Alessandro Mannarino: "L'impero crollerà", arriva il concept tour

Musica

Da marzo 2018, Alessandro Mannarino sarà di nuovo in giro per l’Italia, con un tour che toccherà le maggiori città italiane. Ecco le date che vedranno il cantautore esibirsi nel tour “L’Impero Crollerà”.

Alessandro Mannarino ha annunciato le tappe del suo tour con un post su Facebook: “L’Impero Crollerà” inizierà nel 2018, e toccherà molte città italiane.

Le date de “L’Impero Crollerà”

Il 23 marzo a Fermo, il 26 a Firenze, 29 a Padova, 30 a Genova, 31 Parma. Il 5 aprile a Milano, l’8 aprile a Roma, il 10 a Bari, il 12 a Catania, il 16 a Napoli, il 24 a Bologna, il 27 a Brescia, il 28 a Torino. Ultimo, ma non meno importante, il 2 maggio a Trieste. Sono le date che porteranno Alessandro Mannarino a fare il giro d’Italia per promuovere il suo nuovo album con il tour “L’Impero Crollerà”, che vedrà la luce a partire da marzo 2018. «Qualunque sia il tuo Impero, ovunque si trovi, qualsiasi nome abbia, ci deve essere da qualche parte un suono che lo farà crollare», ha scritto l’artista su Facebook. L’ultimo disco di Alessandro Mannarino è uscito il 13 gennaio 2017: “Apriti Cielo” è stato certificato Disco d’Oro a luglio 2017, e il 20 ottobre è stata rilasciata una nuova versione del cd con le canzoni live suonate durante i concerti. Nel tour de “L’Impero Crollerà”, Mannarino si esibirà con i suoi più grandi successi, che saranno però elaborati e interpretati in modo diverso da quello cui siamo abituati.

Rabbia e amore

Alessandro Mannarino è uno dei cantautori più apprezzati degli ultimi anni: le sue strofe sono poesia, un inno all’amore, ai piaceri, alla bellezza e ai sentimenti. «Sono cresciuto con De André, nelle canzoni è vero, c'è un velo di tristezza ma anche il senso del riscatto, il valore dell'essere umano, la certezza di una possibilità di vita diversa da questa», aveva confidato Mannarino a Repubblica in un’intervista rilasciata tempo fa. Le sue canzoni parlano anche di riscatto e di rancore, di rabbia e collera: spesso seguendo la sottile linea dell'ironia, cifra stilistica che vede Mannarino tra i migliori in Italia. “La Strega e il Diamante”, “Il Bar della Rabbia”, “Merlo Rosso”, sono brani che mescolano la tristezza all’amore, la perdita e l’abbandono alla rinascita. Insomma, ascoltare Alessandro Mannarino è molto di più che canticchiare un testo orecchiabile passato alla radio: è comprensione della poesia, dei turbamenti dell’animo dell’uomo e della speranza, anche se spesso questa viene disattesa dai mille imprevisti dell’esistenza. Non è difficile trovare nelle sue parole le influenze di Trilussa, il grande poeta romano che suo nonno gli leggeva sempre quando era bambino.

Lontano dal successo

Alessandro Mannarino ha sempre rifuggito la fama, cosa che lo ha spaventato in più di un’occasione, soprattutto per le influenze avute nella vita privata. In genere cerca sempre di distinguere il personaggio pubblico, quello che suona, canta e tiene concerti in tutta Italia, da quello che il pomeriggio torna nel suo vecchio quartiere e si vede con gli amici al bar della zona. Di certo ne ha fatta di strada da quando era solo un ragazzino: oggi il suo nome è conosciuto in tutta Italia e non c’è nessuno che non sa intonare almeno il ritornello di “Fatte bacià”.

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