Tra Pavese e Fenoglio si snoda Verso la Sementeria dei Petralana. Una fuga verso se stessi, poetica e letteraria. La band fiorentina ci porta in un viaggio di formazione attraverso questo video
Siamo i Petralana, band cantautorale fiorentina nata qualche annetto fa dalla profondaamicizia di quattro amici, e dalla voglia di fare musica insieme con passione e dedizione. Partendo dalle letture di Pavese e Fenoglio, nascono riflessioni, idee, testi e musiche. Il lavoro prende vita tra l'estate del 2017 e la primavera del 2018, al Plastic Sound Studio di Guido Melis, affiancati da Federico Grazzini, come direttore artistico e coautore, e da numerosi ospiti musicisti. Il risultato è “Fernet”, album caratterizzato da un sound cantautorale minimale e raffinato, registrato in analogico, valorizzando la sincerità e la spontaneità delle performance.
Come in molte storie di Pavese alla base del racconto troviamo una stazione, un treno sbuffante e un protagonista con molta sete di avventura e di conoscere il mondo. Il treno è sempre simbolo di una situazione esistenziale di smarrimento e inquietudine. Si fugge da un luogo verso un altro in cerca di se stessi e in questa storia Pietro scappa da molte cose: dal mondo contadino, da una storia d'amore finita male, dalla guerra e infine dalla realtà intera. Ogni brano è un frammento di questa storia dove vediamo le speranze del protagonista trasformarsi e oscillare tra sogno, realtà e il ricordo nostalgico della vita nei campi: arrivato in America Pietro si accorge che anche il sogno dell'America non corrisponde alle sue aspettative, si sente perduto e solo, non riesce ad immaginare una nuova prospettiva di vita. Non può che trovare rifugio nel ricordo e nel sogno di quel mondo ormai lontano.
Per immaginare questa storia siamo partiti da delle suggestioni letterarie, dai racconti e dalle poesie di Cesare Pavese, in particolar modo la raccolta Lavorare stanca e Paesi tuoi. Anche il romanzo La Malora di Beppe Fenoglio ci ha offerto spunti per personaggi e situazioni. Il mondo delle Langhe degli anni Quaranta è un mondo avulso dalla modernità, preindustriale e arcaico che ci affascinava da sempre e con questo progetto abbiamo voluto esplorarlo. Ritornare a questa dimensione lontana da noi attraverso immagini primordiali come lìalbero, la casa, la vigna, il sentiero, la sera, il pane, ci ha dato la possibilità di farle risuonare, mettendole in relazione con la nostra esperienza e col presente. Da qui sono nati frammenti di storie, personaggi, nuove immagini e musiche che abbiamo cercato di collegare raccontando la storia di Pietro. Verso la Sementeria è il terzo singolo estratto dall'album. Il sound del brano si fa decisamente più “americano” contestualizzando la nuova realtà in cui si trova il nostro protagonista, tracciando un paesaggio sonoro nel quale rivive i suoi ricordi del passato. a sementeria è il luogo dell'infanzia che resta immutato nel tempo, dove ogni uomo sogna di poter fare ritorno. L'impossibilità del ritorno per un emigrante, costretto a vivere inun territorio ostile, accresce il suo desiderio di casa e anima i suoi ricordi. Dall'America, ripensa al fratello rimasto a casa, come ad una figura epica, immaginando di rivedere gli stessi gesti nella campagna, l'osteria con i suoi avventori e il rientro a casa nella nebbia notturna.