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Francesco Renga all'Arena, l'altra metà delle emozioni

Musica

Fabrizio Basso

Francesco Renga all'Arena di Verona

Debutto dal vivo per L'Altra metà, il nuovo, intimo e personale album di Francesco Renga. Quasi tre ore di concerto per raccontare un viaggio in musica ultraventennale. Emozioni, sorrisi, commozione che torneranno a Taormina il 13 giugno. Il tour vero e proprio partirà l'11 ottobre da Milano. Il racconto della notte scaligera segue l'ordine della scaletta che dovrebbe essere la stessa della data siciliana

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(@BassoFabrizio
Inviato a Verona)


Che fosse un giorno speciale si respirava da tempo. Così speciale che anche la pioggia si è arresa a questa serata spartiacque come L'Altra metà, il fresco album di Francesco Renga, ed è rimasta appesa alle nuvole. L'artista bresciano ha presentato per la prima volta live le nuove canzoni e ce ne ha aggiunte molte che hanno costruito la sua storia, un viaggio lungo quasi tre ore tra palloncini colorati, lacrime e sorrisi. Quello dell'Arena di Verona è il solo concerto, insieme a quello di Taormina del 13 giugno, che Francesco Renga terrà questa estate. L'Altra metà Tour partirà l'11 ottobre dal Teatro degli Arcimboldi di Milano e terminerà il 17 dicembre all'Europauditorium di Bologna. Nel maggio 2020 si regala una trasferta all'estero con tappe a Zurigo, Bruxelles, Parigi, Londra e Madrid.

Sono da poco passate le 21 quando le luci si spengono e quell'enorme palco che sembra una traghetto pronto a salpare si popola. C'è un attimo di silenzio e poi la festa comincia e non poteva che partire con L'Amore del Mostro, L'Unica Risposta e Ferro e cartone che conquista la prima standing ovation della serata: Francesco Renga indossa una giacca bianca che ne fa una cometa in una notte nera. Si vede che è carico, aveva voglia di raccontarsi al suo pubblico. E il fatto di dovere aspettare novembre, tappa a Taormina esclusa e magari qualche festival, per sentire la fisicità del suo pubblico, un po' di melanconia gliela muove, come mi ha detto nel camerino a fine live. Caratteristica di questo spettacolo è che è molto suonato e cantato e poco parlato, sono poche le pause di riflessione che lui si concede. Ricorda come siamo così abituati a guardare lontano che ci sfugge la felicità che si trova nelle piccole cose quotidiane, commenta di come gli sbagli se compresi e dibattuti possano rendere più vicine le persone e poi cita Carver, Tolstoj e Picasso. Alle sue spalle, a commentare le canzoni, dei disegni fatti da lui, che coltiva questa passione da quando era bambino, cui è stata aggiunta in alcuni casi l'animazione. Tutti elementi bene integrati nello spettacolo, che arricchiscono e non distraggono.

Ecco A un isolato da te, Improvvisamente ed Era una vita che ti stavo aspettando. Il popolo femminile lo consuma con gli occhi, lui sorride e più tardi non rinuncerà a passeggiare tra i fan. Che a loro volta tenteranno si superare le barriere per posizionarsi sotto il palco. L'Odore del caffè è il primo singolo de L'Altra Metà cui seguono la commovente e sempre meravigliosa Ci sarai quindi Scriverò il tuo nome e Finire anche noi. L'amore è il filo conduttore del concerto, declinato in tutte le sue forme. Più di una volta, a proposito di sentimenti, Renga ricorda sua mamma, che se ne è andata tanti anni fa, ma che resta una presenza costante nella sua vita. Si continua con Primo o poi, L'Amore altrove e Guardami amore. La pioggia prova a farsi largo in quello scudo di bellezza che aleggia sulle nostre teste ma non riesce a trovare un varco e dopo pochi minuti decide di rinunciare a turbare la serata. E Francesco Renga quasi la ringrazia per il rispetto con Ancora di lei, Tracce di te, Aspetto che torni, Dimmi e la sublime Angelo che trasforma l'Arena in un coro di migliaia di voci.

Le canzoni che la gente vorrebbe ascoltare sono molte. La notte è lunga ma non è infinita. E' il momento del supermedley che parte con un altro piccolo capolavoro di Renga che si intitola Un giorno bellissimo; seguono Mr Rockstar, Alba, Segreti, Nuvole e sale, Come mi viene, senza sorridere e poi con Splendido si torna alla forma-canzone completa. Ci si avvicina anche verso il finale. Ecco Così diversa, Il bene, Bacon, Il mio giorno più bello e Lo sbaglio perfetto che Renga propone in sequenza a ricordare che talvolta i due momenti sono sequenziali anche nella vita. Siamo allo sprint finale, prima dei bis, con La tua bellezza, Vivendo adesso, Meravigliosa, Nuova luce e Meglio di Notte. E' il momento dell'ultimo cambio d'abito, questa volta la giacca è blu, prima dei saluti che arrivano col trittico con Dentro ogni sbaglio commesso, Migliore e Oltre. Dopodiché tutti sul proscenio per la standing ovation finale e appuntamento a ottobre.