A Sanremo 2019 è la serata dei duetti, quella che può spostare gli equilibri del voto in attesa della finale di domani 9 febbraio. Ecco le nostre pagelle.
(@BassoFabrizio)
E' la serata dei duetti. Quella che sposta gli equilibri. La prima annotazione è che il coraggio non è il protagonista della serata. I binomi sono inediti ma nulla che spariglia: una voce pop che chiama una chitarra metallara, un gruppo rock che cerca il valore aggiunto in un violino, un testo trap ritmato da un balletto classico. La formula è poco rischio ma tanta qualità. Ecco le mie pagelle duettanti di questo 69mo Festival di Sanremo.
Cristina D'Avena incontra Federica Carta e Shade: Senza Farlo Apposta
Il duetto nobilita una coppia che nelle serate precedenti era parso scollato. Due voci speciali senza amalgama. Cristina D'Avena col suo cappello da cowboy li porta in equilibrio e rilancia la loro candidatura per la finale. A proposito: Cristina rifare le tue canzoni in chiave rap?
Voto: 6,5
Nada incontra Motta: Dov'è l'Italia
Si incontrano due voci uniche, una ruvida e una rotonda: il pezzo è forte a prescindere e questo duetto non cambia l'opinione positiva. Peccato che Motta, abbarbicato alla sua chitarra, non ci abbia messo i suoi movimenti punk.
Voto: 6
Noemi incontra Irama: La ragazza col cuore di latta
Le voci sono spaziali ma per accendere il turbo hanno bisogno del coro. In alcuni momenti Irama non regge i toni della divina Noemi che sul finale gioca con la sua voce rabbiosa un altro campionato.
Voto: 5,5
Giovanni Caccamo incontra Patty Bravo e Briga: Un po' come la vita
A Patty Pravo si può volere bene ma non siamo al Piper anche se la voce non manca. Briga la ha sorretta e ora ha trovato in Giovanni Caccamo un perfetto compagno di viaggio. Ma, diciamolo, Caccamo ha sempre avuto una marcia in più. Eppure, nononostante lui, il brano non ingrana. Il cuore si illumina in città non al Festival.
Voto: 5
Enrico Ruggeri e Roy Paci incontrano i Negrita: I Ragazzi stanno bene
Il rock può anche essere fatto da seduti. Bravi, bravissimi Pau, Drigo e Mac con questa scelta hanno dimostrato che la vita è una poesia. Ho pensato alla Beat Generation, a Ferlinghetti e a Ginsberg. Al calore del vino delle Terre Magre che è dolce e ruvido e accompagna le serate speciali. Che siano di sorrisi o di lacrime. A proposito: è un gran pezzo, più lo senti più ti entra dentro.
Voto: 7
Il violinista Alessandro Quarta incontra Il Volo: Musica che resta
Quel violino che gratta le melodie del brano è una piccola scossa ma non accende il sole in un giorno di pioggia. I tre ragazzi hanno scelto la strada più semplice per sfidare il Festival. Eppure sanno osare. Perché non questa volta? Le voci fanno vibrare anche il piloro ma senza coraggio arrivano flautate.
Voto: 5
Tony Hadley e le coreografie dei Kataklò incontrano Arisa: Mi sento bene
Con la voce che ha farebbe di un vocabolario un singolo. Elegante in bianco, ha scelto di rischiare portandosi sul palco la voce degli Spandau Ballet e il ritmo di Kataklò. Arisa è la Chailly del Pop: ha gestito magistralmente la sua ensemble e ci ha fatto sentire tutti bene
Voto: 7
Gué Pequeno incontra Mahmood: Soldi
Piace a tanti, forse a troppi. E forse è questo carico di responsabilità che rende il suo brano un po' stantio. E Gué Pequeno non riesce a toglierli quel po' di naftalina legato al concetto di soldi, topos rap che ha il valore della lira: simbolico.
Voto: 5
Diodato e Calibro 35 incontrano Ghemon: Rose viola
L'attacco di Diodato ha concimato ulteriormente le rose viole che germogliano sera dopo sera. Ghemon è partito soft e sta crescendo. Poi dietro ci sono i Calibro 35 che fanno di una canzone un film. Il tocco di flauto è una emozione unica. Quando si dice alchimia...
Voto: 7
Bungaro, Eleonora Abbagnato e Friedemann Vogel incontrano Francesco Renga: Aspetto che torni
Una canzone può diventare una favola? Sì se porti sul palco dell'Ariston una principessa e un principe e uno dei cantori più sottovalutati degli ultimi vent'anni, Bungaro. Ma, d'altra parte, le magie sono davvero speciali perché, come dice anche chi ha i brividi da influenza, Renga è Renga.
Voto: 7
Fabrizio Moro incontra Ultimo: I tuoi particolari
Guarda la telecamera come se dietro ci fosse un serial killer Ultimo. Invece Fabrizio Moro la intimidisce con la sua grinta la telecamera. Il problema è che sembra Moro con Ultimo e non il contrario. Quindi se salirà sul podio sarà per Fabrizio. Che fa sempre la differenza: la situazione è...Chiara.
Voto: 6,5
Neri Marcorè incontra Nek: Mi farò trovare pronto
Portare al Festival Jorge Luis Borges ricorda quando Fabrizio De Andrè porto in una sua canzone, Smisurata Preghiera, Alvaro Mutis. Un tocco eretico in una liturgia che si ripete da 69 anni. Quando si capisce se si è all'altezza dell'amore? Quando l'amore resta anche se se ne va. Ma se lo nascondi non sarai pronto mai.
Voto: 7
Rocco Hunt e i Musici Cantori di Milano incontrano BoomDaBash: Per un milione
Questo è vero rap contaminato. Ma il popolo del Festival è pronto ad accogliere questo sole che arriva dal Salento. A prescindere questi ragazzi hanno portato allegria. E poi quel ciuffo colorato è davvero allegria. Le voci dei bambini in sottofondo sono una sciarpa di tenerezza.
Voto: 6,5
Brunori Sas incontra The Zen Circus: L'amore è una Dittatura
Ma è Johnny Depp la voce degli Zen Circus? Ricorda un po', questo duetto, la PFM e Faber, il cantautore e l'azzardo. E l'Ariston prova brividi che mancavano da tempo. Magari non vinceranno ma porteranno in Toscana l'Oscar dell'orgoglio.
Voto: 7
Beppe Fiorello incontra Paola Turci: L'ultimo ostacolo
E' il momento dell'eleganza, estetica e di contenuti. Paola Turci ha scelto un attore per sfidare Sanremo e la scelta è stata arguta e sofisticata. Speriamo che vada oltre il semplicismo del televoto. E non crede a chi vi dice che è una cosa meramente intellettuale.
Voto: 6,5
Syria incontra Anna Tatangelo: Le nostre anime di notte
La canzone è onesta ma Anna Tatangelo sa renderla sensuale e profonda. Syria è adorabile e mi dispiace che non sempre la sua originalità sia compresa. E poi mezzo punto vale solo per il titolo: è lo stesso del romanzo postumo di Kent Haruf.
Voto: 6
Jack Savoretti incontra Ex-Otago: Solo una canzone
Il trionfo delle radici. Una melodia che ti avvolge come gli anelli di Saturno. Solo che siamo a Genova. Dalla prima sera li ho visti sul podio. E spero che l'amico Jack Savoretti, nonostante il tifo ci separi, li spinga nella soria dell'Ariston.
Voto: 7
Paolo Jannacci e Massimo Ottoni incontrano Enrico Nigiotti: Nonno Hollywood
Credo che la canzone sia un piccolo romanzo ma questa volta Nigiotti non riesce a trasformare le sue emozioni in emozioni universali. Peccato perché lui è un fine narratore. Ma di certo una virgola sbagliata non frenerà la sua storia.
Voto: 5
Irene Grandi incontra Loredana Bertè: Cosa ti aspetti da me
Sarebbe interessante fare un simposio sul perché Loredana Berté continua a riscuotere consensi molto alti. Una vita difficile non è un lasciapassare perenne. Irene Grandi è una bella inezione di gerovital ma alla fine...che cosa vuoi da me? Cosa ti aspetti? Di certo il rispetto per quello che è ed è stata ma vorrei sapere quanto gli applausi sono alla sua storia e quanto alla sua canzone.
Voto: 5
Manuel Agnelli incontra Daniele Silvestri con Rancore: Argento Vivo
Il rancore resta non per per l'artista o per la citazione nel testo e neanche per quel geniaccio di Manuel ma perché una canzone così profonda rischia di perdersi. Qui è Leone per Agnelli. Qualcuno la fa avere a Lawrence Ferlinghetti? In carcere siamo noi che stiamo fuori non chi sta nella canzone.
Voto: 7,5
Biondo e Sergio Sylvestre incontrano Einar: Parole nuove
Non fa breccia questa canzone. Un testo semplice, forse avrebbe vinto negli anni Cinquanta quando il Festiavl era al Casinò. Poi che loro piacciano è un'altra storia. Come la canzone d'autore è un'altra storia. Qualcuno mi dice una sola parola nuova per dire amore presente in questo brano?
Voto: 5
Ermal Meta incontra Simone Cristicchi: Abbi cura di me
E' il capolavoro della serata. La sala stampa è in standing ovation. E comincia la caccia a dove saranno loro dopo. E' difficile trovare le parole giuste per raccontare una poesia. Confido nelle antologie e nella forza intellettuale dei lupi di Ermal e dell'impeto intelletuale dei...lupi di Simone.
Voto: 9
Sottotono incontrano Nino D'Angelo e Livio Cori: Un'altra Luce
La zuppa di pesce è buona, questa è una zuppa insipida. La luce non si vede, tutto è un po' sottotono. Una esibizione manierista. Da tre professionisti così mi aspettavo un guizzo in più. Evidentemente questo non è il loro mare.
Voto: 5
Morgan incontra Achille Lauro: Rolls Royce
Una Rolls Royce per tutti. Guida Achille Lauro, il navigatore è Morgan. Questo brano è una formichina, cresce sera dopo sera...può puntare al podio. In questa serata è uno dei rari casi in cui l'ospite fa la differenza. Un germoglio in una pianta fiorita. Faccio ammenda: la prima sera lo ho bocciato ora mi sento al volante.
Voto: 7