Roberto Cacciapaglia, toglie le frontiere alla musica, vola libero il suo Diapason

Musica

Fabrizio Basso

Roberto Ciacciapaglia ad Abbey Road

Diapason è il nuovo disco di inediti del pianista e compositore Roberto Cacciapaglia, entrato direttamente al primo posto della classifica iTunes Classic! Con questo nuovo album continua la sua ricerca tra sperimentazione elettronica, espansione del suono acustico e tradizione classica, di una musica senza confini, dove l’architettura sonora incontra la melodia. L'INTERVISTA

(@BassoFabrizio)

Il suono che va oltre il corpo. Il suono che oltrapassa le pareti. Che vibra sulle Piramidi e sull'Arco di Traiano, che attraversa la Piazza Rossa e la Grande Muraglia, che rimbalza sui tronchi delle foreste canadesi e si incunea nelle pareti di ghiaccio del Perito Moreno. Il Diapason di Roberto Cacciapaglia è questo, un suono che si propaga oltre le mura dei teatri e che ha nel supporto cd un rifugio. Ho visto la data zero del suo concerto a Carpi (tra le prossime date Bologna, Verona e Milano) e poi abbiamo fatto una chiacchierata a partire proprio dal suo fresco nuovo album, Diapason appunto.

Partiamo dal concetto di Diapason.
E' la sorgente del suono, è il momento in cui i corpi sonori entrano in vibrazione. Accordarsi è muoversi sulla stessa frequenza.
Cosa rappresenta?
Purezza di suono e unione delle frequenze. La cover del mio primo album Sonanze era uno scacciapensieri a proposito di suono che si propaga..
Come spiegherebbe la magia del suono?
Le onde sonore sono come quelle circolari, quelle che si formano se si scaglia un sasso in uno stagno: i cerchi si propagano, poi sembrano sparire ma vanno avanti all'infinito.
Come si aiuta sul palco?
Ci sono dei software fantastici, l'evoluzione di quelli che pitagora definiva i suoni armonici universali.
Tre brani di Diapason riportano parole di William Blake, Ghandi e Martin Luther King. Parlano di bellezza: cosa è oggi la bellezza?
Partiamo dal presupposto che la musica è uno strumento di evoluzione. Ho suonato in Russia, Siberia, Cina, Stati Uniti e in tante altre parti del mondo e posso dirle che le etnie e le classi sociali sono diverse ma la bellezza è uguale ovunque.
La musica è profondità?
Credo che in questa epoca superificiale sia una porta. Ci piace nuotare sul pelo dell'acqua mentre dovremmo essere subacquei che scendono in profondità e raccolgono elementi preziosi.
Ha un futuro?
Sento tanti che dicono che le note sono sette, anche se tecnicamente sono di dodici, e che tutto è stato già fatto.
Non è d'accordo?
Io dico che grazie alle tecnologia la musica sta inizando ora a svilupparsi. Il suono ha prospettive infinite.
Le sue origini?
Il Conservatorio, poi ho studiato fonologia ma la musica per me è sempre stata gioia. Anche se mia mamma voleva che studiassi e io stavo alla finestra a guardare gli amici giocare a pallone. Con invidia.
La svolta?
La mia prima band poi la scoperta di Beatles e Rolling Stones, poi Aphrodite's Child e Procol Harum.
Come definirebbe la sua musica?
Popolare. Ho saputo mettere da parte la melodia.
Lei registra ad Abbey Road: emozioni?
Ho suonato lo stesso piano di John Lennon e Paul McCartney. Quello è il tempio del suono, non ha gerarchie ma porta consapevolezza.
La sua curiosità la ha aiutata?
Molto. Ho suonato con maestri indiani e tibetani, ho lavorato con gli sciamani. Ho collaborato col rapper T-Pain e con al Royal Philarmonic Orchestra. Tutti questi diapason sono in me.
In Driving Home manifesta le suggestioni del tirono a casa: ha un luogo dell'anima?
Non guido più da cinque anni. Ma posso dirle che la casa non è un luogo ma siamo noi.

Diapason Worldwide Tour

4 febbraio Teatro Giacosa, IVREA
5 febbraio
Teatro Sociale Villani, BIELLA
14 febbraio
Teatro Duse, BOLOGNA
9 marzo –
Teatro Rossini, PESARO
11 marzo –
Teatro Filarmonico, VERONA
16 marzo –
Teatro Ventidio Basso ASCOLI PICENO
19 marzo
Teatro Nazionale, MILANO
22 marzo
- Cinema Teatro Giardino, BRENO (BS)
26 marzo
- Teatro Morlacchi, PERUGIA
27 marzo
Auditorium Parco della Musica – Sala Petrassi, ROMA
29 marzo
Teatro Alfieri, TORINO

27 aprileTeatro Verdi, PISA



 

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