Cesare Cremonini canta l'essere umano tra infiniti Possibili Scenari

Musica
Cesare Cremonini fotografato da Giovanni Gastel

Cesare Cremonini torna con l'album Possibili Scenari. Un disco che raccoglie più influenze e che, come più volte è stato sottolineato, alza di molto l'asticella. Che farà un altro balzo a giugno 2018, quando per la prima volta, farà il tour negli stadi

(@BassoFabrizio)

Solo chi ci mette il cuore, solo chi pensa che la poesia è quotidianità, solo chi negli occhi ha sempre lo stupore puo fare emozionare declinando Possibili Scenari. L'aedo di tutto questo è Cesare Cremonini che torna con un nuovo album di inediti, Possibili Scenari appunto, per Universal Music. Il disco espande la sua musica dopo due anni di incessante lavoro di scrittura e produzione tra lo studio Mille Galassie di Bologna, il nido che Cesare si è costruito ai confini della sua città, e gli studi Metropolis di Londra e MHB di New York. Al suo fianco lo storico produttore Walter Mameli e Davide Petrella come co-autore.

Possibili scenari è un album gioioso che racconta il buio in cui siamo scivolati, le aspettative
sociali paralizzanti e il rumore di fondo che è arrivato a coprire i sentimenti. La parola chiave è
poliedricità, sia nei suoni che nei temi affrontati. Dieci sono i brani, molte di più le influenze, le contaminazioni e piani di lettura: si va dalla ballad Nessuno vuole essere Robin, al rock psichedelico di Un uomo nuovo, alla dance ipnotica di Kashmir Kashmir per poi tornare alle aperture melodiche che hanno caratterizzato molta della produzione dell'artista bolognese con Il cielo era sereno. Sia qualche giorno va, quando abbiamo ascoltato il disco in anteprima, sia in occasione della presentazione ufficiale, Mameli e Cremonini hanno sottolineato un intento, anzi l'intento: alzare l'asticella: "Con questo disco -racconta Cremonini- sono andato oltre a quello che io so fare. É un disco sicuramente figlio di una congiunzione astrale".

Il singolo che ha anticipato l'album è Poetica, scelta non da subito condivisa dai vertici di Universal, la sua etichetta: "Poetica non è un pezzo ma una mia canzone -sostiene- e l'ho scelta perché è disarmata, priva di difese. La sua armatura è lei stessa, la sua melodia, la sua armonia, le sue parole umane e dirette". La parola che più permea il Cremonini di oggi è proprio umanità, concetto centrale in questo disco, tanto da influenzare anche la grafica della copertina perché "il solo scenario percorribile è il calore umano". La colonna sonora durante le lunghe ore in studio erano i telegiornali: "Avevo SkyTg24 sempre collegato. Mi dava l'idea di essere proiettato verso l'informazione. Penso che questo si rifletta in molti brani".

Kashmir-Kashmir, canzone che racconta la storia di un ipotetico figlio di un integralista islamico,
nasce proprio così, con l'intento non tanto di mandare un messaggio quanto di utilizzare parole e
immagini ormai di uso comune nella società odierna. Possibili scenari è modernità e nostalgia: "Quando apri De Gregori, Battisti e Dalla ti senti tranquillo e sai di poter vivere il presente con le spalle larghe". Possibili scenari può segnare un'epoca, può essere influente ma, soprattutto, porterà l'artista, per la prima volta negli stadi. Scenderà in fianco con la sua chitarra, il suo piano, scortato da Roberto De Luca e la sua Live Nation. Gli appuntamenti sono il 15 giugno a Lignano, Stadio G. Teghil, il 20 a Milano, Stadio San Siro, il 23 a Roma, Stadio Olimpico e il 26 a Bologna, Stadio Dall'Ara.

Spettacolo: Per te