Festival di Venezia 2018 LIVE: Arrivano Valeria Golino e Valeria Bruni Tedeschi

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Mercoledì 5 settembre si preannuncia un’altro ricca giornata di prime esclusive nelle sale del Festival di Venezia 2018. Tra i film presentati nell’ottavo appuntamento cinematografico veneziano verranno presentati altri due film in concorso “Nuestro Tiempo” diretto da Carlos Reygadas e “22 July” di Paul Greengrass. Tra le pellicole fuori concorso, invece, c’è grande attesa per  il progetto di Valeria Bruni Teschi “I villeggianti”

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Cinepop Festival in Pillole: le news da Venezia 2018

 
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Festival di Venezia, c'è Valeria Bruni Tedeschi con "I villeggianti" (di Denis Negri)
 

Festival di Venezia, c'è Valeria Bruni Tedeschi con "I villeggianti" | Sky TG24

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Il Red carpet del film 22 JULY di Paul Greengrass

 
 
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Valeria Golino durante il photocall del film "I villeggianti"

 

Getty IImages
 
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Sguardi su #Venezia75 - Day #8

 
 
 
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Venezia 2018: Cristina Dell'Anna mostra felice la sua fede nuziale

 
 

Venezia 2018: Cristina Dell'Anna mostra felice la sua fede nuziale | Sky TG24

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Omaggio a David Cronenberg e Master Class del regista
 

Getty Images
 
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Venezia: l'amore imperfetto secondo Reygadas
 

"L'amore è una cosa imperfetta" dice a un certo punto il protagonista di Nuestro Tiempo di Carlos Reygadas interpretato dallo stesso regista e dalla sua bellissima moglie (Natalia Lopez). Una sorta di Amarcord che arriva dal Messico, proprio come Roma di Alfonso Cuaron, allusivo o forse vagamente autobiografico, dedicato all'amore in crisi di una coppia 'aperta' interpretata dal regista e dalla sua compagna.  Una coppia che vive in una grande fattoria, con tanto di allevamento di aggressivi tori, immersa nella natura selvaggia del Messico.
 In concorso in questa 75/a edizione della Mostra d'Arte Cinematografica di Venezia, Nuestro Tiempo, nonostante la durata di poco meno di tre ore (173 minuti) e il compiacimento estetico di lunghe sequenze (una è dedicata a un motore di un’auto in marcia), non ha visto fughe dalla sala. Anzi, a fine proiezione, tanti convinti applausi.
Un grande coraggioso film, quello del regista messicano, che mette ambiguamente in gioco sé stesso e la sua famiglia nel segno di una verità, quella dell'amore, difficile da decifrare.
 "Non ho scritto questo film per me e mia moglie - ci tiene a dire dopo ripetute domande -.  Natalia, mia moglie, è arrivata a questo progetto perché non trovavo un'attrice adatta e la stessa cosa per il protagonista maschile che alla fine ho deciso di fare io.  Non ho certo un problema con la mia privacy, né di far vedere la nostra camera da letto e le nudità. Il fatto se siamo noi davvero o no - conclude - è del tutto secondario".
Nel film un poeta Juan (Reygadas) e la moglie, Ester (Lopez), sono appunto una coppia "aperta, ma felice con tre figli. Vivono in una fazenda in mezzo alla straordinaria natura messicana tra mille cose da fare. Quando però il “liberale” Juan si accorge che la moglie sta vivendo una relazione con Phil, giovane allevatore di cavalli, tutto scoppia.
Per il poeta il fatto che Ester non gliene abbia mai parlato è il vero tradimento e così Juan torna ad essere il più tradizionale degli uomini (controlla il telefonino della moglie e la spia appena può). Non solo, cerca di recuperare il loro rapporto attraverso appassionate lettere indirizzate sia ad Ester che al suo amante Phil. E questo in un crescendo di gelosia, passione, scene hard con protagonista la moglie, voyerismo (Juan assiste più volte al sesso tra i due amanti) e relative umiliazioni del protagonista solo per parlare sulle difficoltà dell'amore, della sua relativa e della sua inevitabile corruzione nel tempo.
"Non vedevo da anni quello sguardo che tu regali a Phil, neppure me lo ricordavo" dice a un certo punto Juan a sé stesso con la morte nel cuore.
Sulle quote rosa nel cinema, infine, Reygadas è scettico: "difficile parlare di queste cose. Anche del Giappone c’è solo un film in concorso e sempre pochi film latino-americani, insomma mi sembra che il problema sia più complicato ". (articolo di Francesco Gallo)
- di Redazione Sky Cinema

Festival di Venezia, c'è Valeria Bruni Tedeschi con "I villeggianti"

 

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Valeria Golino protagonista a Venezia

 

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Giorgio Treves, “1938 Diversi” per "risvegliare coscienze"
 

Un documentario sulle leggi razziali del 1938 in Italia "per cercare di risvegliare le coscienze individuali". Il regista Giorgio Treves ha spiegato in conferenza stampa l'importanza di far uscire oggi 1938 Diversi, pellicola che racconta la nascita e la diffusione delle leggi razziali in Italia, inserito nella sezione "Fuori concorso" della 75. Mostra internazionale di arte cinematografica di Venezia. L'idea di fare il film è nata quando certi movimenti, idee, atteggiamenti e comportamenti erano montanti in Europa e l'Italia sembrava quasi un'oasi felice o quanto meno tutto era molto più sottotraccia. Oggi constatare che in un anno certi atteggiamenti e dichiarazioni sono diventati la voce ufficiali di un governo e di una politica accolta con indifferenza se non proprio con adesione da moltissimi italiani è inquietante, imbarazzante e mi fa sentire in dovere, se non proprio nel giusto – ha concluso - di aver fatto un film così per cercare di risvegliare le coscienze individuali".

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Venezia: Valeria Bruni Tedeschi, io mai molestata ma #metoo è utile
 

I film che dirigo "sono come capitoli di un'autobiografia immaginaria. Nella vita è difficile toccare la verità, grazie alla finzione mi sembra ci si riesca più facilmente". Lo dice Valeria Bruni Tedeschi parlando del suo nuovo film da regista e protagonista, I villeggianti, con fra gli altri, Valeria Golino, Riccardo Scamarcio e Pierre Arditi, presentato alla Mostra del Cinema di Venezia fuori concorso e in sala dal 20 dicembre con Lucky Red.

Nel primo incontro con la stampa si tocca anche il tema del #metoo: "la causa la trovo giusta, ma per quanto riguarda il cinema sul tema molestie, credo si esageri un po'. Forse anche perché' nella mia giovinezza ho lavorato molto con omosessuali, io non ne ho mai subite di molestie. Comunque il movimento che è nato è molto benefico nel mondo per tanti settori in cui le donne sono abusate, maltrattate e malpagate, una disparità quest'ultima che c’è anche nel cinema". Secondo lei nell’arte “non ci devono essere delle quote, non mi piacerebbe essere messa in concorso perché' sono una donna, sarebbe una vergogna. In altri settori però trovo che le quote siano giuste perché' obbligano con delle regole l'essere umano che è spesso ottuso a essere equo e a non discriminare in base al colore della pelle, l’età, l'aspetto fisico. A volte l'intelligenza va imposta con la pistola".

- di Redazione Sky Cinema

Live streaming delle conferenze stampa a #Venezia75 mercoledì 5 settembre

 
 
- di Redazione Sky Cinema

Venezia 2018. Elrrol: Morris, spaventato dall' ideologia di Trump
 

Mia moglie e' stata la prima ad avermi parlato del parallelo tra Bannon e la figura di Lucifero
in Paradise Lost. Poi ne ho parlato anche con Bannon. E poi mi sono chiesto: quante personaggi ho intervistato nella mia vita?
E a quanti sarebbe piaciuta l'idea? Solo ad uno: Bannon". L'ha detto Errol Morris, registra del film inserito nei "Fuori Concorso" della 75. Mostra del Cinema di Venezia "American
Dharma" che indaga la controversa figura di Steve Bannon.  "In molte persone, compreso me, vediamo il governo Trump come un brutto sogno e ci chiediamo come possa essere accaduto-  ha continuato - per me e' quindi molto importante chiedermi come e' stato possibile. Ora che ho indagato meglio ho capito molto ma ancora non mi e' chiaro e ne sono spaventato. Come possa avere avuto successo Trump e la sua ideologia resta unproblema. Non si tratta di populismo, si tratta di favorire i ricchi danneggiando i poveri. L'idea che la soluzione di un problema sia agire violentemente contro una parte della popolazione mi disgusta
- di Redazione Sky Cinema

Il Cast di Un giorno all'improvviso
 

- di Redazione Sky Cinema

Gli attori Giampiero De Concilio e Anna Foglietta con il regista Ciro D'Emilio al photocall di 'Un Giorno All'Improvviso
 

 
- di Redazione Sky Cinema

Errol Morris a Venezia con American Dharma
 

- di Redazione Sky Cinema

Natalie Portman luccicante sul Red Carpet

 

Festival di Venezia 2018: Natalie Portman, un trionfo di paillettes dorate | Sky TG24

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Festival del Cinema di Venezia: il programma dell'Ottava Giornata

 
Le stragi compiute il 22 luglio 2011 in Norvegia da Anders Breivik (77 morti) vengono raccontate attraverso un sopravvissuto da Paul Greengrass in 22 JULY, in concorso per Venezia 75 oggi alla Mostra del Cinema. In gara anche Carlos Reygadas (anche attore insieme alla moglie) con NUESTRO TIEMPO, su una coppia, composta da Esther che si occupa della gestione del ranch di famiglia e Juan, un poeta di fama mondiale, che cerca di superare, a modo proprio, la crisi in cui cade quando lei si infatua di un altro uomo.
   Dovrebbe arrivare al lido Steve Bannon, l'ex consigliere di Donald Trump, per assistere alla proiezione del documentario che gli ha dedicato un maestro come Errol Morris, AMERICAN DHARMA, presentato fuori concorso. Anche Valeria Bruni Tedeschi e' fuori concorso con il suo nuovo film di forte impronta autobiografica, da regista e coprotagonista, I VILLEGGIANTI, che ha nel cast fra gli altri Valeria Golino e Riccardo Scamarcio.
   Tra gli eventi di domani c'e' la masterclass di David Cronenberg, che ricevera' il 6 settembre Leone alla Carriera.
   Nutrita la pattuglia di italiani nelle altre sezioni: A Orizzonti debutta l'opera prima di Ciro D'Emilio, UN GIORNO ALL'IMPROVVISO su una promessa del calcio adolescente che si confronta con una madre amorevole (Anna Foglietta) ma affetta da problemi mentali. A Sconfini ARRIVEDERCI SAIGON di Wilma Labate racconta la bizzarra e sconosciuta storia di un giovanissimo gruppo pop femminile italiano, Le Stars, che negli anni '60 si ritrovo' a suonare per le truppe americane in Vietnam. Pippo Mezzapesa presenta come evento speciale alle Giornate degli Autori IL BENE MIO, con Sergio Rubini che tratta temi d'attualita' come le conseguenze dei terremoti in Italia e il rapporto con i migranti.
   Ecco alcuni dei principali appuntamenti di domani:
   NUESTRO TIEMPO di Carlos Reygadas (Venezia 75) con  Carlos Reygadas, Natalia Lopez, Eleazar Reygadas, Rut Reygadas. Una famiglia vive nella campagna messicana allevando tori da combattimento. Esther si occupa della gestione del ranch, mentre suo marito Juan, un poeta di fama mondiale, alleva e seleziona gli animali. Quando Esther si infatua di un addestratore di cavalli di nome Phil, la coppia lotta per superare la crisi.
   22 JULY di Paul Greengrass (Venezia 75) con Anders Danielsen Lie, Jonas Strand Gravli, Jon Oigarden (Sala Grande alle 19.30). Si racconta la vera storia delle conseguenze del peggior attacco terroristico perpetrato in Norvegia. Il 22 luglio 2011, un estremista di destra uccise 77 persone facendo esplodere un'autobomba a Oslo, prima di compiere un omicidio di massa in un campeggio di adolescenti.
   AMERICAN DHARMA di Errol Morris (Fuori concorso - Sala Grande alle 13.50). Errol Morris, che ha intervistato alcune delle figure piu' controverse della nostra epoca, ha rivolto l'obiettivo su Steve Bannon, chiedendogli di parlare delle sue opinioni, dei sentimenti verso Trump e dei film che hanno plasmato la sua conoscenza del mondo.
   I VILLEGGIANTI di Valeria Bruni Tedeschi (Fuori concorso) con Valeria Bruni Tedeschi, Pierre Arditi, Valeria Golino, Riccardo Scamarcio (Sala Grande alle 22). Una grande e bella casa sulla Costa Azzurra: tra famiglia, amici e personale di servizio, Anna deve affrontare la sua recente rottura con il compagno e la scrittura del suo nuovo film.
   UN GIORNO ALL'IMPROVVISO di Ciro D'Emilio (Orizzonti) con Anna Foglietta, Giampiero De Concilio, Massimo De Matteo (Sala Darsena alle 17). Antonio, 17enne, vive in una cittadina campana e ha un sogno. essere un calciatore in una grande squadra. A rendere ancora piu' complessa la situazione c'e' Miriam, una madre dolce ma fortemente problematica e Carlo, il padre di Antonio, li ha abbandonati.
   ARRIVEDERCI SAIGON di Wilma Labate (Sconfini - Sala Giardino alle 21). Sono giovanissime e vengono tutte dalla provincia industriale toscana. Armate di strumenti musicali e voglia di cantare, partono sognando il successo ma si ritrovano in guerra, e la guerra e' quella vera del Vietnam. Dopo cinquant'anni Le Stars raccontano la loro avventura tra soldati americani, basi sperdute nella giungla e musica soul.
   IL BENE MIO di Pippo Mezzapesa (Giornate Degli Autori - Evento speciale) con Sergio Rubini, Sonya Mellah, Dino Abbrescia (Sala Perla alle 11.45). Elia e' l'ultimo abitante di Provvidenza, paese distrutto da un terremoto. Rifiuta di trasferirsi a Nuova Provvidenza, insieme agli altri compaesani. La sua solitudine e' interrotta dall'arrivo di Noor, giovane donna in fuga. 
   MASTERCLASS DI DAVID CRONENBERG (Sala Perla 2 alle 15). 
 
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Spettacolo: Per te