San Valentino ci porta il nuovo lavoro di Antonio Diodato, vincitore dell'ultimo Festival di Sanremo. Si intitola Che Vita Meravigliosa ed è una fotografia realista di un vissuto fatto di passioni, fragilità, amori, solitudini, cadute e rinascite senza tralasciare uno sguardo attento alla società, ai rapporti tra esseri umani, alle barriere invisibili che caratterizzano il nostro tempo. LA VIDEO INTERVISTA E IL COMMENTO
(@BassoFabrizio)
Essere se stessi. Non c'è concetto più semplice, e netto, per descrivere Che Vita Meravigliosa, il nuovo album di Antonio Diodato, fresco vincitore del 70mo Festival di Sanremo con Fai Rumore. Spesso quando ascolto un album che mi piace, che appartiene a un artista che conosco e seguo da tempo, mi perdo alla ricerca di aggettivi che possano sublimare l'opera. Stavolta ho scelto una scrittura minimale: Che Vita Meravigliosa è un album vero, sincero ma che fa rumore. Ascoltatelo tre quattro volti prima di commentarlo, cogliete la rugiada di consapevolezza che si adagerà su di voi. E' un album dalle mille sonorità e che sa surfare nel mare magnum dei sentimenti. Anche in un brano come Solo, ai confini dell'autolesionismo, il finale ritmato dalla riscossa. Se guardare il video di Fai Rumore c'è questo senso della fuga e dell'inseguimento trasportato in una dimensione onirca che nel finale violento (musicalmente parlando) si distende in un abbraccio che vale più di un poema epico.
Che Antonio sa osare è stato evidente anche a Sanremo nella serata dei duetti: poteva cogliere una scelta facile, pescare nel repertorio cantautorale sanremese e invece ha alzato l'asticella puntando 24mila Baci di Adriano Celentano. E come compagna di viaggio ha pensato a Nina Zilli, che ha una voce complicata da domare, selvaggia come sono lei e la sua arte: insieme hanno sedotto una buona fetta di mondo. Prima di lasciarvi alle parole di Diodato in questa intervista e all'ascolto di Che Vita Meravigliosa, mi permetto di darvi solo un consiglio: ascoltate tutte le tracce con rispetto e attenzione ma quando suona La lascio a voi questa domenica impegnatevi un po' di più. C'è dentro l'umano e il disumano. Una storia vera con scenario Cattolica. E mi racconato...fate rumore!