Massimo Riva Vive!, la leggenda del chitarrista di Vasco

Musica

Fabrizio Basso

Massimo Riva con Vasco Rossi nel 1982 (foto tratta dal libro Massimo Riva Vive!)
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Sono vent'anni dalla morte di Massimo Riva, il chitarrista di Vasco anzi il leggendario chitarrista di Vasco. La sua vita la racconta dalla sorella Claudia con la collaborazione del giornalista Massimo Poggini

(@BassoFabrizio)

Il tempo non affievolisce la memoria. Accade, di solito, quando scopri che qualcuno ti ha ingannato con l'aggravante della malafede oppure quando se ne va qualcuno cui sei legato. Che non necessariamente fa parte della tua famiglia o è un tuo amico. Ma lo senti parte di te. Massimo Riva rientra in questa categoria. Il chitarrista di Vasco, che se ne è andato il 31 maggio 1999, non è mai sceso dal palco. Lo stesso Vasco Rossi lo ha salutato sui social con queste parole: "Nessuno muore mai completamente, qualcosa di lui rimane sempre vivo dentro di noi. Viva Massimo Riva”. Riva è morto nel suo appartamento di Bologna a causa di una crisi respiratoria. Aveva 36 anni. Proprio il 31 maggio ho incontrato Vasco, insieme ad altri colleghi, Vasco a San Siro. Era la viglia del primo dei suoi sei concerti milanesi. E parlando di massimo ha detto: "Lo ricordo sempre con tanto affetto, una parte di lui è sempre viva dentro di me. Era il mio fratello piccolo. Ancora non suonava la chitarra che già la teneva bene in mano. Però gliela tenevamo spenta così non faceva casino. Tra noi amicizia ma anche complicità artistica, era il mio Keith Richard. I cantautori facevano concerti minimi, prediligevano le parole: secondo me gli Ottanta avevano bisogno di spettacolo e io pensavo ai Rolling Stones. Quando è morto lo ho vissuto come un tradimento, era il mio chitarrista storico. Aveva iniziato una strada dalla quale non sarebbe più uscito senza smettere di suonare e cambiare vita. Si è sempre divertito molto, è vissuto come voleva ed è morto come voleva: è una vera icona rock".

Per chi non la ha conosciuto, per chi lo ha scoperto attraverso la commovente Canzone, per chi era sotto il palco quando faceva friggere la chitarra ora c'è un libro, con ampie testimonianze fotografiche, scritto dalla sorella Claudia con la complicità del mio amico e collega Massimo Poggini: si intitola Massimo Riva Vive! (Baldini + Castoldi, euro 17,50). Lo ho letto e credo che ci sia un valore aggiunto in quelle oltre 250 pagine. Claudia, insieme a Massimo hanno il merito di avere ricostruito una stagione importante della storia d'Italia. Perché tra Vasco e la Steve Rogers Band c'è un paese in movimento. Ci sono la provincia e Bologna, Zocca e i ricordi del Festivalbar, i litigi nella band, le rivalità, le gelosie, gli amori. C'è il passaggio dalla goliardia al professionismo musicale. C'è il racconto di un uomo e dei suoi demoni, c'è il racconto di un fratello e del suo amore per la famiglia. A ogni pagina che si volta, sul polpastrello resta un alone di quell'insofferenza che lo ha accompagnato tutta la vita. Ma quello, anzi questo è Massimo Riva, e nell'aria ci sarà sempre il suo profumo.

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