Enzo, tutto quello che bisogna sapere sul film con Pierfrancesco Favino da oggi al cinema
Cinema ©WebphotoIntroduzione
Arriva nelle sale italiane a partire da oggi, giovedì 28 agosto 2025, il film Enzo, il nuovo lungometraggio diretto da Robin Campillo e distribuito da Lucky Red. Presentato in apertura alla Quinzaine des Cinéastes del Festival di Cannes 2025, l’opera porta sullo schermo la storia di un adolescente che decide di ribellarsi al percorso che la sua famiglia borghese ha tracciato per lui, inseguendo una strada che lo conduce verso il lavoro manuale e un legame proibito.
Con una durata di 103 minuti e un cast che include Pierfrancesco Favino, Élodie Bouchez, Malou Khebizi, Nathan Japy, Maksym Slivinskyi e il giovane Eloy Pohu, Enzo si inserisce nella tradizione del cinema francese che indaga le tensioni tra classi sociali, identità e desiderio.
Scopriamo tutto quello che bisogna sapere di questa pellicola che racconta una generazione inquieta. Nel frattempo, potete guardare il trailer ufficiale del film Enzo nel video che trovate in alto, la clip posta in testa a questo articolo.
Quello che devi sapere
La storia di Enzo
Il protagonista del film Enzo è proprio colui che dà il titolo alla pellicola: Enzo, un ragazzo di sedici anni che ha alle spalle una vita agiata trascorsa in una villa affacciata sul mare a La Ciotat, nei pressi di Marsiglia. Figlio di un padre italiano, Paolo (interpretato da Pierfrancesco Favino), e di Marion (Élodie Bouchez), cresce in un contesto in cui le aspettative familiari pesano come un macigno. Suo fratello maggiore Victor (Nathan Japy) rappresenta il modello perfetto: studioso, disciplinato e determinato a entrare in una prestigiosa università parigina.
Enzo, al contrario, rifiuta quel destino prestabilito e decide di lasciare la scuola per diventare muratore. La scelta sorprende e sconvolge i genitori, incapaci di comprendere perché il figlio rinunci a un futuro brillante per inseguire un mestiere faticoso e incerto. Proprio nei cantieri della provincia, tra polvere e mattoni, Enzo incontra Vlad (Maksym Slivinskyi) e Miroslav, due operai ucraini destinati a essere richiamati alle armi nel conflitto con la Russia.
L’amicizia con Vlad si trasforma presto in un legame complesso, fatto di attrazione e pericolo. Per il giovane francese il rapporto è vitale, un’occasione per esplorare se stesso e i propri desideri; per l’ucraino, invece, quel sentimento rischia di diventare una minaccia.
Un racconto di formazione atipico
Il film Enzo si distingue dai tradizionali racconti di crescita. Il protagonista non incarna i tratti del classico adolescente alle prese con i primi turbamenti, ma rappresenta piuttosto una generazione disillusa, incapace di intravedere nel futuro una prospettiva positiva. Attorno a lui gli adulti si mostrano indifferenti, incapaci di affrontare le disuguaglianze economiche e l’ombra della guerra che grava sull’Europa.
La pellicola mette in scena il contrasto tra istruzione e lavoro, tra imposizioni familiari e aspirazioni personali. La scuola, nel mondo di Enzo, non è più la promessa di emancipazione, ma un percorso che conduce all’omologazione. In questo scenario, il ragazzo si muove tra spinte autodistruttive e un bisogno irrefrenabile di seguire i propri istinti, trovando nell’esperienza fisica e nella manualità un senso di autenticità.
La regia e la sceneggiatura
La sceneggiatura del film Enzo porta la firma del compianto Laurent Cantet, scomparso il 25 aprile 2024, e di Robin Campillo. Poco prima della sua morte, Cantet affidò al collega e amico di lunga data il compito di dirigere l’opera. Per questo motivo, nei titoli di apertura il film è presentato come “un film di Laurent Cantet diretto da Robin Campillo”.
La doppia impronta è evidente: da un lato la centralità del lavoro e della scuola, temi ricorrenti nelle opere di Cantet come Risorse umane, A tempo pieno, La classe e L’atelier; dall’altro, l’attenzione di Campillo al corpo e alla sensualità come strumenti di racconto politico, già esplorata in Eastern Boys e 120 battiti al minuto.
Temi e atmosfere
Il film Enzo affronta nodi universali e complessi: la ribellione giovanile, la ricerca di un posto nel mondo, il desiderio di libertà. In questo percorso, la famiglia appare come una prigione dorata, simbolo di un benessere che schiaccia e incatena. Da un lato c’è la villa luminosa con le grandi vetrate sul mare, dall’altro i cantieri da costruire, luoghi che incarnano la fatica e la concretezza.
La narrazione procede con un ritmo irregolare, alternando momenti di intensità a pause più rarefatte, restituendo il senso di incertezza che accompagna la crescita del protagonista.
Il cast
Nel film Enzo, accanto al giovane Eloy Pohu, che dà volto e corpo al protagonista messo a titolo, la pellicola vanta un cast di primo piano. Pierfrancesco Favino interpreta Paolo, padre autoritario e incapace di comprendere le scelte del figlio. Élodie Bouchez è Marion, la madre che cerca di mantenere un fragile equilibrio familiare. Nathan Japy veste i panni del fratello modello Victor, mentre Malou Khebizi interpreta Amina. Maksym Slivinskyi dà intensità al ruolo di Vlad, il muratore ucraino che diventa per Enzo un punto di riferimento tanto affascinante quanto pericoloso.
Produzione e uscita
Della fotografia del film Enzo si è occupato Jeanne Lapoirie. Realizzato dalla casa di produzione Les Films de Pierre, il film è distribuito da Lucky Red. La durata è di 102 minuti. L’uscita ufficiale nelle sale italiane è fissata per oggi, giovedì 28 agosto 2025.
Enzo rappresenta l’ultima eredità creativa di Laurent Cantet, scomparso poco prima dell’inizio delle riprese. Grazie al lavoro di Robin Campillo, il progetto ha potuto prendere forma, diventando un’opera che unisce le sensibilità dei due autori e che consegna al pubblico un ritratto intenso di adolescenza, desiderio e ribellione.