Malika Ayane torna sulla scena musicale con Domino, l’album con il quale festeggia i 10 anni di carriera in uscita il 21 settembre su etichetta Sugar. La abbiamo INCONTRATA e INTERVISTATA
(@BassoFabrizio)
Un viaggio nella normalità dimenticata. Non perché la memoria ci inganna ma perché le tecnologie ci portano in un mondo che non è quello che ci circonda. Malika Ayane dopo le atmosfere ipnotiche di Naif ci porta in un mondo che spesso ci è sconosciuto ed è quello che viviamo ogni giorno, fatto di pasta scotta, piccole beghe domestiche, sorrisi complici...questo è Domino, la partita della vita che Malika ha fatto diventare un disco e che, a novembre, diventerà tour. La abbiamo incontrata e intervistata.
Un disco armonico, affabulante. Come nasce?
Ho guidato tutto il progetto lavorativo con la serenità che trasmettono i collaboratori, gli stessi del precedente disco. La mia è stata una guida responsabile. Non ho ossessione di controllo ma voglio essere certa che se qualcosa non mi torna posso mettermi al volante.
I testi sono di normalità quotidiana.
Ho attraversato i primi 34 vivendo a ritmi straordinari, la mia biografia è un romanzo, ho sempre sognato.
Come definisce la sua vita?
Avventurosa, affascinante, trovavo spaventosa l’idea di vivere il quotidiano.
Che intende?
Ci svegliamo ogni mattina e ci portiamo dietro quello che abbiamo lasciato la sera prima. Mi ricordo che quando andavo a scuola vedevo sempre le stesse persone al bar o che si recavano al lavoro. Nell'epoca dei social network vogliamo mostrare a qualunque costo un lato speciale.
Come ci tuteliamo?
Periodicamente il detox ci vuole. Chi ha bisogno di me sa come trovarmi.
Come si è ripresa i suoi spazi?
Ho viaggiato. Sono andata in Marocco arrivando in pullman a Bordeaux poi in Andalusia e ancora avanti tra treni e taxi. Fino a Tangeri che conosco bono.
C'era un motivo?
Un concerto a Rabat. Ma con quello spunto ho vissuto momenti unici.
Un esempio?
I pescatori di ostriche di Oualidia. Ho molto puntato sulla vastità degli spazi e sulla solitudine.
Potrebbe scrivere un libro, visto anche come molte sue canzoni sono fotografiche.
Le confesso che ho iniziato a scrivere ma poi mi prende l'ansia da prestazione e in quel mare di dubbi inizio a procrastinare.
Chissà che video ci proporrà...
Sono già tutti girati ma senza conoscere la sequenza di uscita. Realizzati nel Nevada, a 50 miglia dal paese più vicino, dal regista Sam Kristofski. Solo lui sa che ha girato.
Strano titolo per una canzone Stracciabudella.
Era un nome in codice quando il brano era ancora un provino. Non abbiamo trovato un altro titolo, c’è un po’ di ambiguità, lo capisco ma va bene così.
Lei in una tempesta asseconda il vento o lo contrasta?
Ne ho attraversate assai e le ho affrontate a seconda dei casi. Caterina Caselli dice che non c’è un punto di arrivo, devi avere senso critico, sapere quanto puoi rischiare. In tempesta prendere andare è facile ma quanto perdi? Io stimo chi sacrifica qualunque cosa per la carriera ma a me resta difficile.
Quindi come affronta le tempeste?
Cerco di capire se contrastare o lasciarsi andare. In questo disco ho condiviso ogni passo.
Il tour?
Parte ai primi di novembre.
Pronta?
E' un bene che io conosca già bene il disco, che possa presentarlo. Portiamo un disco e uno spettacolo alle persone, e potere considerare Domino come un vecchio amico aiuta molto.
Ci sarà da divertirsi ed emozionarsi.
Sono versatile e curiosa porto in giro persone ed emozioni.