Rocco Hunt canta la Libertà! Quella che nasce dall'anima e dalla strada

Musica

Fabrizio Basso

Rocco Hunt (foto di Riccardo Ambrosio)
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A quattro anni dall’ultimo album, Rocco Hunt torna venerdì 30 agosto con il nuovo disco d’inediti intitolato Libertà (Sony Music Italy). In questa intervista ci racconta di sé e del disco

(@BassoFabrizio)

Quattro anni di attesa per un viaggio che Rocco Hunt ha condiviso con parecchi amici e spesso in un mare procelloso. Che lo ha portato a un passo dall'abbandono della scena musicale. Ma oggi Libertà è una parola importante, che il rapper campano ha adottato nella sua essenza più vera che consiste anche nella libertà di cambiare idea. Al suo fianco in alcuni intriganti featuring Achille Lauro, J-Ax e Boomdabash, Clementino, Geolier, Neffa, Gemitaiz&Speranza e Nicola Siciliano. Lo ho intervistato.

Partiamo dal concetto di giuro non sbaglio mai più nella cattiva Mai Più.
Più che la cattiveria c'è la rivalsa, il superare le umiliazioni. Non voglio subire più né io né la mia famiglia. Certo i toni sono forti. C’è la voglia di urlare che nonostante i bastoni tra le ruote...certi errori mai più.
Il tuo Sud è sempre un Maledetto Sud?
E' una critica d’amore. E' come una lite: talvolta si maledice un famigliare ma poi gli si vuole bene.
Un tuo verso recita: adesso voglio i pezzi come fossero belli Roma Bangkok Salerno Dubai.
Nel mondo dei rap c’è sempre un po’ di ego-trip, di Roma-Bangkok per altro sono anche autore. C’è una sottile linea ironica per quello che è un disco di diamante. Faccio la battuta per andare in vacanza.
In Se tornerai il pensiero è romantico visto che oggi tutto accade sui social. Oppure fuggendo. Canti come uno sfigato che parla d’amore.
Gli eterni romantici esistono ancora. Oggi va più di moda chi fa il figo e si ritiene un po’ superiore. Non mi vergogno di esternare i sentimenti
C’è un modo per aggiustare il cuore rotto?
Quando si rompe non lo aggiusti. La prima delusione fa male, la seconda meno, la terza meno ancora. Non si richiude la ferita e poi c’è anche l’orgoglio.
In Discofunk parli della metà oscura: quali sono i tuoi mostri che ti inghiottono di notte.
Guarda io di notte dormo e anche bene. Ciò detto anche i più forti nella notte si confrontano con le proprie debolezze anche se magari poco prima ti hanno visto in tivù e su un palco. E’ una canzone un po’ melanconica, dedicata a chi ha sofferto di depressione.
Eccoci a Benvenuti in Italy: una volta era sole pizza mandolino ora tu rilanci con religione calcio spritz.
E' la stessa minestra.
Ma che c'entra lo spritz?
Le persone si spostano solo quando gli tocchi lo spritz ovvero la loro sfera personale.
Ora che fai?
Mi attende un giro impegnativo di firmacopie. Devo ritagliarmi un po’ di tempo libero per dedicarmi alla creazione di un nuovo show. Se ne parla comunque nel 2020, le nuove canzoni voglio farle girare fino a primavera.
Cosa c’è in coppa alla luna?
Forse un amore nascosto. O che tu hai nascosto per timore. Quindi per stare tranquilli bisogna andare sulla luna dove ognuno trova quello che vuole. E’ magia.
Cosa si fa per sia sempre nu journo buono?
Si cerca la felicità. Per me e la mia famiglia è arrivata ora mi aspetto arrivi per tutti.
Tu vieni dalla strada. Sei forte. Eppure hai minacciato di ritirarti.
Libertà è quando ti senti libero di esprimerti nella maniera più consona. E’ cantare, scrivere in napoletao, scegliere con chi duettare, questo disco è un travaglio di quattro anni e quando ho detto che mi sarei ritirato è stato lo sfogo da un periodo di stress.
Cosa ti ha turbato?
Il cambiamento musicale in Italia negli ultini anni è stato destabilizante per la scelta dello stile e delle canzoni, per la musica: libertà è fregarsene e trovare una quadra che crede in te.

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