"Sono pronto a produrre un film di Giuseppe Tornatore, ma deve essere un film d'amore, deve far piangere e mi deve piacere. Dobbiamo tornare alle grandi storie che hanno reso grade il nostro cinema. È un impegno preso qui davanti a tutti voi". Così Brunello Cucinelli alla presentazione di 'Il visionario garbato' film sulla vita dello stilista e imprenditore che mette insieme documentario e finzione firmata da Tornatore (nelle sale italiane il 9, 10 e 11 dicembre con 01 Distribution)
le parole del regista alla conferenza stampa di roma
"All'inizio ho preso le distanze, ero restio, mi sono defilato, ma lui, credetemi riesce sempre ad ottenere quello che vuole, in fondo questo è l'elemento centrale di tutta la sua vita". Così Giuseppe Tornatore al Teatro dell'Opera di Roma racconta in conferenza stampa del perché di 'Brunello, il visionario garbato', biopic dell'imprenditore umanista e filosofo, oggetto del suo nuovo film documentario nelle sale italiane il 9, 10 e 11 dicembre con 01 Distribution. E questo in una sala strapiena, anche di stampa estera, presenti il premio Oscar Nicola Piovani, lo stesso Brunello Cucinelli e Saul Nanni che lo interpreta da giovane.
"Il film della mia vita è Nuovo Cimena Paradiso"
"Sono pronto a produrre un film di Giuseppe Tornatore, ma deve essere un film d'amore, deve far piangere e mi deve piacere. Dobbiamo tornare alle grandi storie che hanno reso grade il nostro cinema. È un impegno preso qui davanti a tutti voi". Così Brunello Cucinelli alla presentazione di 'Il visionario garbato' di Giuseppe Tornatore a Roma rispondendo a chi gli chiedeva se dopo aver prodotto questo film che ripercorre la sua esperienza umana e imprenditoriale è pronto per investire nel cinema. "Il film della mia vita è Nuovo Cimena Paradiso" ha detto ancora Cucinelli
i momenti chiave della parabola esistenziale di Cucinelli
Tornatore ha le sue ragioni: la vita avventurosa e originale del fondatore dell'azienda tessile specializzata nel cachemire, di cui nel film si mostra tutto il naturale carisma, non è nulla a confronto di Brunello Cucinelli in persona, un mattatore durante tutto l'incontro stampa, capace di far proprio il palcoscenico del teatro con grande naturalezza. Basato sulla contaminazione tra documentario e finzione, il film ripercorre i luoghi e i momenti chiave della parabola esistenziale di Cucinelli: dall'infanzia nella campagna umbra in una famiglia di contadini molto povera fino al borgo di Solomeo, trasformato nel simbolo di un capitalismo umanistico. Tra molte testimonianze, immagini d'archivio e ricordi personali, di scena la storia di un singolare imprenditore filosofo che arriva ad un'azienda di fama mondiale pur conservando valori di dignità, bellezza e giustizia sociale. Oggi è al trentatreesimo posto tra i più ricchi d'Italia.
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