Torino Jazz Festival Piemonte, il programma

Musica
La passione di Giovanna d’Arco del regista Dreyer
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Dal 5 marzo al 19 aprile il Torino Jazz Festival Piemonte porta in giro per la regione un melting-pot variegato di toni e colori che si mescolano a nuovi suoni, per un percorso all’insegna dell’innovazione che integra i molteplici stili della musica jazz

Pronta a partire la seconda edizione del Torino Jazz Festival Piemonte, la manifestazione che nasce dalla collaborazione tra la Fondazione Piemonte dal Vivo (circuito regionale multidisciplinare) e la Città di Torino con il suo Torino Jazz Festival. Il progetto è portato avanti grazie all’esercizio eccellente di una direzione artistica condivisa tra Diego Borotti e Giorgio Li Calzi (co-direttori Torino Jazz Festival), Fulvio Albano (Consorzio Piemonte Jazz) e la Fondazione Piemonte dal Vivo.  Il festival si realizza con il supporto della Fondazione per la Cultura Torino, il main partner Reale Mutua e gli sponsor Ancos e Confartigianato Imprese.

Dal 5 marzo al 19 aprile il Festival porta in giro per il Piemonte, un melting-pot variegato di toni e colori che si mescolano a nuovi suoni, per un percorso all’insegna dell’innovazione che integra i molteplici stili della musica jazz.

Una line up ricca per la seconda edizione del festival, che si consolida rispetto all’anno precedente, portando al pubblico delle province un numero di concerti ancora più ampio, aprendosi a nuovi jazz club e collaborando con nuove amministrazioni comunali.

 

Tra i protagonisti di questa edizione spiccano i concerti dedicati ai decani del jazz: il jazz che ha fatto la storia, con Gary Smulyan e Ralph Lalama Quartet,è protagonista all’Auditorium Fassino di Avigliana (10 marzo). Ad Ivrea invece Enrico Rava, trombettista italiano tra i più apprezzati a livello internazionale, insieme a Joe Lovano, magistrale sax tenore statunitense, rivisitano i brani più significativi della loro carriera e interpretano nuove composizioni (28 marzo).

La musica jazz si nutre di influenze e rapporti sia con altri linguaggi musicali sia con le altre espressioni artistiche e culturali e sono numerosi gli appuntamenti del festival che mescolano al jazz la letteratura, la poesia e il cinema: la musica degli Irreversible Entanglements a Novara (7 marzo) è accompagnata dallo spoken word di Camae Ayewa, musicista, poetessa e attivista americana sul tema pressante della discriminazione razziale; a Vercelli, "Jazz, chihuahua ed altre storie" è uno spettacolo tratto dal best-seller di Geoff Dyer "Natura morta con custodia di sax", di e con Riccardo Forte, accompagnato al sax da Diego Borotti (13 marzo); Gianni Coscia, Dino Piana ed Enrico Rava sono protagonisti ad Asti insieme al regista cinematografico Pupi Avati con una insolita serata di accordi e di ricordi, produzione originale del TJF Piemonte (15 marzo); ad Alba, Peppe Servillo e Furio di Castriincontrano la scrittura di Fenoglio per rievocare insieme agli spettatori le origini della musica afroamericana e il suo arrivo in Italia (26 marzo); a Cuneo, il jazz dialoga con il cinema nel concerto di Kyle Eastwood, figlio del regista Clint, che dedica il suo nuovo album al cinema (CINEMATIC) e rivisita le colonne sonore di film classici, con il supporto di un virtuoso quintetto (15 aprile); ancora una colonna sonora dal vivo  accompagna gli spettatori di Rivoli nella visione del film restaurato “La passione di Giovanna d’Arco” del regista Dreyer (18 aprile).

In programma anche inediti intrecci tra culture sonore differenti e musicisti versatili e innovatori: tra questi Gegè Telesforo artista poliedrico e vocalist raffinato ospite con il suo gruppo al Teatro Matteotti di Moncalieri (27 marzo); ironia, talento e grande sapienza nell'uso della musica e della comunicazione digitale sono il segreto del successo di Camille Bertault, dallo stile dolce, libero e sfrenato che porta note di freschezza nell’universo del jazz (29 marzo); ancora al teatro storico di Novi Ligure, si danno appuntamento l’approccio scanzonato della Banda Osiris e il blasone internazionale di Fabrizio Bosso, per una serata ricca di colpi di scena (4 aprile).

TJF Piemonte è l’occasione per rendere omaggio alla lunghissima tradizione jazz del territorio regionale: Luigi Bonafede Poker Quartet al Teatro Parvum di Alessandria (20 marzo), Ruben Bellavia Trio all’Opificiodellarte di Biella (21 marzo), Aldo Mella Trio Animalunga che porta a Verbania le sue sonorità in una piccola chiesa di campagna (3 aprile).

Molti gli artisti che rendono questo festival di livello internazionale: da Sandra Booker, autrice, compositrice e attrice, considerata una tra le più belle voci sulla scena del jazz moderno che apre il festival a Chivasso (5 marzo) al trio internazionale di Alderighi, Stephanie Trick ed Engelbert Wrobel che a Valenza (3 aprile) ci conduce alle origini del jazz tra swing e rangtime.

Il festival termina a Saluzzo (19 aprile) con il quartetto François Bourassa, uno dei gruppi jazz più attivi del Canada. Anche per il 2020 il TJF Piemonte onora lo spirito internazionale del jazz e, dopo la partnership con la Scozia dello scorso anno, per l’attuale edizione decide di rafforzare tale orientamento riservando spazio particolare ad un Paese Ospite: quest’anno i riflettori sono accesi sul Québec, ricco di storia e di avanguardie musicali, nell’ottica di una sempre più ampia mobilità di artisti ed operatori.

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