Per lo stesso ruolo aveva vinto un Golden Globe come migliore attrice in un film drammatico. Aveva 84 anni ed era ricoverata in ospedale da una settimana
È morta all'età di 84 anni, all'ospedale di Palm Springs in California, ll'attrice Sally Kirkland, candidata all'Oscar per la sua interpretazione in Anna, film del 1987 del regista polacco Yurek Bogayevicz. Era ricoverata da una settimana a seguito di una caduta nella sua abitazione, soffriva di demenza e aveva una grave infezione ossea che si era diffusa al flusso sanguigno.
La carriera
Kirkland, figlia dell'omonima giornalista di moda di Vogue e Life, aveva debuttato negli anni '60 ed era apparsa in titoli celebri come La stangata (1973), È nata una stella (1976), Il soldato Benjamin (1980), Revenge (1990), JFK (1991), Una settimana da Dio (2003) e il già citato Anna, che oltre alla nomination agli Oscar le era valso il Golden Globe come migliore attrice in un film drammatico. In tv aveva recitato in produzioni di successo come Kojak, Charlie's Angels, Lou Grant, Falcon Crest, Roseanne e Felicity.
La nomination agli Oscar
A condurla alla nomination agli Oscar era stata una campagna da lei personalmente condotta per far valere la propria interpretazione. Aveva inviato lettere ai membri dell'associazione dei critici cinematografici di Los Angeles e dopo aver incontrato il critico Rex Reed in un ascensore del Festival di Cannes, aveva ottenuto da lui un importante endorsement, come ricorda Variety: "Sally Kirkland divora Anna come una bistecca cruda ed emerge come una grande star". In un'intervista del 2012 aveva raccontato l'esperienza agli Oscar così: "C'erano tante star e io mi sentivo come Cenerentola".
Gli studi e gli inizi
Sally Kirkland aveva studiato recitazione alla scuola Lee Strasberg, aveva debuttato a teatro negli spettacoli off Broadway ed era entrata a far parte della Factory di Andy Warhol con cui aveva esordito al cinema nel film The 13 Most Beautiful Women. Dopo una lunga gavetta e ruoli minori in film importanti, aveva ottenuto il suo primo ruolo da protagonista nel 1984 con l'horror Fatal Games.