27 anni fa i Red Hot Chili Peppers pubblicavano il loro più grande successo: “Blood Sugar Sex Magik”
Se dovessimo eleggere l’album più rappresentativo dei Red Hot Chili Peppers, questo sarebbe con ogni probabilità “Blood Sugar Sex Magik”, quinto album in studio del gruppo e di cui proprio oggi ricorre il ventisettesimo anniversario della pubblicazione negli Stati Uniti. Album della consacrazione della band e, allo stesso tempo, loro disco di maggior fortuna, con ben tredici milioni di copie vendute, di cui sette milioni solo negli Stati Uniti: record assoluto del gruppo. Una scalata verso il successo talmente repentina da aver indotto il chitarrista John Fusciante a lasciare la band a metà del tour, nel 1992. Ci ritornò solo nel 1998.
La storia dell’album
Il cantante Anthony Kiedis, il bassista Flea, il batterista Chad Smith subentrato a Jack Irons e John Frusciante a sostituire il chitarrista Hillel Slovak, morto nell’88 per un’overdose di eroina. Quella che sarebbe diventata la formazione più celebre dei Red Hot Chili Peppers era nata nel 1989, per le registrazioni di “Mother’s” Milk”. “Blood Sugar Sex Magik” fu il primo album che i Red Hot Chili Peppers registrarono con la Warner Bros., dopo i rapporti turbolenti con EMI e Sony. A produrre il disco fu Rick Rubin, quello che sarebbe diventato, di lì a pochi anni, un guru mondiale della produzione musicale. Fu lui a convincere Kiedis & Co. a registrare l’album a The Mansion, villa alle porte di Los Angeles dove aveva abitato il mago Harry Houdini. Il gruppo - a eccezione di Chad Smith - rimase nella villa, adibita a studio, per l’intero periodo di registrazione dell’album: più di un mese. Un’esperienza di scrittura e incisione che fu poi documentata nel docu - film “Funky Monks”.
Le canzoni
“Blood Sugar Sex Magik” contiene una manciata di canzoni ormai divenute autentici classici della storia della band: “Under the Bridge”, “Give It Away”, “Breaking the Girl”, “If You Have to Ask” e “Castles Made of Sand”, per citare gli esempi più celebri. A livello testuale, il disco è pieno di riferimenti, spesso autobiografici, al sesso e alla droga. Ripulitosi da tre anni dalla dipendenza da eroina e cocaina, Kiedis scrisse “Under the Bridge” per raccontare le sue sensazioni in quel periodo della sua vita, ora che le sue giornate erano prive di quell’elemento fondamentale (la droga) che lo accomunava al resto della band. L’album riscosse un grande successo tra il pubblico grazie al suo sound più soft, tradottosi in potenti riff di chitarra (cifra stilistica della band) meno distorti rispetto agli inizi. Per il resto, il disco fu da subito considerato un mix esplosivo di funk e rock, in cui i virtuosismi strumentali dei primi album avevano finalmente lasciato spazio a linee melodiche più semplici e lineari.
Ecco la tracklist dell’album “Blood Sugar Sex Magik”:
- The Power of Equality
- If You Have to Ask
- Breaking the Girl
- Funky Monks
- Suck My Kiss
- I Could Have Lied
- Mellowship Slinky in B Major
- The Righteous & the Wicked
- Give It Away
- Blood Sugar Sex Magik
- Under the Bridge
- Naked in the Rain
- Apache Rose Peacock
- The Greeting Song
- My Lovely Man
- Sir Psycho Sexy
- They're Red Hot (Robert Johnson)
Traccia bonus nell'edizione di iTunes
- Little Miss Lover – 2:40 (Jimi Hendrix)
- Castles Made of Sand – 3:21 (Jimi Hendrix)
La pubblicazione
L’album fu pubblicato il 24 settembre del ’91, venendo certificato sette volte disco di platino negli Stati Uniti e classificandosi al terzo posto della Billboard 200. Il primo singolo fu “Give It Away” che, dopo un periodo di difficoltà a essere passato dalle radio, grazie alla perseveranza della band nel puntare sul pezzo diventò in breve una delle canzoni di maggior successo della storia dei Red Hot. E stessa sorte ebbe anche “Under the Bridge”, secondo singolo del disco. L’album fu salutato con grande favore dalla critica, che riconobbe subito in “Blood Sugar Sex Magik” il miglior lavoro dei Red Hot Chili Peppers. Una considerazione che è rimasta intatta in questi 27 anni.