L’attesa per i fan è stata ripagata: al concerto di Jacksonville la band californiana ha anticipato due pezzi del nuovo album.
Sono passati più 12 anni dai tempi di “10.000 Days”, ultimo album dei Tool. Un intervallo di tempo lunghissimo per i fan di Maynard James Keenan e soci, ingannati anche dal “pesce d’aprile” del finto singolo, in realtà 38 minuti riempiti col canto dei grilli. Ora però la musica cambia perché i nuovi pezzi esistono davvero, e sono stati suonati in anteprima nell’ultimo concerto al festival Welcome to Rockville di Jacksonville in Florida. La band californiana stavolta ha mantenuto le promesse e sono state due le novità, della durata di circa 12 minuti: “Descending”, che era già stato suonato ma solo in versione strumentale, e “Invincible”.
Il nuovo album atteso prima di luglio
Che l’attesa stesse per finire si era capito da alcuni dettagli sui social network. La band aveva aggiornato la copertina di Facebook con un’immagine significativa: il logo e la scritta MMXIX, ovvero 2019 in numeri romani. Inoltre aveva per la prima volta aperto profili su Spotify, Gmusic e Apple Music, preparandosi così a lanciare sui canali commerciali il formato digitale del nuovo album. Album su cui, come da tradizione Tool, non si sa però ancora molto. È stato registrato nei Gateway Mastering Studios di Portland, in Messico, col produttore Joe Barresi (al suo attivo, collaborazioni con Nine Inch Nails, Skunk Anansie, Avenged Sevenfold e Apolcayptica) e l’ingegnere Bob Ludwig, già al lavoro con Nirvana, Metallica, Guns ‘N’ Roses. Secondo quanto riferito da Keenan, dovrebbe uscire tra maggio e luglio, ma una data precisa ancora non c’è.
L’appuntamento con i fan italiani è al Firenze Rocks
Si sa molto di più invece sui prossimi concerti della band, in programma tra Usa e in Europa, con tappa anche in Italia, al Firenze Rocks del 13 giugno. Un appuntamento che si preannuncia immancabile per i fan del gruppo alternative metal californiano ma anche per tutti gli affezionati alla musica rock anni ’90. I Tool saranno infatti quel giorno sul palco in bella compagnia: con loro Smashing Pumpkins, Dream Theatre, Bad Flower, Skindred, Fiend. L’attesa sarà però soprattutto per loro, assenti dal 2007 dalla nostra penisola e così intolleranti all’esposizione mediatica da restare sempre un mistero. Anche per i loro fan, mai troppo coccolati da Keenan e soci.
Una band capace sempre di stupire
Difficilmente inquadrabili musicalmente, con un sound che trascende i generi, i Tool restano criptici anche nell’epoca dei social, avendo snobbato finora ogni piattaforma streaming ad eccezione di Youtube. Nonostante gli anni di silenzio non conoscono però obsolescenza e oblio. Acclamati da un pubblico di nicchia e dalla critica, hanno mostrato una continua evoluzione artistica fin dal debutto con Undertow (1993), passando per “Ænima” (1996) e continuando con i successi di “Lateralus” (2001) e “10,000 Days” (2006). Considerando gli oltre 12 anni di gestazione per questo quinto album e la capacità della band di riuscire sempre a stupire con proposte di altissimo livello, nemmeno stavolta probabilmente si resterà delusi.