Tubi, c'è un valore aggiunto splendido, la famiglia. Questa nuova fase è raccontata nell'album Urlo Gigante, in uscita il 6 marzo. E' il suo primo da solista e ne abbiamo parlato.
Perché tanto tempo prima di uscire col tuo nome su un album?
La mia band erano i Marta sui Tubi e quello che volevo esprimere lo facevo con loro finché non ci siamo fermati: siamo stati per 15 anni in attività, mai saltato una stagione di concerti.
Non è cambiato solo quello, però.
Cinque anni fa è nata mia figlia, il primo anno la ho vista poco perché ero sempre in tour. Ci siamo detti: prendiamoci un anno per ripartire con le orecchie pulite.
Invece che è successo?
Poi facendo altro il tempo è passato inesorabile e io ho continuato a buttare giù canzoni come facevo da quando avevo 16 anni. Erano scritte a penna, senza arrangiamento. Non sapevo se stavano bene insieme e ho cercato le persone giuste per questo lavoro. Lavoro solista ma di gruppo.
Hai trovato qualcuno che fa le cose per te, che dici in una canzone?
Certo, la mia compagna e le persone che mi sono state vicine. Ma sei tu a muovere il primo passo perché devi crederci per primo.
In Albergo a ore, che è il titolo di uno storico brano di Herbert Pagani, parli di un cassetto: cosa contiene il tuo?
Ti dico che la canzone di Pagani la ho ascoltata dopo. I contenuti dei cassetti dipendono dall'attitudine che hai nella vita. E' anche un refugium peccatorum perché sono cose della tua vita che non riesci ancora a eliminare.
Sei un accumulatore seriale?
La mia compagna sostiene di sì. Mi piace conservare. Ho una maglietta del mio primo gruppo del 1995 che è consumatissima, per me non è una maglietta è una seconda pelleche la custodisco e metto una volta l’anno. Lei mi dice che sono impresentabile e io replico che non c’era nella mia vita quando la indossavo.
Hai mai rubato per amore?
Ho rubato l’amore. Posso avere fatto qualche torto soffiando qualche ragazza a qualcuno ma è reciproco.
In Dormiveglia parli di sorpresa: cosa è oggi la sorpresa?
E’ una delle cose più preziose che possiamo custodire, è inestimabile il piacere di farci sorprendere. Tendiamo a dare tutto per scontato perché col web è tutto facile e abbiamo un oracolo in tasca che si chiama telefonino. La semplificazione non aiuta lo stupore, noi del Novecento sappiamo cosa significa vivere senza tecnologia. Ho vissuto la libertà pura, sono un privilegiato. Oggi siamo tracciati, braccati dalla tecnologia. Ai miei tempi ti stupivi delle cose che facevi e delle persone che incontravi oggi quando vai in un locale o in un hotel sai già come è e se hai un appuntamento con una ragazza prima del primo incontro sai già molto di lei.
Prendiamo Tra le dita: in amore quanto è importante dimenticare?
Dimenticare in toto è impossibile per chiunque ma perdonare si può. Portarsi rancore fa più male a te che agli altri. Bisogna metterlo da parte. Pensa al finale di Eyes Wide Shut quando, dopo tante situazioni particolari, la Kidman va da Cruise gli dice ora andiamo a letto…infatti parlo di aprire i nostri corpi.
Lo zucchero nuovo nel tuo caffè, per citare un altro tuo verso?
Riprendere da dove ho lasciato sperando che la gente mi segua come ha seguito i Marta. Voglio dare emozioni ai fan ma anche a chi non mi conosce. Questi ultimi anni sono stati belli perché ho visto crescere mia figlia, ho visto la coppia che diventa famiglia però mi è mancata la dimensione live.
A proposito di concerti: che succede?
Le date di marzo sono rinviate causa coronavirus. Ciò detto voglio sunare il più possibile. Proporrò tutto l’album e 12 pezzi dei Marta riarrangiati.
A proposito dei Marta sui Tubi: torneranno?
Con Marta per ora nessuna progettualità. Siamo in ottimi rapporti ma da qui a mettersi a lavorare insieme…dobbiamo esserne convinti tutti quanti.