Tutti i vincitori del Festival di Sanremo, dal doppio trionfo di Nilla Pizzi alla coppia Ermal Meta e Fabrizio Moro
Sessantanove anni di Festival di Sanremo: è l’anniversario che festeggia quest’anno il festival della canzone italiana, in programma dal 5 al 9 febbraio 2019 al Teatro Ariston della città ligure. Una storia che ha seguito di pari passo la storia dell’Italia: dalla vittoria di Nilla Pizzi (doppia, nel ’51 e nel ’52) al trionfo della coppia Fabrizio Moro ed Ermal Meta, lo scorso anno. Trampolino di lancio per molti e affermazione del successo di una carriera per tanti altri. In attesa dell’edizione 2019, ecco tutti i vincitori della kermesse canora.
Festival di Sanremo: tutti i vincitori
- 1951 Nilla Pizzi “Grazie dei fiori”
- 1952 Nilla Pizzi “Vola colomba”
- 1953 Carla Boni, Flo Sandon’s “Viale d’autunno”
- 1954 Giorgio Consolini, Gino Latilla “Tutte le mamme”
- 1955 Claudio Villa, Tullio Pane, “Buongiorno tristezza“
- 1956 Franca Raimondi “Aprite le finestre“
- 1957 Claudio Villa, Nunzio Gallo “Corde della mia chitarra“
- 1958 Domenico Modugno, Johnny Dorelli “Nel blu dipinto di blu“
- 1959 Domenico Modugno, Johnny Dorelli “Piove (Ciao ciao bambina)“
- 1960 Tony Dallara, Renato Rascel “Romantica“
- 1961 Betty Curtis, Luciano Tajoli “Al di là“
- 1962 Domenico Modugno, Claudio Villa “Addio… addio“
- 1963 Tony Renis, Emilio Pericoli “Uno per tutte“
- 1964 Gigliola Cinquetti, Patricia Carli “Non ho l’età (Per amarti)“
- 1965 Bobby Solo, New Christy Minstrels “Se piangi se ridi“
- 1966 Domenico Modugno, Gigliola Cinquetti “Dio come ti amo“
- 1967 Claudio Villa, Iva Zanicchi “Non pensare a me“
- 1968 Sergio Endrigo, Roberto Carlos Braga “Canzone per te“
- 1969 Bobby Solo, Iva Zanicchi “Zingara“
- 1970 Adriano Celentano, Claudia Mori “Chi non lavora non fa l’amore“
- 1971 Nada, Nicola Di Bari “Il cuore è uno zingaro“
- 1972 Nicola Di Bari “I giorni dell’arcobaleno“
- 1973 Peppino Di Capri “Un grande amore e niente più“
- 1974 Iva Zanicchi “Ciao cara come stai?“
- 1975 Gilda “Ragazza del Sud“
- 1976 Peppino Di Capri “Non lo faccio più“
- 1977 Homo Sapiens “Bella da morire“
- 1978 Matia Bazar “…e dirsi ciao!“
- 1979 Mino Vergnaghi “Amare“
- 1980 Toto Cutugno “Solo noi“
- 1981 Alice “Per Elisa“
- 1982 Riccardo Fogli “Storie di tutti i giorni“
- 1983 Tiziana Rivale “Sarà quel che sarà“
- 1984 Al Bano, Romina Power “Ci sarà“
- 1985 Ricchi e Poveri “Se m’innamoro“
- 1986 Eros Ramazzotti “Adesso tu“
- 1987 Gianni Morandi, Enrico Ruggeri, Umberto Tozzi “Si può dare di più“
- 1988 Massimo Ranieri “Perdere l’amore“
- 1989 Anna Oxa, Fausto Leali “Ti lascerò“
- 1990 Pooh “Uomini soli“
- 1991 Riccardo Cocciante “Se stiamo insieme“
- 1992 Luca Barbarossa “Portami a ballare“
- 1993 Enrico Ruggeri “Mistero“
- 1994 Aleandro Baldi “Passerà“
- 1995 Giorgia “Come saprei“
- 1996 Ron, Tosca “Vorrei incontrarti fra cent’anni“
- 1997 Jalisse “Fiumi di parole“
- 1998 Annalisa Minetti “Senza te o con te“
- 1999 Anna Oxa “Senza pietà“
- 2000 Avion Travel “Sentimento“
- 2001 Elisa “Luce (Tramonti a nord est)“
- 2002 Matia Bazar “Messaggio d’amore“
- 2003 Alexia “Per dire di no“
- 2004 Marco Masini “L’uomo volante“
- 2005 Francesco Renga “Angelo“
- 2006 Povia “Vorrei avere il becco“
- 2007 Simone Cristicchi “Ti regalerò una rosa“
- 2008 Giò Di Tonno, Lola Ponce “Colpo di fulmine“
- 2009 Marco Carta “La forza miav
- 2010 Valerio Scanu “Per tutte le volte che…“
- 2011 Roberto Vecchioni “Chiamami ancora amore“
- 2012 Emma “Non è l’inferno“
- 2013 Marco Mengoni “L’Essenziale“
- 2014 Arisa "Controvento"
- 2015 Il Volo "Grande Amore"
- 2016 Stadio "Un giorno mi dirai"
- 2017 Francesco Gabbani "Occidentali's Karma"
- 2018 Ermal Meta e Fabrizio Moro "Non mi avete fatto niente"
I vincitori del Festival di Sanremo: il decennio 1950
Le prime due edizioni del Festival di Sanremo le ha vinte la stessa cantante: Nilla Pizzi, nel ’51 prima con “Grazie dei fiori”, l’anno successivo con “Vola colomba”. Non è un caso: era lei nei primi anni ’50 la “signora della canzone italiana”. E “Grazie dei fiori” è tuttora uno dei brani più celebri della nostra musica nel mondo. Il brano porta la firma di Mario Panzeri, Gian Carlo Testoni e Saverio Seracini. L’anno successivo è stata la volta della coppia Carla Boni e Flo Sandon’s con “Viale d’autunno”, mentre nel ’54 di Giorgio Consolini e Gino Latilla con “Tutte le mamme”. Il ’55 vide salire sul gradino più alto del podio sanremese uno dei “grandi” della canzone italiana: Claudio Villa che, insieme a Tullio Pane, presentò “Buongiorno tristezza”. Nel ’56 a trionfare fu Franca Raimondi con “Aprite le finestre”. E, l’anno dopo, il bis di Claudio Villa, questa volta in coppia con Nunzio Gallo, con “Corde della mia chitarra”. Per molti il brano si intitola “Volare”, in realtà il titolo è “Nel blu dipinto di blu”. Lo portarono al Festival Domenico Modugno e Johnny Dorelli nel ’58, vincendo l’edizione. Il pezzo è stato scritto dallo stesso Modugno insieme a Franco Migliacci. La canzone fu presentata anche all’Eurovision Song Contest di quell’anno, classificandosi al terzo posto. Due vittorie in due anni per la coppia, che si aggiudicò anche il Sanremo del ’59 con “Piove (Ciao ciao bambina)”.
I vincitori del Festival di Sanremo: il decennio 1960
Gli anni ’60 di Sanremo iniziano con una vittoria della coppia Tony Dallara e Renato Rascel e la loro “Romantica”, mentre l’anno successivo a trionfare fu Betty Curtis con “Al di là”. Il ’62 vede una delle coppie d’oro della canzone italiana: Domenico Modugno e Claudio Villa con la loro “Addio… addio”, mentre l’anno successivo a salire sul gradino più alto del podio fu Tony Renis con “Uno per tutte”. Il ’64 vide trionfare Gigliola Cinquetti e Patricia Carli con “Non ho l’età (Per amarti)”. Il brano porta la firma di Nisa, Mario Panzeri e Gene Colonnello. Il pezzo vinse a sorpresa un’edizione del Festival ricca di nomi considerati autentici “numeri uno” della canzone italiana: Claudio Villa, Domenico Modugno e Gino Paoli su tutti. Il pezzo fu anche presentato all’Eurovision Song Contest, dove si classificò prima: un brano italiano non aveva mai vinto nel festival europeo. L’anno dopo fu la volta di Bobby Solo e della sua “Se piangi se ridi”, mentre il ’66 fu l’anno (ancora) di Domenico Modugno, Gigliola Cinquetti con “Dio come ti amo“. E poi un’altra volta Claudio Villa, ora in coppia con Iva Zanicchi, e la loro “Non pensare a me”. Nel ’68 vinse “Canzone per te”. Terzo Sanremo per Sergio Endrigo e la sua prima vittoria (in coppia con Roberto Carlos Braga). Con polemica, da parte di Adriano Celentano che, in coppia con Don Backy, si dovette accontentare del terzo posto con “Canzone”. Il “molleggiato” lasciò anzitempo il palco al momento della premiazione, in polemica con la decisione presa. Nel ’69 invece trionfò “Zingara” di Bobby Solo e Iva Zanicchi. Il pezzo in un primo momento era stato proposto a Gianni Morandi, che però rifiutò, chiedendo comunque di suonare la chitarra sul disco. Il testo della canzone è ispirato al romanzo “La vergine e lo zingaro” di David Herbert Lawrence.
I vincitori del Festival di Sanremo: il decennio 1970
“Chi non lavora non fa l’amore” fu presentato a Sanremo nel 1970 dalla coppia (anche nella vita) Adriano Celentano e Claudia Mori. Un vero successo, anche dopo il Festival, con le sue 750 mila copie vendute. Al Festival, Celentano e la Mori si classificarono al primo posto, davanti a Nicola Di Bari con “La prima cosa bella”. Dopo il secondo posto del 1970, Nicola Di Bari (in coppia con Nada) sale sul gradino più alto del podio con “Il cuore è uno zingaro”, brano firmato da Franco Migliacci e Claudio Mattone. La canzone conosce diverse cover, anche in lingua inglese. Le più celebri in italiano sono state cantate da Giuliano Palma & The Bluesbeaters e Al Bano. E ancora Nicola Di Bari nel ’72, ora con “I giorni dell’arcobaleno”. L’anno successivo fu la volta invece di Peppino Di Capri e la sua “Un grande amore e niente più”. Nel ’74, il ritorno di Iva Zanicchi con “Ciao cara come stai?”, mentre nel ’75 la “new entry” Gilda che cantava “Ragazza del Sud”. Il ’76 vide il trionfo di Peppino Di Capri con “Non lo faccio più”. Nel ’77 a salire sul gradino più alto del podio fu un gruppo: gli Homo Sapiens, cantavano “Bella da morire”. E ancora un gruppo nel ’78: i Matia Bazar con “…e dirsi ciao!”. Infine, nel ’79 spazio a Mino Vergnaghi e la sua “Amare”.
I vincitori del Festival di Sanremo: il decennio 1980
Il 1980 vide trionfare Toto Cutugno con “Solo noi”, mentre l’anno successivo fu la volta di Alice e la sua “Per Elisa”. Brano composto da Franco Battiato e Giusto Pio, poi al primo posto della Hit Parade. Si tratta di una “rivisitazione” dell’omonimo celebre brano di Beethoven, in una versione molto più ruvida: caratteristica aiutata dalla voce della stessa Alice. L’anno dopo toccò all’ex Pooh Riccardo Fogli che cantava “Storie di tutti i giorni”, mentre nell’83 toccò a una donna: Tiziana Rivale con “Sarà quel che sarà”. L’84 vide trionfare la coppia Al Bano e Romina Power con “Ci sarà”. Il pezzo è stato scritto da Cristiano Minellono e Dario Faina. È considerata la canzone di Al Bano e Romina Power più conosciuta nel mondo, dopo “Felicità”. Il brano ha riscosso un enorme successo anche in Svizzera. Un gruppo, nell’85: i Ricchi e Poveri con “Se m’innamoro”. Dopo la vittoria nella categoria riservata ai Giovani con “Terra promessa”, nell’86 Eros Ramazzotti conquista il primo posto anche nella categoria riservata ai Big con un brano che porta la sua firma, quella di Piero Cassano e Adelio Cogliati: “Adesso tu”. Il pezzo è stato ripreso da Marracash e Giusy Ferreri nella loro “Rivincita”. Nel 1987 è il trionfo di “Si può dare di più”. Un autentico inno a tre voci, scritto da Giancarlo Bigazzi, Umberto Tozzi e Raf e cantato dallo stesso Tozzi insieme a Gianni Morandi ed Enrico Ruggeri. I tre pensarono alla collaborazione durante il sodalizio all’interno della Nazionale Cantanti, in cui tuttora militano. Nell’88 fu la volta di “Perdere l’amore”: forse la canzone più celebre di Massimo Ranieri, in grado di rimanere in vetta alle classifiche di vendita italiane per ben cinque settimane consecutive. Il brano era già stato presentato alle selezioni di Sanremo dell’anno precedente da Gianni Nazzaro, ma fu scartato. L’anno successivo vinse grazie a Ranieri. Infine, la coppia Anna Oxa e Fausto Leali con “Ti lascerò”.
I vincitori del Festival di Sanremo: il decennio 1990
Siamo nel 1990 con “Uomini soli”. Prima e unica partecipazione in gara dei Pooh a Sanremo. E immediatamente vittoria. La canzone fu scritta da Roby Facchinetti e Valerio Negrini. Inserito nell’omonimo disco del gruppo, è cantato da tutti e quattro i componenti dei Pooh. Nel ’91 si aggiudicò il premio più importante Riccardo Cocciante grazie alla sua “Se stiamo insieme”, mentre l’anno dopo fu la volta di Luca Barbarossa con “Portami a ballare”. Nel ’93 vinse Enrico Ruggeri, questa volta da solo, con il suo brano a oggi più conosciuto: “Mistero”. Mentre il ’94 vide il trionfo di Aleandro Baldi e la sua “Passerà” Siamo nel ’95, la canzone più amata è “Come saprei”. Doppia conquista per Giorgia, che durante quell’edizione del Festival vinse anche il Premio della Critica dedicato a Mia Martini. Della canzone esiste anche una versione in spagnolo, “Cómo sabré”, cantata dalla stessa cantante romana.
Inizialmente pensata per le voci di Ron e Ivana Spagna, “Vorrei incontrati tra cent’anni” fu poi cantata dal musicista lombardo in coppia con Tosca. Una vittoria con polemica: in molti ritengono che quell’edizione del Festival fu truccata a svantaggio degli Elio e le Storie Tese, che quell’anno presentavano “La terra dei cachi”. “Fiumi di parole”, del ’97, è tra le canzoni più celebri di Sanremo, presentata dai Jalisse. L’anno dopo fu la volta di Annalisa Minetti con “Senza te o con te”, infine nel ’99 Anna Oxa con “Senza pietà”.
I vincitori del Festival di Sanremo: il decennio 2000
Il nuovo millennio vide il trionfo degli Avion Travel con “Sentimento”. Mentre nel 2001 a vincere fu Elisa con “Luce (Tramonti a nord est)”. Il brano porta la firma della stessa Elisa insieme a Zucchero. La prima versione era in inglese, dal titolo “Come Speak to Me”, poi tradotta in italiano insieme al cantautore emiliano. La produzione fu affidata invece a Corrado Rustici. Ancora i Matia Bazar l’anno successivo con “Messaggio d’amore”, mentre il 2003 fu l’anno di Alexia e la sua “Per dire di no”. Nel 2004 il trionfo di Marco Masini con “L’uomo volante”, mentre il 2005 vide vincere Francesco Renga con “Angelo”. Renga scrisse il brano pensando alla figlia Jolanda, avuta da Ambra Angiolini. Il pezzo è entrato immediatamente al numero uno delle classifiche di vendita in Italia. Del brano esiste anche un videoclip girato sul lago di Garda. Il 2006 fu l’anno di Povia e la sua “Vorrei avere il becco”, mentre il 2007 vide il trionfo di Simone Cristicchi con “Ti regalerò una rosa”. Una coppia nel 2008: Giò Di Tonno e Lola Ponce, che trionfarono con “Colpo di fulmine”. Inizia l’era dei talent: nel 2009 a trionfare fu l’ex concorrente di “Amici di Maria De Filippi” Marco Carta che cantava “La forza mia”.
I vincitori del Festival di Sanremo: il decennio 2010
E ancora talent show nel 2010 con la vittoria di Valerio Scanu grazie alla sua “Per tutte le volte che…”. Un ritorno al passato, invece, l’anno successivo, con il trionfo di Roberto Vecchioni e la sua “Chiamami ancora amore”. Con conseguente applauso dell’orchestra. Solo una pausa dai talent show, vista la vittoria nel 2012 di Emma con “Non è l’inferno” e nel 2013 di Marco Mengoni con “L’Essenziale”. Nasce a Sanremo Giovani, invece, la vincitrice del Sanremo 2014: Arisa, che trionfò con “Controvento”. Il 2015 fu l’anno degli “enfant prodige” della musica italiana: Il Volo, che presentarono "Grande Amore". Nel 2016, vittoria a sorpresa degli Stadio e la loro "Un giorno mi dirai". Il 2017 vide la vittoria invece di Francesco Gabbani, che già si era fatto conoscere nel 2016, trionfando tra le nuove proposte con “Amen”. Questa volta invece il primo posto con “Occidentali’s karma”. Si è trattata della prima volta nella storia del Festival che un artista è riuscito a vincere due edizioni consecutive, gareggiando prima tra i Giovani e poi tra i Campioni. Infine, siamo nel 2018 con la coppia Ermal Meta e Fabrizio Moro e la loro "Non mi avete fatto niente". Data fin dall’inizio come canzone favorita. Il brano è un elenco degli attentati terrostici che hanno scosso l’Europa negli ultimi anni della sua storia. Con un ritornello, che è il grido dei due rivolto ai seminatori di paura: «Non mi avete fatto niente»