Buon compleanno a Mogol: il paroliere della musica italiana

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Tanti auguri a Mogol, l’autore di testi che ha avuto un ruolo fondamentale nella storia della musica italiana

Compie 82 anni Giulio Rapetti, in arte Mogol, il più noto autore di testi per canzoni della musica italiana. Il suo nome è legato, indissolubilmente, a quello, di Lucio Battisti, ma è noto anche per aver scritto i testi musicali dei cantanti più famosi in Italia, dagli anni Sessanta fino ad oggi: da Toni Renis a Mina, da Anna Tatangelo ad Eros Ramazzotti.

Per molti Mogol è il paroliere per eccellenza: raccontare la sua carriera vuol dire percorrere un viaggio interminabile, profondo e affascinante nella storia della musica leggera italiana.

I primi anni di Mogol: i successi degli anni Sessanta e Settanta

Nato a Milano il 17 agosto 1936, Giulio Rapetti seguì le orme del padre Mariano Repetti, dirigente della casa discografica Ricordi. Nel 1959 la SIAE scelse per lui il nome artistico di Mogol, selezionato da una lista di 120 pseudonimi inventati da Giulio stesso: in particolare questo nome è ispirato al capo delle Giovani Marmotte, proprio quelle di Qui, Quo e Qua, i tre nipotini di Zio Paperino. Dopo una lunga lotta burocratica, Giulio Rapetti riuscì a farsi riconoscere il suo nome anche all’anagrafe.

La sua grande cultura e creatività furono sin da subito evidenti e lo resero presto uno scrittore e paroliere richiesto da molti: il suo talento gli permise di collaborare con i più grandi artisti dell’epoca.

A soli 19 anni Mogol compose il suo primo testo ufficiale: “Briciole di baci” per Mina. Il vero successo però arrivò nel 1961 quando Luciano Tajoli e Betti Curtis vinsero a Sanremo con il brano “Al di là”, composto insieme a Carlo Donida.

Risale al 1965, invece, l’incontro fondamentale con Lucio Battisti, allora chitarrista della band “I campioni” ed anche lui autore di testi musicali. I due iniziarono a scrivere insieme canzoni per altri interpreti. Solo dopo qualche anno, Mogol riuscì a convincere il timido Battisti a passare davanti al microfono ed a cantare le canzoni scritte insieme: il successo fu senza precedenti. Il fenomeno Lucio Battisti esplose in tutta la sua grandezza ed i due autori realizzarono una serie di canzoni che rimarranno impresse nella memoria fino ai giorni nostri: da “Acqua azzurra acqua chiara” a “Emozioni”, da “Fiori di rosa, fiori di pesco” a “Pensieri e parole”, tutti brani che raggiunsero i primi posti nelle classifiche musicali italiane.

Negli anni Settanta la carriera di Mogol e Battisti era all’apice. Dopo il successo di “Un’avventura” a Sanremo, Mogol decise di aprire una sua etichetta, la “Numero Uno”, che raccolse sotto la sua protezione vari cantautori e band italiane, tra cui lo stesso gruppo di Battisti, i Formula 3. Di questi anni sono i grandi successi “Il mio canto libero”, “Ancora tu”, “Si viaggiare”.

Dalla rottura con Battisti ad oggi

Il sodalizio con Battisti si interruppe improvvisamente all’inizio degli anni Ottanta. Si sa ben poco dei motivi della separazione, probabilmente a causa di mancati accordi sui proventi dei loro successi.

In questi anni Mogol collaborò con altre voci importanti del panorama italiano, tra cui Riccardo Cocciante, Mango e Gianni Bella. Sul finire degli anni Novanta divenne inoltre l’autore di molti testi di Adriano Celentano: tra le canzoni anche “L’arcobaleno”, dedicata al compianto amico ed ex collega Battisti, venuto a mancare nel 1998.

Importante nella carriera di Mogol fu anche la fondazione del Centro Europeo Tuscolano (CET), un’associazione non-profit da lui creata per insegnare ad autori, musicisti e cantanti le nuove tecniche del settore.

Mogol ha avuto un ruolo assolutamente fondamentale nella nostra cultura musicale perché ha dato ai suoi oltre 1500 testi registrati una qualità che ha resistito nel tempo. L’eleganza ed il gusto della scrittura di Mogol restano di esempio per molti. Nel 2008 è stato addirittura istituito un premio intitolato a Mogol, conferito al miglior autore dell’anno di un testo musicale in lingua italiana.

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