Si è chiusa la 43ª edizione del Torino Film Festival con l’assegnazione dei premi ufficiali e collaterali. Trionfa Morgan Knibbe con “The Garden of Earthly Delights”, mentre Brittany Shyne conquista il documentario. Ecco tutti i riconoscimenti e le motivazioni delle giurie
Il sipario è calato sulla 43ª edizione del Torino Film Festival, che ha premiato il cinema d’autore con una selezione di titoli capaci di raccontare il presente con sguardo originale. Dal concorso lungometraggi ai corti, passando per i documentari, la giuria ha assegnato riconoscimenti che parlano di coraggio, sperimentazione e impegno sociale.
I premi del Concorso Lungometraggi
Il premio per il miglior film, accompagnato da 20.000 euro, va a “The Garden of Earthly Delights” di Morgan Knibbe. La giuria, presieduta da Ippolita di Majo, ha assegnato il premio speciale (7.000 euro) a “Ida Who Sang So Badly Even the Dead Rose Up and Joined Her in Song” di Ester Ivakič. Miglior sceneggiatura per “Ailleurs la nuit” di Marianne Métivier, mentre le migliori performance sono di Sadie Scott (“Fucktoys”) e Maria Wróbel (“Que ma volonté soit faite”).
Documentari e cortometraggi: i vincitori con le motivazioni
Nel Concorso Documentari trionfa “Seeds” di Brittany Shyne, premiato “per la capacità di raccontare per immagini potenti la vita quotidiana di una comunità, costretta a subire l’ipocrisia delle parole delle leggi”. Premio speciale a “Coexistence, My Ass!” di Amber Fares “per come attraverso l’ironia si possa raccontare la complessità di una tragedia”, mentre la menzione a “Bobò” di Pippo Delbono è motivata dalla frase: “Siamo grati alla saggezza che c’è nella follia”.
Per i corti, il miglior film è “What Have You Done, Zarina?” di Camila Sagyntkan, che “racconta con sensibilità e coraggio la vicenda di una ragazza quindicenne incinta dopo una violenza, intrecciando il dramma psicologico con le contraddizioni di una famiglia patriarcale e le ingiustizie sociali”. Premio speciale a “175” di Sepehr Nosrati “per la messa in scena di notevole impatto dinamico che affronta le contraddizioni del tema immigrazione”, mentre la menzione a “Fin” di Ward Kayyal è “per aver tradotto con sintesi emozionante la dialettica tra guerra e normalità nel dramma palestinese”.
Premio FIPRESCI
Il riconoscimento della Federazione Internazionale della Stampa Cinematografica va a “The Anatomy of the Horses” di Daniel Vidal Toche, “per la sua esplorazione poetica della cultura indigena attraverso un realismo magico che riflette su una verità necessaria: la rivoluzione è fatta di azione e spargimento di sangue, ma è uno stato d’animo destinato al fallimento”.
Tutti i premi
Concorso Lungometraggi
- Miglior film: The Garden of Earthly Delights – Morgan Knibbe
- Premio speciale: Ida Who Sang So Badly Even the Dead Rose Up and Joined Her in Song – Ester Ivakič
- Miglior sceneggiatura: Ailleurs la nuit – Marianne Métivier
- Migliori performance: Sadie Scott (Fucktoys), Maria Wróbel (Que ma volonté soit faite)
Concorso Documentari
- Miglior film: Seeds – Brittany Shyne
Motivazione: “Per la capacità di raccontare per immagini potenti la vita quotidiana di una comunità, costretta a subire l’ipocrisia delle parole delle leggi”. - Premio speciale: Coexistence, My Ass! – Amber Fares
Motivazione: “Come attraverso l’ironia si possa raccontare la complessità di una tragedia”. - Menzione speciale: Bobò – Pippo Delbono
Motivazione: “Siamo grati alla saggezza che c’è nella follia”.
Concorso Cortometraggi
- Miglior film: What Have You Done, Zarina? – Camila Sagyntkan
Motivazione: “Sensibilità e coraggio nel raccontare il dramma psicologico di Zarina, intrecciato alle contraddizioni di una famiglia patriarcale e alle ingiustizie sociali”. - Premio speciale: 175 – Sepehr Nosrati
Motivazione: “Messa in scena di notevole impatto dinamico sul tema immigrazione”. - Menzione speciale: Fin – Ward Kayyal
Motivazione: “Sintesi emozionante della dialettica tra guerra e normalità nel dramma palestinese”.
Premio FIPRESCI
- The Anatomy of the Horses – Daniel Vidal Toche
Motivazione: “Esplorazione poetica della cultura indigena attraverso realismo magico”.
Premi collaterali
- Rai Cinema Channel: 175 – Sepehr Nosrati
- Achille Valdata: Fucktoys – Annapurna Sriram
- Occhiali di Gandhi: Coexistence, My Ass! e The Clown of Gaza
- Premio Interfedi: Bobò – Pippo Delbono
Uno sguardo al futuro
Il Torino Film Festival guarda già alla prossima edizione: nel 2026 sarà dedicato a Marilyn Monroe nel centenario della nascita, con Giulio Base confermato alla direzione artistica. Un omaggio alla diva che ha trasformato il cinema in mito, oltrepassando i confini dell’arte per entrare nell’immaginario collettivo.