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Gazzelle spoglia il Punk e fa la sua rivoluzione

Musica

Fabrizio Basso

Punk (Maciste Dischi/Artist First) è il secondo disco di inediti del cantautore romano Gazzelle. Lo abbiamo intervistato aspettando il tour che debutta venerdì 1 marzo al Forum di Assago di Milano

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(@BassoFabrizio)

Dire che era uno dei dischi più attesi dell'ultimo tratto del 2018 è dire poco. Gazzelle, all'anagrafe Flavio Pardini, porta in dote dalla sua Roma una musica raffinata e dei testi di una aderenza al reale incredibile. Già con l'album d'esordio Superbattito aveva riscosso ampi consensi. Ora con Punk ha fatto un passo oltre. Il suo tour debutta l'1 marzo da Milano. nell'attesa lo abbiamo intervistato.

Attesa alta per questo album: ha pesato?
La pressione non la ho vissuta particolarmente. Non è un disco di hit.
Ha una vena melanconica.
La tristezza aiuta a riflettere e a guardarsi dentro.
Un album creato con tempi lunghi per la discografia odierna.
E' nato da solo, si è scritto da solo e in modo naturale. Mi sono preso il mio tempo. In studio io sono a mio agio, non sento l'urgenza di venirne fuori.
Titolo ambizioso Punk.
Ha l'approccio punk E' un disco che ha un sapore e un retrogusto. E' un disco nudo.
Rivoluzionario come il punk?
nella musica è stata una delle rivoluzioni più grandi.
Di che tipo?
Una rivoluzione di estetica e di contenuti. Dopo ci sono stati solo i Nirvana e il grunge ma quello è stato un movimento più di estetica e contenuti.
La musica può ancora cambiare il mondo?
Io vorrei solo muovere le coscienze. Non voglio cambiare il mondo ma ho una mia idea.
Quale è?
Se il mondo è un film la musica è la colonna sonora.
Punk sembra un romanzo in musica.
Oppure fotografie. Istantanee e ricordi che raccontano non necessariamente cose successe a me ma cose che potrebbero accadere a chiunque.
Il cinema compare spesso nei suoi pensieri.
Mi piacerebbe comporre colonne sonore.
Perché scrive?
Per ricordare cose. Sono i miei appunti mentali. Resteranno sempre lì. Sapere che i fan condividono i miei pensieri mi dona un senso di pace e di famiglia.
Perché piace?
Scrivo in modo sincero. Il punto di partenza è sai che mi è successo ieri con la differenza che non lo racconto solo a un amico ma a più persone. Quel che conta è preservare la propria unicità.
Soddisfatto?
Sì perché punto costantemente a nuovi stimoli.
C'è tanto amore nelle sue canzoni.
Cerco di andare a fondo e capire i momenti più importanti di una storia o di una relazione tra amici. Racconto anche attimi non belli, colgo le sfumature. Scrivo quello che succede, dire ti amo non è necessariamente sinonimo di empatia.
Il tour nei palazzetti parte dal Forum: un luogo importante.
Ho le idee chiare su come sarà il live e ci aggiungo che è tutta la vita che aspetto un tour nei palazzetti.