Anastasio è considerato, fin dalla sua prima esibizione, “fuori gara”. Ecco il testo e il video della sua “La fine del mondo”
Fin dalla sua prima apparizione sul palco delle Auditions, Marco Anastasio ha colpito tutti per la sua straordinaria capacità di scrittura, insolita per un rapper e per un ragazzo della sua età (ha soli 21 anni).
La versione di Anastasio
Lo abbiamo visto riscrivere alcuni dei brani più belli della musica italiana, canzoni fino a ieri ritenute intoccabili. Ma Anastasio ci sa fare con le parole e, grazie alla sua caparbietà e determinazione, non si è fatto intimidire dalla potenza dei capolavori che andava a riscrivere.
E così abbiamo ascoltato la versione di Anastasio di “C’è tempo” di Ivano Fossati, di “Mio fratello è figlio unico” di Rino Gaetano, di “Another brick in the wall” dei Pink Floyd, di “Se piovesse il tuo nome” di Elisa (testo di Calcutta). Ma è con la riscrittura del testo di “Generale” di Francesco De Gregori che il giovane ragazzo di Meta di Sorrento ha conquistato tutti. Una versione talmente bella da reggere il paragone con la già stupenda canzone di De Gregori.
Anastasio personalizza a modo suo i testi delle canzoni che interpreta, dando la sua impronta alle canzoni senza snaturarle, anzi, spesso rendendole più attuali e comprensibili anche dalla sua generazione.
La fine del mondo
Al momento di scegliere l’inedito da presentare sul palco di X Factor, Anastasio ha voluto proporre il brano che ha dato il via a tutta questa avventura, “La fine del mondo”. Una canzone di grande impatto, con delle immagini forti e visionarie. Nel testo, Anastasio parla della necessità di provare emozioni vere, fuggendo dalla “normalità” di una vita piatta e conforme alle regole.
L’esigenza di urlare, di far sentire la sua voce, tipica dei ventenni di oggi, che spesso non hanno modo di farsi ascoltare. Anastasio ci è riuscito e lo ha fatto con un testo che è stato più volte definito straordinario. Il giovane cantautore-rapper corre davvero una gara a parte e sicuramente sentiremo ancora parlare molto di lui.
Ecco il testo della canzone “La fine del mondo”. Credits - Compositore: Marco Anastasio, Autori: Marco Anastasio, Producer: Don Joe, Publisher: Sony/ATV Music Publishing (Italy).
Il testo
Aspetta… non sono pronto ancora,
guarda ho ancora l’etichetta, non so andare in bicicletta o fare i cento all’ora
Mai corso una maratona, superato ostacoli,
non ho mai visto il Napoli di Maradona
Ho le licenze scadute da un pezzo
Quella poetica da rinnovare o levare di mezzo
Abbatto la clessidra orizzontale per fermare il tempo
a patto che smettiate di soffiare per cambiare il vento
E il freddo che avanza, l’anima sintetica, l’estetica dell’ansia
E se oggi potessi cambiare il mondo lo farei domani
Non mi rompete il ca**o con ‘sta fretta di decidersi, lasciatemi, non fatemi alzare dal letto
Scendetemi di dosso con ’sta fretta di decidersi voi, voi non fatemi alzare dal letto
Ma voi davvero volete le cose semplici?
Inflazionarvi le emozioni con i pezzi sempre identici? Beh…
Io sono stanco delle cose normali,
io non ho tempo per le cose normali
E di certo non mi alzo dal letto per cose normali
Tu non mi credi? Io vengo a romperti i pensieri,
ti toglierò l’ossigeno e la terra sotto i piedi.
Io vengo a romperti i pensieri.
Io mando giù l’arsenico, non lascio manco più le goccioline
Xanax come noccioline e pare da rimpicciolire
E sogno un mondo che finisca degnamente
Che esploda, non che si spenga lentamente
Io sogno i led e i riflettori alla Cappella Sistina
Sogno un impianto con bassi pazzeschi.
Sogno una folla che salta all’unisono fino a spaccare i marmi, fino a crepare gli affreschi
Sogno il Giudizio Universale sgretolarsi e cadere in coriandoli
sopra una folla danzante di vandali
Li vedo al rallenty, miliardi di vite
Mentre guido il meteorite sto puntando lì
Io sogno i led e i riflettori alla Cappella Sistina
Sogno un impianto con bassi pazzeschi
Sogno una folla che salta all’unisono fino a spaccare i marmi, fino a crepare gli affreschi
Sogno il Giudizio Universale sgretolarsi e cadere in coriandoli
sopra una folla danzante di vandali.
Li vedo al rallenty, miliardi di vite
Mentre guido il meteorite sto puntando lì.