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Before Wanderlust ovvero le canzoni di Alfa, il giovane viaggiatore

Musica

Fabrizio Basso

Alfa fotografato da Gabriele Di Martino

Preceduto dai singoli Cin Cin (certificato doppio platino) e Testa tra le nuvole, pt.1(certificato oro), Wanderlust! e Il Giro Del Mondo, Alfa pubblica il suo nuovo album Before Wandelust. L'INTERVISTA 

(@BassoFabrizio)

Genovese, classe Duemila Alfa, all'anagrafe Andrea De Filippi, ha appena chiuso un 2019 straordinario e si prepara a vivere un 2020 che parte con l'annuncio del suo atteso live il 30 gennaio ai Magazzini Generali di Milano. Il suo album si intitola Before Wandelust ed è un assaggio della nuova musica a cui sta lavorando da mesi Alfa. Il progetto contiene pezzi già editi e prodotti da Yanomi, oltre a nuovi brani. Aspettandolo live lo ho intervistato.

Andrea entri nel 2020 dopo un 2019 oltre le tue aspettative.
Ho sempre fatto musica per passione e divertimento e la scorsa estate la vita è cambiata radicalmente.
Ti ha frastornato?
Ho gestito tutto con cuore e testa. Non è un lavoro che stressa e opprime, la musica è comunicazione.
E tu sei bravissimo a veicolarla.
Il mio progetto viene dal web ed è difficile costruire una carriera su un numero online.
Cosa rappresenta Before Wandelust?
E' un prequel dell’album del 2020. E' bello vedere la gente che lo acquista e che compra i biglietti. La mia musica ha unito tante persone da tutta Italia.
Perché Wandelust?
E' la malattia del viaggiatore che ti spinge, per paura della routine, a esplorare nuovo mondi. Io ho avuto la fortuna di viaggiare tanto e lo ho vissuto come un momento di astrazione. Il desiderio di vivere ogni giorno come fosse l’ultimo.
Genova è una città che ispira?
Non ho mai scritto una canzone fuori da Genova tranne Wanderlust che ho scritto in Norvegia. Sono di Genova Quarto e scrivo camminado sul mare.
E' una città artisticamente vitale?
Negli ultimi tre, quattro anni è tornata in vita, si respira davvero musica. Ciò detto resta chiusa, cerca di sostenere le nostre realtà ma difficile non pensare di andarsene.
Tu?
Salito a Milano per studiare.
Sempre in movimento.
Viaggiando vedi come le cose vengono valutate da diversi punti di vista. Viaggiare è il top come leggere.
L'album ha molto di autobiografico.
Non è un peso per me raccontarmi. Scrivo con naturalezza. Pubblicare non è coraggio. Il web non è la televisione. Nelle canzoni ognuno ci vede quello che vuole come quando osservi un quadro.
La passione per il canto dove nasce?
Me la ha data mio padre. Durante i karaoke il nostro classico era Luci a San Siro.
Cosa ti aspetti dal 2020?
Tanta musica e concerti. Non solo numeri ora voglio concretezza. E felicità.

 

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