Francesco Barbaro, tra Levante e la Consoli...storia di una manager moderno
MusicaLa musica cresce, emoziona e vive grazie a persone che si muovono nell'ombra. Ma che, della musica, sono il volano. Uno si chiama Francesco Barbaro ed è il prototipo del manager 2.0. Nei suoi vent'anni di storia ha scritto grandi pagine...ve le leggiamo. Ve lo raccontiamo.
(@BassoFabrizio)
Questa è la storia di un normale solista che, in una mezzanotte fatata, si trasforma in manager e da oltre vent’anni ha costruito, e continua a costruire, l’epica della musica in Italia. Si chiama Francesco Barbaro, ha 54 anni, è un capricorno calabrese che oggi segue il management di Daniele Silvestri, Carmen Consoli, Max Gazzè, Irene Grandi, Luca Barbarossa, Bandabardò, Eva Pevarello oltre al booking di Levante e Alex Britti.
Tutto è iniziato nella banda del suo paese: “Ero un mediocre clarinettistanella banda del mio paese - racconta. Un passaggio obbligato per tutti noi, quattro fratelli, poiché papà era il maestro di quella banda. La mia passione, però, era il basso e non appena approdato a Firenze da universitario, ho formato la mia band in cui ero il bassista. Per mio padre – che mi avrebbe voluto clarinettista diplomato in Conservatorio- è stato un piccolo trauma. Ma ormai ero certo che la musica avrebbe fatto parte per sempre della mia vita”.
La conferma di questa predestinazione giunge nel 1994 quando Barbaro incontra Max Gazzè e Bandabardò e avvia una collaborazione che non si è mai interrotta: “Fin dagli anni Novanta –narra- volevo una struttura che affrontasse la musica a 360 gradi, capace di coniugare le esigenze artistiche dei musicisti con quelle del mercato discografico”.
Barbaro rappresenta oggi una grande fetta di quegli artisti di qualità che la gente e la critica ama in maniera unanime. La sua filosofia è assecondare e indirizzare la vena artistica di ciascuno, non seguendo solo le logiche del mercato discografico e live. Barbaro, infatti, si può definire un produttore, prima ancora che manager. Tra gli esempi più recenti di scelte coraggiose rivelatesi giuste, ricordiamo il portare in scena in Italia e in Europa un live come quello di Carmen Consoli "Eco di Sirene", con un trio femminile di solo chitarra, violino e violoncello, o quello di Max Gazzè "Alchemaya", un’opera originale, che unisce il suono di un'orchestra sinfonica a quello del sintetizzatore.
Innumerevoli i particolarissimi progetti che ha prodotto: dai 2 eventi a Roma di Max Gazzè e Alex Britti "In missione per conto di Dio" (2017) al mega concerto Italia Africa in Piazza del Popolo in favore delle popolazioni africane (2007), dall'Heart Day con Patti Smith e Carmen Consoli (2011) alla partecipazione ad "Amiche per l'Abruzzo" con Nada, Carmen Consoli, Paola Turci, Marina Rei insieme sul palco in diversi pezzi (2010) alla recentissima grande festa di Daniele Silvestri al Forum davanti a 9.000 persone con Fabi, Bersani, Consoli, Agnelli, Gazzè (2017). Barbaro, inoltre, è stato tra i primi a credere nel connubio tra artisti affini, facendo nascere già nel 2001 il primo trio di 'cantautori musicisti' in tour insieme, che vedeva sul palco Consoli (chitarra)/Gazzè (basso) /Turci (chitarra). Poi è arrivato il grandissimo successo di Fabi/Silvestri/Gazzè (2015) con album in vetta a tutte le classifiche e tour nei club europei e nei palazzetti italiani sold out ovunque. Ed ancora le due date a Collisioni, l'estate scorsa, con 20.000 persone per un progetto speciale del Festival denominato “La notte più lunga”, nel quale Silvestri/Consoli/Gazzè ricordano insieme l’amico e collaboratore di una vita Gianluca Vaccaro recentemente scomparso (in nuovo assetto acustico il trio si esibirà nuovamente a Roma dal 27 al 30 dicembre).