Massive Attack: il DNA di "Mezzanine" in una bomboletta spray

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I Massive Attack hanno ristampato l’album “Mezzanine” in un formato del tutto nuovo: DNA in bomboletta spray

A leggerlo c’è da non crederci, eppure è tutto vero: i Massive Attack hanno ristampato il loro celebre album “Mezzanine” codificandone il DNA e inserendolo in una bomboletta spray. Il colore scelto è “matt black” e in ogni bomboletta sono contenute circa un milione di copie del disco, secondo quanto affermato nel comunicato stampa.

La musica codificata: dal digitale al DNA

Lo scorso aprile i Massive Attack hanno celebrato il 20esimo anniversario del loro album “Mezzanine”, pietra miliare nella produzione musicale del gruppo, codificandone il DNA. Partendo dai file audio digitali, il disco è stato interamente convertito in 920.000 brevi catene di DNA usando la tecnologia sviluppata dal laboratorio ETH Zurich. «Questo metodo ci consente di archiviare la musica per centinaia di migliaia di anni» ha affermato Robert Grass, professore del laboratorio di Zurigo che ha lavorato al progetto insieme al collega scienziato Reinhard Heckel che ha spiegato: «mentre le informazioni memorizzate su un CD o un hard disk sono una sequenza di zero e uno, la biologia memorizza le informazioni genetiche in una sequenza dei quattro blocchi costitutivi del DNA: A, C, G e T». Rispetto ai tradizionali sistemi di archiviazione dati la memorizzazione su DNA è sicuramente un processo più complesso ed anche più costoso, tuttavia, una volta archiviate le informazioni, è possibile fare milioni di copie col minimo sforzo, in modo rapido ed economico.

Il DNA di “Mezzanine” è stato racchiuso in 5000 minuscole sfere di vetro (di dimensioni nanometriche, invisibili ad occhio nudo), ciascuna delle quali contiene parte delle informazioni. Queste preziosissime “perle” di musica saranno conservate in una bottiglietta d’acqua, con una durata di conservazione praticamente eterna. Il DNA può essere rimosso in qualsiasi momento dalle sfere per leggere il file musicale memorizzato e riprodurlo sul computer. I Massive Attack hanno visto questa particolare tecnologia come «una possibile risposta al problema di archiviare la crescente quantità di informazioni che il mondo sta creando». Il loro “Mezzanine” è stato il secondo file più grande mai conservato usando il DNA, ed ora sarà contenuto in bombolette spray. Robert “3D” Del Naja (membro della band, che secondo alcuni rumors potrebbe essere lo street artist Banksy) ha scherzato affermando: «è un modo creativo per conservare il nostro catalogo, anche se è improbabile che la vernice spray con codifica DNA venga utilizzata dagli artisti di strada che cercano l’anonimato».

Mezzanine, il lato oscuro dei Massive Attack

“Mezzanine” è il terzo album in studio dei Massive Attack, band di Bristol capostipite del genere trip hop. Il disco è stato pubblicato nel 1998, segnando una svolta dark nelle sonorità della band. Proprio a causa di questo cambiamento Andrew “Mushroom” Vowles, uno dei membri fondatori, ha deciso di lasciare il gruppo per divergenze artistiche. Con “Mezzanine” i Massive Attack hanno dovuto cambiare anche l’impostazione delle loro esibizioni live: ai pochi microfoni, tastiere e giradischi precedentemente utilizzati sul palco si sono aggiunti gli strumenti “tradizionali” (basso, chitarra, batteria). Le chitarre distorte e l’atmosfera oscura del disco si aprono solamente in due punti: col celebre singolo “Teardrop” e con la traccia strumentale “Exchange”, più chillout.

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