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Enrico Ruggeri, il nuovo disco è Alma e tocca davvero l'anima: l'INTERVISTA

Musica

Fabrizio Basso

Enrico Ruggeri (foto di Angelo Trani)

Alma è il nuovo album di inediti di Enrico ruggeri, che arriva a tre anni di distanza dall’ultimo disco solista Un viaggio incredibile. Disponibile nei negozi tradizionali, in digital download e sulle principali piattaforme streaming, Alma (Anywaymusic / Believe Digital) è definito da Ruggeri stesso uno dei progetti più importanti della mia vita. L'INTERVISTA

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(@BassoFabrizio)

La capacità di sparigliare non è di tutti. O meglio tutti possono fare una macedonia, ma farla con la giusta frutta e il giusto dosaggio di zucchero e limone, dolcezza e acidità, consistenza e morbidezza non è per tutti. Enrico Ruggeri col suo nuovo album di inediti Alma è stato perfetto nel mettere insieme, canzone dopo canzone, punk, rock, leggerezza, gravità. Un disco che si ascolta più volte scoprendone, a ogni passaggio, nuove sfumature. Ne ho parlato con Enrico Ruggeri.

Partiamo dall'album e da come è nato.

Alma è il risultato di un cambiamento doppio, una andata e un ritorno.
Che intendi?
Sono partito da me, poi l'esperienza con i Decibel e ora un nuovo disco mio.
Finito il progetto Decibel?
Il cantiere resta aperto. Entrambi partecipano a vario titolo in Alma. Ma avevo la consapevolezza di dovere fare qualcosa di mio e di diverso. Le canzoni che sono nell'album sono nate negli ultimi tre anni e per me è inusuale, di solito seguo una urgenza maggiore.
C'è uno stacco netto rispetto al precedente Un Viaggio Incredibile.
Mi dico spesso che vorrei fare un disco uguale al precedente poi fallisco miseramente.
Per fortuna. Come sono nate queste canzoni?
Ho il privilegio di avere uno studio mio. Mi presentavo con una canzone nuova, si provava, ognuno dava il suo contributo e poi quando l'idea aveva una forma si partiva con la registrazione. E spesso abbiamo lavorato per sottrazione, cercando di rendere il suono essenziale.
L'unico featuring è con Ermal Meta in Un pallone.
E' la storia di Iqbal Masih, il bambino-simbolo del lavoro minorile. Nella realtà faceva i tappeti e non i palloni, gli ho cambiato l'oggetto di sfruttamento perché mi tornava meglio il confronto tra il calciatore ricco, bello e tatuato, tra i milioni di bambini che sognano di fare i calciatori e tra quelli che costruiscono i palloni per gli altri.
Perché Ermal Meta?
Sono poco incline ai featuring come vengono intesi oggi. Ma Ermal è diverso, è uno dei pochi che frequento per amicizia. Lui è vicino a quel tema. Abbiamo trascorso una giornata in studio e chiuso il tutto con una cena.
Ci sono titoli letterari, da L'Amore ai tempi del Colera a Cime tempestose.
Nella prima ci sono dolore, rimpianto e melanconia. Se Florentino avesse sposato Firmina a vent'anni, a 27 si sarebbe già stufato e sarebbe stato in giro con gli amici. Non averla avuta è stata lo stimolo per farcela. In Cime tempestose c'è meno letteratura e più jazz e atmosfere fumose.
Il punk non manca mai nei suoi lavori.
Mi dà sempre il brivido. Supereroi nasce in inglese maccheronico e i miei figli impazziscono ad ascoltarla. E' un testo per bambini con connotazioni da adulti. La storia insegna che è possibile, cito per tutti Edoardo Bennato e Sergio Endrigo quando musicava le poesie di Gianni Rodari.
Una canzone è Il punto di rottura: cosa rappresenta?
Un momento senza soluzione, l'anticamera della depressione.
Il disco si chiude con Forma 21 che definisce la sua canzone più bella.
Lo è. Immagino Lou Reed che racconta in prima persona gli ultimi attimi di vita, come li raccontò a Laurie Anderson, mentre esegue la “forma 21”, un esercizio di Thai Chi. Alza le braccia al cielo e così muore. Una simbologia molto elevata. Mi è capitato di assistere alla morte di una persona e l'ultima espressione è di stupore, è morte e vita.
Doppio tour.
Elettrico e acustico, quest'ultimo senza basso e batteria ma con tromba e fisarmonica. Disossiamo le canzoni. Nei club saremo più energici.
Anche due scalette?
Quello è il momento del dolore. Ipotizzando 24 pezzi e il disco nuovo da raccontare non riesco a fare neanche tutti i singoli. La decido sempre all'ultimo momento. Ma prometto che ci divertiremo.