Le Vibrazioni sono tra i 24 artisti che parteciperanno al Festival di Sanremo. Il testo del brano “Dov’è”
Terza partecipazione al Festival di Sanremo per le Vibrazioni, quarta invece per Francesco Sarcina, voce e frontman del gruppo. “Dov’è” è il brano scelto per la settantesima edizione della kermesse musicale e che è nato in maniera decisamente diversa rispetto ai metodi di scrittura del gruppo: «Di solito siamo più istintivi, stavolta siamo partiti da uno spunto e con due autori, Roberto Casalino e Davide Simonetta, abbiamo lavorato di fino. Sentirete!», queste le parole di Francesco Sarcina. Il brano “Dov’è” affronta le conseguenze di una brutta caduta e la capacità di rialzarsi per fare spazio ai valori veri e non a quelli indotti dalla società di oggi. Due anni fa le Vibrazioni si presentarono al Festival di Sanremo per celebrare la loro Reunion dopo una lunga pausa. Il brano “Così sbagliato” fu uno dei più apprezzati dal pubblico, mentre nel 2005 “Ovunque andrò” segnò il debutto del gruppo al Festival di Sanremo.
Il testo di “Dov’è”
Questo il testo di “Dov’è”, il brano che Le Vibrazioni porteranno al Festival di Sanremo 2020:
Cerco di capire quello
Che non so capire
Fuori vola polline
E ho creduto fosse neve
E non mi sento contento
Chissà se poi sono io
Quello allo specchio.
Cerco dai vicini
La mia dose giornaliera
Di sorrisi ricambiati
Per potermi poi sentire
Socialmente in pace
Con il mondo e con il mio quartiere.
Chiedimi se dove sto
Sto bene
Se sono felice
Chiedimi qualsiasi cosa
Basta che mi dici
Dov’è dov’è dov’è dov’è dov’è
Dov’è dov’è
La gioia dov’è dov’è dov’è dov’è
Dov’è dov’è dov’è
Mi chiedo dov’è quel giorno che non sprecherai
Il cielo rosso, l’orizzonte
E l’odio arreso al bene
Dov’è
Mi chiedo dov’è.
Cerco di sentire quello
Che non so vedere
La mia solitudine
È sul fondo di un bicchiere
D’acqua che m’inviti a bere
Ho sete di stupore
Mi puoi accontentare?
Chiedimi se sono fuori posto
In questo posto
Chiedi tutto basta che qualcuno
Mi risponda adesso
Dov’è dov’è dov’è dov’è dov’è
Dov’è dov’è
La gioia dov’è dov’è dov’è dov’è
Dov’è dov’è dov’è
Mi chiedo dov’è quel giorno che non sprecherai
Il cielo rosso, l’orizzonte
E l’odio arreso al bene
Dov’è
Mi chiedo dov’è.
E rimango già qui, rimango così e
E non ci penso più
Ho una clessidra ferma al posto del cuore
E un piano alto dove puoi vedere tutto
Rimango così, rimango così e
E non ci penso più
E allora chiedimi se sono fuori posto
In questo posto
Chiedi tutto basta che qualcuno
Mi risponda adesso
Dov’è dov’è dov’è dov’è dov’è
Dov’è dov’è
La gioia dov’è dov’è dov’è dov’è
Dov’è dov’è dov’è
Mi chiedo dov’è quel giorno che non sprecherai
Il cielo rosso, l’orizzonte
E l’odio arreso al bene
Dov’è
Mi chiedo dov’è.
Cerco di capire quello
Che non so capire
Fuori vola polline
Eppure sembra neve.