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Avengers: Infinity War: La Recensione del film

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Paolo Nizza

Arriva in prima tv su Sky Cinema Uno il due gennaio il diciannovesimo film del Marvel Cinematic Universe. Sequel di Avengers: Age of Ultron, Infinity War è un titanico kolossal dark e divertente con uno dei villain più riusciti mai apparsi in un cinecomic ovvero Thanos interpretato da Josh Brolin. Per fronteggiare un nemico così potente, gli Avengers, divisi dopo gli eventi di Captain America, Civil War, si alleano con I Guardiani della Galassia. Leggi la recensione

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"La fine è vicina e allora metà dell'umanità continuerà ad esistere perfettamente bilanciata... come tutto dovrebbe essere... " Parola di Thanos il titano dispensatore di morte, il gigante alieno che "sa cosa vuole dire perdere. Essere profondamente nel giusto, ma nonostante ciò fallire."

Per compiere il suo mortifero piano, il folle mostro necessita delle 6 gemme dell'infinito, potentissimi manufatti comparsi nei precedenti film dei Marvel Studios. Una volta inserite nel guanto dell'infinito la gemma del potere di colore viola, la gemma della realtà di colore rosso, la gemma dello spazio di colore blu, la gemma della mente di colore giallo, la gemma del tempo di colore verde e la gemma dell'anima (l'unica a non essere apparsa nei film precedenti), Thanos potrà distruggere interi mondi con un semplice schiocco delle dita. Il colossale alieno medita un genocidio su scala universale e dettato dal caso. Come un serial killer demiurgo Thanos sogna di risolvere la tragedia della sovrappolazione attraverso la dipartita di miliardi di creature innocenti

Per fronteggiare questa spaventosa minaccia il film riunisce sullo schermo un caleidoscopio dei più famosi supereroi della Marvel; Iron Man (Robert Downey jr), Thor (Chris Hemsworth), Hulk (Mark Ruffalo), Capitan America (Chris Evans), Vedova Nera (Scarlett Johansson), Doctor Strange (Benedict Cumberbatch), War Machine (Don Cheadle), Spider-Man (Tom Holland), Visione (Paul Bettany)  Scarlet (Elizabeth Olsen), Falcon (Anthony Mackie), Loki (Tom Hiddleston), Heimdall (Idris Elba), Wong (Benedict Wong).

A questa nutrita pattuglia si uniscono pure gli eroi di Wakanda ovvero Pantera Nera (Chadwick Boseman), Okoye (Danai Gurira), Shuri (Letitia Wright) e l'esule Soldato d'Inverno (Sebastian Stan). E siccome l'unione fa la forza contro Thanos si scagliano anche I Guardiani dell Galassia in formazione tipo: Star-Lord (Chris Pratt), Gamora (Zoe Saldana), Drax il Distruttore (Dave Bautista), Groot (doppiato da Vin Diesel), Rocket Raccoon (doppiato daBradley Cooper) Mantis (Pom Klementieff), Nebula (Karen Gillan). Last but not least si aggiungono le presenze di Virginia "Pepper" Potts (Gwyneth Paltrow), il collezionista (Benicio del Toro) e di Peter Dinklage (Tyrion Lannister di Game of Thrones) in un ruolo non privo di una beffarda ironia.

Insomma l'infinità di personaggi che popolano Avengers: Infinity War, rischiava di ridurre il film a una chiassosa e confusa reunion di gente in costume soverchiata da effetti speciali e corrive battute di spirito. Invece, i fratelli  Anthony e Joe Russo riescono nell'impresa di trasformare la pellicola in un'epopea emozionante e spettacolare, in cui i momenti comici si integrano alla perfezione con le situazioni più drammatiche. In Infinity War si ride per le battute di Spider-Man che cita Aliens-Scontro finale e irride Footloose o per Star-Lord sbertucciato perché crede di essere muscoloso quanto Thor e un attimo dopo ci si commuove perché anche un androide può piangere. Da Hulk a Thor, da Iron Man a Spider-Man, i supereroi  cambiano pelle e armatura e non solo in senso figurato. Si evolvono, si trasfigurano al pari dei mitici guerrieri delle antiche saghe cavalleresche, pronti ad affrontare il proprio destino.

Sono trascorsi 20 anni dal primo film del Marvel Comics Universe. Era il 2008 e per la prima volta Robert Downey Jr indossava l'armatura di Iron Man. Sicché per certi versi con Infinity War si chiude un ciclo come dichiarato dal produttore del film Jeremy Lachan:  « Penso che abbiamo cominciato a suggerirlo alla fine di Age of Ultron, che il team si sarebbe evoluto. E una delle cose che amiamo dei fumetti è che la formazione dei Vendicatori cambia in continuazione. Nuove persone entrano nella squadra... Ma le idee e gli ideali che rendono gli Avengers tali sono sempre gli stessi, e penso che questo sarà parte di questo culmine... Non è la fine del Marvel Cinematic Universe, ma la fine di una parte di esso. »

Ma si tratta di un apocalisse in grande stile con un finale davvero  scioccante e imprevedibile, con i supereroi della Marvel mai cosi profondamente umani, fragili e forti al tempo stesso. E, come in una tragedia greca,  i rapporti fra il padre e i propri figli diventano la cartinadi tornasole di un conflitto fra bene  e male, ragione e sentimento.

Così, Miscelando Amore  e Morte,  la cultura pop, il postmoderno con  la storia americana più recente, il film riesce così a essere uno straordinario blockbuster di qualità. Merito delle svariate e differenti ambientazioni in cui si svolgono in parallello le avventure dei diversi personaggi che svariano dallo spazio profondo alla Scozia, dall'Africa a New York. Tuttavia la forza di Avengers: Infinity War alberga soprattutto in Thanos, il Mad Titan dall'afflato shakespeariano, l'egotico Golia a cui Josh Brolin, nonostante la motion capture, riesce a dare lo spessore di un autentico villain destinato a entrare nella storia del cinema ispirato ai fumetti.

"Come scriveva Karl Kraus: "Il male non cresce mai così bene come quando ha un ideale davanti a sé."