I colori del tempo, trama e cast del film da oggi al cinema
Cinema ©WebphotoIntroduzione
Esce a partire da oggi, giovedì 13 novembre 2025, il film I colori del tempo (La Venue de l’Avenir), pellicola con cui il regista Cédric Klapisch intreccia passato e presente, unendo commedia e dramma in un racconto corale sulla memoria e sulle radici familiari.
Distribuito da Teodora Film, l’opera – della durata di 126 minuti – arriva nelle sale italiane da oggi, portando sul grande schermo la memoria come specchio del presente.
Klapisch, tra i cineasti più versatili del panorama francese, costruisce una storia dove il tempo diventa protagonista. L’ambientazione si muove tra la Francia di oggi e la Parigi del 1895, in un continuo gioco di rimandi tra due secoli.
Scopriamo di seguito tutto quello che bisogna sapere del film I colori del tempo, dalla trama al cast. Nel frattempo, potete guardare il trailer ufficiale della pellicola nel video che trovate in alto, in testa a questo articolo.
Quello che devi sapere
La trama
La vicenda raccontata nel film I colori del tempo si apre ai giorni nostri. Una trentina di membri della stessa famiglia scoprono di aver ereditato una vecchia casa abbandonata. Quattro di loro – Seb (Abraham Wapler), Abdel (Zinedine Soualem), Céline (Julia Piaton) e Guy (Vincent Macaigne) – vengono incaricati di occuparsene.
I quattro cugini, quasi estranei tra loro, si ritrovano a condividere quello spazio carico di ricordi. Tra oggetti dimenticati, lettere e fotografie, riaffiora la figura di Adèle (Suzanne Lindon), un’antenata che nel 1895 aveva lasciato la Normandia per Parigi.
Attraverso la sua storia, il film rievoca un’epoca di grandi trasformazioni: la nascita della fotografia, l’Impressionismo e le prime immagini in movimento. La casa diventa così un ponte tra passato e presente, un luogo dove i protagonisti scoprono le proprie origini e il senso di ciò che resta del tempo.
Nel dialogo costante tra due epoche, Klapisch fa emergere domande profonde sul significato dell’eredità, sul progresso e sulla memoria collettiva. Il passato, apparentemente perduto, torna a illuminare le vite del presente.
Il cast
Il film I colori del tempo riunisce un gruppo di interpreti ampio e variegato, nel segno del cinema corale caro a Klapisch. Suzanne Lindon interpreta Adèle, il fulcro della storia. Accanto a lei, Philippine Leroy-Beaulieu veste i panni di Sarah Bernhardt e Cécile de France quelli di Calixte de La Ferrière.
Completano il cast Vincent Perez, Vassili Schneider nel ruolo di Lucien, François Berléand come Victor Hugo, Julia Piaton nei panni di Céline, Sara Giraudeau in quelli di Odette, Vincent Macaigne come Guy e Paul Kircher nei panni di Anatole.
Tra gli altri interpreti di I colori del tempo, figurano Zinedine Soualem, Fred Testot, Raïka Hazanavicius nel ruolo di Rose e la cantante Pomme. L’insieme dei personaggi permette al film di intrecciare generazioni, epoche e sguardi diversi, mantenendo viva l’idea di una coralità che attraversa il tempo.
Produzione
Il film I colori del tempo è scritto da Cédric Klapisch insieme a Santiago Amigorena. L’intento del regista è mostrare il legame tra la modernità e il 1895, anno simbolo della nascita della fotografia e dell’Impressionismo. “Volevo rappresentare il confronto tra i giorni nostri e quell’epoca, attraverso la storia di una famiglia che eredita una casa con foto e dipinti del XIX secolo” ha spiegato Klapisch, aggiungendo che il film tenta di rispondere alla domanda “Come possiamo lasciare memoria di un dato momento?”.
Le riprese si sono svolte tra il 15 aprile e il 24 giugno 2024, in Normandia e nell’Ile-de-France, toccando Val-d’Oise, Theuville, La Vespière-Friardel, Mesnils-sur-Iton ed Étretat. Appassionato della Parigi di fine Ottocento, Klapisch ha visitato musei e gallerie dedicati all’Impressionismo e alla fotografia d’epoca per ricreare l’atmosfera autentica della Belle Époque.
Il film è prodotto da Ce Qui Me Meut, con la fotografia di Alexis Kavyrchine e il montaggio curato da Anne-Sophie Bion. Presentato Fuori Concorso alla 78ª edizione del Festival di Cannes, I colori del tempo nasce anche da una riflessione visiva sul paesaggio urbano. “Parigi è praticamente la stessa del XIX secolo” ha raccontato il regista, “in alcune inquadrature passo dal 1900 a oggi e l’immagine non cambia. Tolti semafori e insegne, l’essenza dei luoghi è identica”.
Un regista interessato ai rapporti collettivi e familiari
Il regista di I colori del tempo, Cédric Klapisch, è autore di quindici film e due serie televisive. Con questa sua nuova opera ribadisce il suo interesse per i rapporti collettivi e familiari. “Mi affascina capire come un gruppo si forma, che sia di amici, familiari o sconosciuti. È così anche per i cugini che si incontrano per la prima volta in questa storia”.
Il risultato è un film che celebra la continuità tra passato e presente, e l’importanza di guardare indietro per comprendere meglio il tempo che viviamo. I colori del tempo diventa così un racconto sul valore della memoria, e sul modo in cui il cinema può farsi custode del mondo che cambia.