Chi era Mac Miller, l’ex di Ariana Grande morto per overdose

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Ecco la storia del rapper che aveva scalato le classifiche ed il cuore di Ariana Grande

Non solo “ex fidanzato di”. Mac Miller, trovato morto venerdì scorso nella sua abitazione a San Fernando Valley, California, per un’overdose, stava cercando la sua strada nel mondo della musica. Un passione nata sin da giovanissimo, ma anche un modo per affrancarsi dall’ingombrante figura di Ariana Grande, con la quale aveva avuto un rapporto lungo due anni interrottosi a maggio scorso.

Gli inizi ed i primi successi

Malcolm James McCormick, questo il suo nome completo, nasce nel 1992 a Pittsburgh, Pennsylvania. Dopo un’infanzia relativamente tranquilla, cresciuto da un padre architetto e una madre fotografa, intorno ai 15 anni decide che la musica, ed in particolare l’hip-hop, sarebbe stata la sua vita. Dopo aver imparato a suonare il piano, la chitarra, il basso e la batteria, piomba nel mondo del rap e pubblica appena quindicenne il suo primo mixtape, “But My Mackin’ Ain’t Easy” sotto lo pseudonimo di EZ Mac. Sarà il primo di ben diciotto tra album, EP e mixtape tirati fuori in poco più di un decennio di carriera. Il primo vero contratto discografico, però, arriva nel 2010, quando viene notato dalla Rostrum Records, l’etichetta che ha coltivato il talento di Wiz Khalifa. “Kids”, mixtape che esce il 3 agosto dello stesso anno, lo fa conoscere a tutta la nazione ed il suo primo tour, con un sold out dietro l’altro, lo fa diventare una star in divenire. Ad appena 18 anni. Il singolo “Donald Trump” gli fa da traino (tornerà poi in voga nel 2016 nel corso della campagna elettorale dell’attuale presidente degli Stati Uniti) e si crea grande hype intorno al nuovo talento del rap.

“Blue Slide Parks” e la fama mondiale

Il terreno è pronto per il primo album di Mac Miller, che arriva a novembre 2011, e il successo è folgorante. Nella prima settimana di pubblicazione vende 144 mila copie schizzando all’istante in vetta alla classifica Billboard 200: l’ultimo artista prodotto da una etichetta indipendente a riuscire nell’impresa era stato The Dogg Pounds nel 1995. Il disco vola, trainato dai singoli “Frick Park Market”, “Party On Fifth Avenue” e “Up All Night”, e nel giugno 2012 arriva anche il primo videoclip con “Missed Calls”. Dopo l’estate, parte l’atteso “Macadelic Tour”, a promuovere l’omonimo mixtape. Ed è proprio durante questo periodo che fa la conoscenza della droga, per sostenere lo stress che, appena ventenne, gli è piombato addosso con il successo.

La storia con Ariana Grande

La love story con Ariana Grande, di un anno più giovane di lui, inizia nell’estate del 2016. Una storia turbolenta, nella quale la dipendenza sempre più pesante del giovane dalle droghe recita un ruolo importante. Lui le aveva persino dedicato un album, “The Divine Feminine” del 2016, nel quale duetta con la stessa Grande in “My Favourite Part”. La storia si è chiusa lo scorso maggio con la popstar a definirsi «stanca di dovergli fare da babysitter». Eppure il rapper da Pittsburgh sembrava in ripresa, dopo aver dato alle stampe un nuovo disco, “Swimming”, appena un mese fa. Evidentemente quello che covava dentro era ben più profondo. 

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