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Achille Lauro, una sfavillante Rolls Royce glam-punk è il suo live

Musica

Fabrizio Basso

Achille Lauro al Fabrique di Milano

Notte straniante per Achille Lauro al Fabrique di Milano. Oltre due ore di concerto per un totale di 32 canzoni. Ospiti illustri ma soprattutto tanta energia. Stasera si replica. Il racconto della serata

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(@BassoFabrizio)

La notte è colorata, fiammeggiante, trasgressiva al Fabrique di Milano, forse il locale più ostico per un concerto di tutta la Lombardia. Con quell'abbozzo di gradinata che costringe, per vedere qualcosa, ad appiccicarsi al bar anche se non vuoi bere e che impone, per raggiungere i bagni, uno sgomitare incessante. Ma nonostante una urbanistica respingente, il popolo di Achille Lauro lo riempie all'inverosimile. E chi è riuscito ad accaparrarsi il biglietto è stato premiato da due ore di travolgente musica, con l'irruenza del Punk, i colori del Glam, le fiammate del Pop, le schitarrate del Rock. E ospiti a sorpresa: da SimonP a Morgan (per lui è stato posizionato sul palco un piano per un eccitante versione di Rolls Royce), da Emis Killa a Cosmo, da Noyz Narcos a Quentin40. Siamo vicini alle 22.30 quando Achille Lauro si presenta sul palco con una tuta aderente con ampi ritagli a mostrare la pelle. L'intro è Epico e poi si alza subito il volume con Cadillac. Il pubblico non è giovanissimo come mi aspettavo, è un pubblico di trentenni e qualcosa di più che entra subito in sintonia con Lauro e la sua band. Conosce a memoria le canzoni, ha voglia di ballare, di lasciarsi trascinare da quelle correnti sonore in un mondo non c'è forza di gravità e si vola. Si susseguono velocissime, a ritmo forsennato Thoiry, Jailhouse Rock, la straordinaria 1969, Sexy Boy (e in una serata così sregolata ce n'erano assai), Zucchero, Sexy Ugly, Ulalalà, Maledetto Lunedì e Amore Mi.

Le braccia solo levate al cielo, le corde vocali della folla non mostrano cedimenti, Lauro cerca effetti particolari, chiede alla folla di sedersi per poi scattare in piedi quando decolla la musica. Il caldo è tropicale e quando le fiamme si levano dal fronte del palco sembra di essere sul limitare di in un barbecue. Ogni tanto un po' d'aria vicino al backstage ma senza perdere una nota, seguendo una scaletta perfetta: con Roma c'è il primo ospite, SimonP, poi la bolgia di Mamacita, quindi Bvulgari, Maraja, Delinquente fino a quel capolavoro che è Je t'Aime.  Forse il momento più alto della serata insieme alla Rolls Royce con Morgan al piano e alla voce: un Morgan felice su quel palco senza regole. Il featuring è preceduto da Cover Song2. Più ci si avvicina alla fine più le sorprese aumentano e i suoni si fanno più aggressivi e coinvolgenti. Achille Lauro, per citare la sua canzone, tesse le fila di Penelope ma poi non disfa, anzi...la sua trama è sempre più fitta. Appare Emis Killa e fanno Linda, poi Cosmo per Angelo blu quindi Occhiali da Donna e poi RIP con i Noyz Narcos. Manca poco, ma nonostante i rintocchi della mezzanotte siano già un eco lontano, non c'è stanchezza. magari fisica, ma l'energia è ancora potente. E Achille Lauro non si risparmia: Scusa, Coco Bongo + Thoiry con Quentin40, Keanu Reeves, Ulalalà e La bella e la bestia chiudono il live. Ma c'è ancora tempo per tre brani e sono Dararari e di nuovo Rolls Royce e C'est la vie. Fosse sempre così la vie. Che gran vie che sarebbe per tutti noi!