Cresce tra i colli e i portici di Bologna, Jacopo Michelini. Cresce con i cantautori e impara a leggere la realtà con uno sguardo diverso. Ce lo racconta in un disco che porta il suo nome. Un Mondo da Salvareè il nuovo singolo e il video è in esclusiva su SkyMag
di Jacopo Michelini
Mi chiamo Jacopo Michelini, ho 24 anni e a 5 anni ho preso in mano una chitarra. Da allora a oggi non l’ho ancora riposta nella sua custodia. Ho viaggiato attraverso i generi più disparati fino a ritrovarmi con un cespuglio di canzoni e la necessità di dar loro una voce. Non so bene come io abbia iniziato a scrivere, è stato un processo naturale, come imparare a camminare, a correre, a parlare; non ricordo né quando né come, semplicemente nel rapporto simbiotico che si può vivere con la musica, con uno strumento e con le parole…succede, accade. Non ho mai pensato alla musica come una professione. Probabilmente nei meccanismi culturali odierni lo è, ma continuo a credere che la musica sia. La musica è e basta. La musica ti chiama e non puoi resisterle, è il canale espressivo per il flusso della propria coscienza, è la più intima psicanalisi che si possa avere, è libertà a cui non è contemplato opporsi. L’aspetto remunerativo è sempre pericoloso perché trasforma l’artista in un artigiano e l’arte in mestiere.
E' pronto un mio album con nove canzoni che racchiudono buona parte dei miei pensieri, delle emozioni e degli stati d’animo passati negli ultimi anni, dai 20 ad adesso. Non so cantare ciò che non mi riguarda, ciò che è fuori di me. Tutto nasce da piccoli gesti, sguardi, immagini, istantanee che si imprimono nel profondo e aprono piccoli buchi da colmare con note e parole. Divido le mie canzoni in intime e sociali. Quelle intime vestono la malinconia dei rapporti, quelle sociali ritraggono le contraddizioni di un mondo illusorio, distratto, ingiusto. Un mondo da salvare ritengo sia la canzone più intima dell’album e il video rispecchia la fragilità del brano. La storia di due persone che si spogliano di tutto e passano le ore a scoprirsi. Un’istantanea della magia di due ragazzi che si dimenticano del mondo con le sue contrarietà e le sue illusioni e si abbandonano alle proprie debolezze e ai propri peccati. “Un mondo da salvare” è la ricerca di uno spazio di felicità, di una speranza di riscatto, che se anche non dovesse esistere non ha importanza, finché quella magia si ripeterà. E in questa purezza, in questa magia, la promessa di mettere se stessi anche contro i propri limiti. Nel video i due ragazzi indossano una maschera, il filtro attraverso cui possiamo sentirci liberi. La storia si sviluppa, in scenari ampi, distese, cieli bianchi, spazi sconfinati. E attraverso le maschere iniziano a scambiarsi sguardi, toccarsi le anime, finché queste maschere, che tanto dovevano proteggerli dalle più segrete debolezze, diventano un limite. Il finale, con le maschere che vengono tolte e i due che se ne vanno, è espressione del concetto più profondo della canzone; ovvero che, nonostante le debolezze, nonostante sia impossibile credere che esista un mondo da salvare e in cui sia possibile salvarsi, nonostante i giorni e la frenesia di una vita che ci sfugge dalle mani, nonostante il futuro sia un incognita spaventosa, tutto questo ha poca importanza e non fa più paura quando ci togliamo le maschere che indossiamo e viviamo attimi di complicità, passione e, seppure effimera, felicità.