Quarant'anni di musica che hanno trasformato Ivano Alberto Fossati in uno degli autori più importanti di tutto il panorama cantautorale italiano. Riscopriamo le frasi più belle di alcune delle sue canzoni più celebri.
Ivano Alberto Fossati, classe 1951, è nato a Genova ed è uno dei cantautori più apprezzati del nostro paese. Durante la sua carriera ha spaziato tra i più diversi generi musicali, dal rock al pop, fino al cantautorato. Ha anche prodotto diverse canzoni per alcuni degli interpreti più significativi della musica italiana.
Ivano Fossati: gli esordi
Nel 1973 incide e pubblica il suo primo album da solista, Il grande mare che avremmo attraversato, e l’anno successivo, oltre al disco Poco prima dell’Aurora, realizza con Oscar Prudente le musiche per gli audiolibri Il giro del mondo in Ottanta giorni e Don Chisciotte. Oltre a scrivere e interpretare le sue canzoni, Fossati ha prodotto artisti italiani: Gianni Morandi, Adriano Celentano, Mia Martini dal 1977 al 1982, Anna Oxa, Mina, Loredana Bertè, e tantissimi altri. La sua prima tournée musicale avviene in locali e palasport nel 1980. In tutta la sua carriera ha inciso 20 album in studio, 5 dal vivo e 12 raccolte. Riscopriamo le frasi più belle di alcune delle sue canzoni più famose.
La mia banda suona il rock (1979)
"La mia banda suona il rock
Ed è un'eterna partenza
Viaggia bene ad onde medie
E a modulazione di frequenza
È un rock bambino
Soltanto un po' latino
Una musica che è speranza
Una musica che è pazienza
È come un treno che è passato
Con un carico di frutti
Eravamo alla stazione, sì
Ma dormivamo tutti
E la mia banda suona il rock
Per chi l'ha visto e per chi non c'era
E per chi quel giorno lì
Inseguiva una sua chimera
Oh, non svegliatevi
Oh, non ancora
E non fermateci
No no no ah, per favore no"
La canzone popolare (1992)
"Alzati che si sta alzando la canzone popolare
Se c'è qualcosa da capire ancora ce lo dirà
Se c'è qualcosa da chiarire ancora ce lo dirà.
Sono io oppure sei tu la donna che ha lottato tanto
Perché il brillare naturale dei suoi occhi non lo scambiassero per
pianto
E invece io, lo vedi da te, arrivo sempre l'indomani
E ti busso alla porta ancora e poi ti cerco le mani
Sono io, lo vedi da te, mi conosci, lo vedi da te.
Alzati che sta passando la canzone popolare...
Sono io sono proprio io che non mi guardo più allo specchio
Per non vedere le mie mani più veloci né il mio vestito più vecchio
E prendiamola fra le braccia questa vita danzante
Questi pezzi di amore caro, quest'esistenza tremante
Che sono io e che sei anche tu, che sono io e che sei anche tu.
Alzati che si sta alzando la canzone popolare
Alzati che sta passando la canzone popolare
Se c'è qualcosa da dire ancora ce lo dirà"
La musica che gira intorno (1983)
"Sarà la musica che gira intorno
Quella che non ha futuro
Sarà la musica che gira intorno
Saremo noi che abbiamo nella testa un maledetto muro
Ma uno che tiene i suoi anni al guinzaglio
E che si ferma ancora ad ogni lampione
O fa una musica senza futuro
O non ha capito mai nessuna lezione
Sarà che l'anima della gente
Funziona dappertutto come qui
Sarà che l'anima della gente
Non ha imparato a dire ancora un solo sì
Sarà la musica che gira intorno
Quella che non ha futuro
Sarà la musica che gira intorno
Saremo noi che abbiamo nella testa un maledetto muro"
Italiani d’Argentina (1990)
"Ecco, ci siamo
ci sentite da lì?
in questo sfondo infinito
siamo le ombre impressioniste
eppure noi qui
guidiamo macchine italiane
e vino e sigarette abbiamo
e amori tanti.
Trasmettiamo da una casa d'Argentina
illuminata nella notte che fa
la distanza atlantica
la memoria più vicina
e nessuna fotografia ci basterà.
Abbiamo l'aria di italiani d'Argentina
oramai certa come il tempo che farà
con che scarpe attraverseremo
queste domeniche mattina
e che voglie tante
che stipendi stani
che non tengono mai"
Naviganti (1993)
"Siamo stati naviganti
con l'acqua alla gola
e in tutto questo bell'andare
quello che ci consola
è che siamo stati lontani
e siamo stati anche bene
e siamo stati vicini
e siamo stati insieme.
Siamo stati contadini noi due
senza conoscere la terra
e piccoli soldati
senza amare la guerra,
ci hanno mandati lontano
senza spiegarci bene
e siamo stati male,
ma siamo ancora insieme".