Laura Pausini al Circo Massimo: un concerto per gladiatori

Musica

Fabrizio Basso

Laura Pausini (foto Brainstorm Agency)

Laura Pausini "doma" il circo massimo come una vera gladiatrice. Abbiamo visto e vi raccontiamo il primo dei due concerti romani, che precedono il tour europeo. LA RECENSIONE

(@BassoFabrizio
Inviato a Roma
)


E' una notte per gladiatori, di quelle che solo i migliori possono affrontare. Laura Pausini è la prima artista italiana ad affrontare il Circo Massimo. Fu la prima a "giocare" a San Siro nel 2007 e ora affronta una nuova sfida in due atti (il secondo questa sera, il 22 luglio). La scena è celata da un telo scuro tutto brillantinato, dietro c'è la magia. La notte sta per abbracciare Roma, la band è in posizione, e come una cometa ecco sbucare dal telo Laura. E' in total black, una marea di brillantini fa luccicare come fosse una via lattea la sua giacca. Bastano poche note per capire con cosa si comincia, cantano anche i gatti sotto una luna chiara: la festa scatta con Non è detto. Cambia il ritmo, l’ambiente si accende, è il momento di E.sta.a.te: appaiono i ballerini in abiti neri e rosa, alcuni sui pattini, altri in bicicletta. Al ritornello arriva una pioggia di coriandoli argentati; il concerto è appena iniziato ma sembra di vivere in quell’atmosfera festosa da ore. Non poteva esserci un inizio più esplosivo per l’apertura del nuovo tour che vedrà l’agenda di Laura full per i prossimi mesi.


I FAN, PAOLO CARTA E LE COSE CHE VIVE

Un tuffo nel passato con Primavera in anticipo e La mia risposta poi arriva Le cose che vivi. Paolo Carta ora in primo piano: Laura incita il pubblico ad alzare le mani al cielo e seguire il ritmo: ora sono due i protagonisti dello spettacolo. La Pausini ricorda che la sua carriera ha 25 anni di storia ma che resta carica come una ragazzina grazie al calore dei fan. E siccome non vuole lasciare niente a metà attacca Frasi a metà. Cambia la scenografia, i toni si fanno caldi sull’arancio per Incancellabile, che fa esplodere i cuori delle persone insieme a fontane di fuochi d’artificio. Torna il coro ed è la volta di Simili, una canzone che unisce chi ha età lontane ma una testa in comune. Un grande cubo sopraelevato ricoperto di led innalza l'artista sul Circo Massimo: tutti gli spettatori con il naso all’insù.


IL MOMENTO INTIMO

Dopo una incursione nel rock con Resta in ascolto l’atmosfera si fa più intima; Laura si avvicina lentamente a Paolo e gli dedica un paio di strofe di Lato destro del cuore; sono di nuovo loro due i protagonisti. È come se fossero sulla loro isola, quella che di notte realizza desideri e pensieri. Dopo Non ho mai smesso, Laura si prende tutta la scena e torna in cima al cubo, pronta per l’immancabile La solitudine. Il ritmo torna a scorrere nelle vene dei presenti ed è tempo di ricominciare a ballare. Un mare di colori riempie tutto lo spazio e si canta Fantastico: sembra di essere in una discoteca a cielo aperto. Arriva il tempo del primo pit stop, ma il pubblico non si ferma, a tenerlo caldo torna sul palco il coro che si esibisce con un intermezzo inaspettato e originale: Sorry di Justin Bieber, Shape of you di Ed Sheeran e Can’t stop the feeling di Justin Timberlake.


LAURA E LA SOLUZIONE: IL PALCO SI COLORA DI ROSSO

La Pausini riappare in abito lungo nero con una sgargiante cintura oro. Sul palco una scatola luminosa si solleva e mostra il contenuto: Laura su una poltrona di design che si concede qualche attimo di quiete mentre intona La soluzione. Si procede con Ho creduto a me e poi con Il caso è chiuso, dedicata ai nipotini mentre lo scenario si riempie di nuvole di fumo e luci rosse. Seguono senza interruzioni Emergenza d’amore e E ritorno da te. Ora c'è un momento di raccoglimento; solo una luce azzurra puntata su di lei e sul pianoforte, tutto il resto al buio. Le note bianche e nere sono per Tra te e il mare. Ecco però con il ritornello tornare anche il ritmo, quello travolgente, quello energico. Non si riesce a smettere di ballare. Con Come se non fosse stato mai amore Laura ringrazia tutti quelli che hanno contribuito a rendere possibile queste serate. Si torna ad essere più raccolti, Laura di nuovo sollevata sul cubo canta Vivimi, tutt’intorno a lei bolle di sapone.


PAUSINI E IL CIRCO MASSIMO: UNA STORIA CHE VALE

Il ritmo procede incalzante sulle note di Una storia che vale e Benedetta passione, per poi esplodere in un’immensità di colori con Io canto. Altra sosta per la Pausini, sulla scena rimane Paolo Carta con il suo assolo di chitarra, seguito dal coro che si diverte con il pubblico con un veloce botta e risposta. Riappare con nuovi abiti: sul palco grandi fiori arricchiscono la coreografia. Vestito e scena sono un tutt’uno, pensato per esplodere con Nuevo. Sulla scia del ritmo spagnolo il pubblico si lascia trasportare dal ritmo caliente ispanico. E' il momento del buio, sul palcoscenico rimane solo una grande scatola luminosa. Non è più solo una scatola, ora simboleggia una grande vasca piena di acqua. Solo la voce pacata di Laura riempie l’aria in sottofondo, non si balla più, è arrivato il tempo di ascoltare, ascoltare; Respira, io sono qui, ti sento. È uno strappo nel petto, una parola e poi il dolore. Non è nulla, rialzati, perché succederà ancora; siamo anche ciò che abbiamo perso. Respira, respira. Le cose cambiano improvvisamente, qual è la direzione? Fa paura, lo so, ma tu respira. Va tutto bene. È il tuo cuore che esplode e che si prende cura di te. Subito si riaccende la scena, al centro la scatola si apre, al suo interno Laura in un nuovo abito lungo di paillettes; è tempo di Invece no mentre grandi palloni d’aria blu si muovono all’impazzata creano un gioco di colori e un clima di festa. Ancora qualche verso in spagnolo per Nadie ha dicho e poi nuovo cambio abito, vestitino bianco con palme blu per Innamorata. Tornando sui passi di E.sta.a.te ci avviamo alla chiusura del concerto, il cielo di Roma brilla di fuochi artificiali e il palco si riempie di ballerini. Laura ringrazia e dà la buonanotte alla sua gente ricordando a tutti di tornare a casa e fare l’amore stanotte!

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