Debbie Reynolds nasceva 90 anni fa: da Singin' in the Rain a Mother, i film per ricordarla

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Attrice, cantante, ballerina, è stata una delle più grandi star di Hollywood degli anni Cinquanta. Indimenticabile interprete del capolavoro Cantando sotto la pioggia, considerata la “fidanzatina d’America”, nella sua lunga carriera ha saputo reinventarsi e collezionare altri ruoli importanti. Nata in Texas il primo aprile del 1932, per celebrare i novant’anni dalla sua nascita ripercorriamo alcune delle sue interpretazioni più belle

È stata una delle più grandi star di Hollywood degli anni Cinquanta. Attrice, cantante, ballerina, ha recitato in oltre 90 lavori tra film, serie tv e spettacoli teatrali, alternando musical, commedie leggere e interpretazioni più drammatiche. È stata la “fidanzatina d’America”, ma poi ha saputo evolversi e continuare a collezionare ruoli importanti nel corso della sua carriera. Ha una stella lungo la Walk of Fame, sull’Hollywood Boulevard. Stiamo parlando di Mary Frances Reynolds, conosciuta da tutti col nome d’arte di Debbie Reynolds. Nata a El Paso, in Texas, il primo aprile del 1932, è morta il 28 dicembre 2016 a Los Angeles: si è spenta un giorno dopo Carrie Fisher, la figlia avuta da Eddie Fisher, mentre era impegnata nei preparativi del funerale. Per celebrare i novant’anni dalla sua nascita, ecco alcuni dei suoi film più belli.

Tre piccole parole (Three Little Words)

La prima apparizione importante di Debbie Reynolds è in Tre piccole parole (Three Little Words), film musicale del 1950 diretto da Richard Thorpe. Con lei ci sono Fred Astaire, che per questo ruolo vince il Golden Globe come miglior attore, e Red Skelton. L’attrice si fa notare soprattutto nella sequenza in cui interpreta - doppiata da Helen Kane - la famosa I Wanna Be Loved By You. Per questo film riceve la nomination ai Golden Globe come migliore attrice debuttante.

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Cantando sotto la pioggia (Singin' in the Rain)

Anche Gene Kelly nota la giovane e frizzante Debbie Reynolds e la vuole in Cantando sotto la pioggia (Singin' in the Rain), diretto da lui e Stanley Donen. È il 1952: il film, entrato nella storia del cinema e considerata una delle migliori commedie musicali di tutti i tempi, è un successo e consacra l’attrice. La pellicola è ambientata alla fine degli anni Venti, quando Hollywood vive il passaggio dal cinema muto al sonoro. Reynolds interpreta la giovane cantante e attrice Kathy Selden. Rimangono indimenticabili le sequenze in cui canta e balla Good Moorning con Gene Kelly e Donald O’Connor, in cui danza con Kelly You Were Meant for Me e in cui duetta su You Are My Lucky Star.

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Un turbine di gioia (Bundle of Joy)

La seconda nomination ai Golden Globe - come migliore attrice in un film commedia o musicale - arriva con Un turbine di gioia (Bundle of Joy), film del 1956 di Norman Taurog remake di Situazione imbarazzante del 1939 con Ginger Rogers. Reynolds interpreta Polly, una commessa single che si prende cura di un bambino abbandonato: un incontro che darà il via a una serie di coincidenze fortunate. Accanto a lei recita il marito Eddie Fisher (che poi la lascerà per sposare l’amica Elizabeth Taylor) e in quel periodo l’attrice è incinta di Carrie Fisher, la futura principessa Leila di Star Wars.

Tammy fiore selvaggio (Tammy and the Bachelor)

Anche il 1957 è un momento d’oro per Debbie Reynolds. A pochi mesi dalla nascita della figlia, esce la commedia romantica Tammy fiore selvaggio (Tammy and the Bachelor). Interpreta una ragazza di campagna che vive con suo nonno e si innamora di un pilota, interpretato da Leslie Nielsen, precipitato col suo aereo poco lontano dalla loro casa. Il suo look con due trecce e frangetta diventa iconico. La canzone Tammy scritta da Ray Evans e Jay Livingston, che l’attrice canta malinconica davanti alla finestra, viene candidata agli Oscar come miglior brano. Il film ha così tanto successo che porterà ad altre quattro pellicole e una serie tv, ma senza Debbie Reynolds.

Voglio essere amata in un letto d’ottone (The Unsinkable Molly Brown)

La prima e unica candidatura all’Oscar per Debbie Reynolds arriva grazie al film del 1964, firmato Charles Walters, Voglio essere amata in un letto d’ottone (The Unsinkable Molly Brown): viene nominata sia dall’Academy sia ai Golden Globe come migliore attrice. La pellicola è basata sul musical omonimo e, come rivela il titolo originale, racconta la storia vera - romanzata e cantata - della “inaffondabile Molly Brown”: donna di origini umili, dopo aver sposato un uomo ricco e aver cambiato vita, sopravvive al naufragio del Titanic aiutando altri passeggeri. Nel film Reynolds recita, canta e balla. Ma non basta per vincere l’Oscar, che viene assegnato a Julie Andrews, nei panni di Mary Poppins. Anni dopo, nel 2016, le è stato conferito un Oscar Premio umanitario Jean Hersholt.

Mamma Torno A Casa (Mother)

Debbie Reynolds vince un Satellite Award come miglior attrice non protagonista per il film del 1996 Mamma Torno A Casa (Mother) di - e con - Albert Brooks. Viene anche nominata ai Golden Globe come miglior attrice protagonista in una commedia o musical, ma a vincere è Madonna con Evita. Qualche polemica per la sua mancata candidatura all’Oscar. Il film racconta la storia di uno scrittore di fantascienza che, dopo il secondo divorzio e per capire cosa è andato storto nelle sue relazioni, torna a vivere con la madre vedova.

Gli altri film

Il successo di questa pellicola fa riscoprire il lato più divertente di Debbie Reynolds, che l’anno dopo è nella commedia cult In & Out di Frank Oz e recita con Kevin Kline, Joan Cusack, Tom Selleck e Matt Dillon. Un lato comico che riesce a esprimere anche in tv, ad esempio nella serie Will & Grace interpreta Bobbi, l’eccentrica madre di Grace, e incassa solo applausi. Tornando indietro negli anni, tra gli altri film di Debbie Reynolds ricordiamo Pranzo di nozze (The Catered Affair), La conquista del West (How the West Was Won), Divorzio all’americana (Divorce American Style), Il fidanzato di tutte (The Tender Trap), Susanna ha dormito qui (Susan Slept Here). Ma è solo una piccola selezione nella lunga carriera di un’artista versatile, che non ha masi smesso di reinventarsi.

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